Lavoratori Xerox, continua la solidarietà

Prosegue la lotta contro la cassa integrazione e la mobilità dei lavoratori Xerox, impegnati dall’agosto scorso nella cassa di solidarietà a sostegno dei lavoratori cassintegrati. Xerox negli ultimi tre anni ha conseguito 18 milioni di euro di utili.

24 novembre 2011. Domani, venerdì 25 novembre presidio davanti alla sede di Milano per il terzo mese della raccolta fondi per la cassa di solidarietà con i lavoratori in cassa integrazione presso la sede di Via Medici del Vascello 26.

I lavoratori della Xerox di Milano sono già impegnati dal mese di agosto nel sostenere i colleghi in cassa integrazione attraverso una cassa di solidarietà che vede i colleghi che lavorano versare 30 euro al mese per consentire di integrare il magro assegno di cassa integrazione (circa 850 euro) con altri 200-250 euro mensili, e in seguito alla riuscita dei mesi scorsi, il 25 novembre saranno nuovamente con un camper davanti alla sede milanese di Xerox

L’obiettivo della lotta è il rientro di tutti i cassaintegrati e il respingimento della mobilità, ovvero dei licenziamenti, anche perché i peggioramenti che la riforma previdenziale che il governo Monti sta per varare rendono aleatori sia i prepensionamenti che la mobilità volontaria.

Nello specifico, la cassa integrazione ha visto l’opposizione di tutti i sindacati, che a maggior ragione si opporranno alla mobilità basata sulle stesse insussistenti ragioni, poiché quando il lavoro c’è e i profitti anche, tutti si chiedono perché dovrebbero sparire solo i posti di lavoro, quando nei cinquant’anni di Xerox in Italia non c’è mai stato un bilancio in rosso, e negli ultimi tre di crisi pesantissima, la stessa ha conseguito 18 milioni di euro di utili, a spese dell’Inps, dato che continua a espellere manodopera con gli “ammortizzatori sociali” pagati dalla collettività.

Per la cronaca, Xerox, multinazionale delle fotocopie e della stampa digitale, dopo aver aperto la cassa integrazione nel mese di agosto per 122 lavoratori, a ottobre ha aperto anche una procedura di mobilità per licenziare 74 lavoratori, che porterebbe a oltre 620 i lavoratori licenziati con la mobilità negli ultimi dieci anni.


Confederazione Unitaria di Base


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