Elezioni in Congo, testimonianza Intersos

Dopo 5 anni dall’ultima tornata elettorale, il popolo Congolese il 28 e 29 novembre ha dato il suo voto per rinnovare le cariche presidenziali, parlamentari, provinciali e locali.
ELEZIONI IN CONGO, LA TESTIMONIANZA DEL CAPOMISSIONE INTERSOS

‘La tensione è molto alta qui nel Nord Est del Congo, i gruppi armati ribelli minacciano nuove azioni e ritorsioni al momento dei risultati ufficiali attesi per questa sera’. E’ Ludovico Gammarelli, capomissione INTERSOS nella Repubblica Democratica del Congo, al telefono da Dungu nel distretto dell’Alto Uelè nel nordest del paese. ‘A Beni, città del distretto dell’Ituri,  una forza ribelle ha ieri fatto arrivare la minaccia alle autorità della città che se l’esito delle elezioni non sarà di loro gradimento attaccheranno la città, a Faradje, villaggio nel cuore dell’Alto Uelè il giorno delle votazioni l’Esercito di Liberazione del Signore ha messo a ferro e fuoco il villaggio uccidendo un uomo e rapendo 3 ragazzi’spiega Ludovico.

Dopo 5 anni dall’ultima tornata elettorale, il popolo Congolese il 28 e 29 novembre ha dato il suo voto per rinnovare le cariche presidenziali, parlamentari, provinciali e locali. La situazione dell’Alto Uelè, nella Provincia Orientale dove opera Intersos è rimasta calma durante le fasi delle votazioni, nonostante sia l’area dove ancora imperversa l’LRA, il cosiddetto Lord’s Resistance Army del leader sanguinario Joseph Kony, da 20 anni ricercato dalla Corte penale internazionale. ‘Nelle ultime settimane dai diversi gruppi LRA che si nascondono nella foresta equatoriale sono arrivati segnali contraddittori: a Bangadi sono stati ritrovati dei fucili e un messaggio di resa invece a Bamangana sono state rapite 7 persone in un attacco notturno’ racconta Gammarelli, che prosegue ‘La crescente preoccupazione di questi giorni ha portato a rilocare il personale di acune organizzazioni umanitarie, noi abbiamo deciso di rimanere con le necessarie precauzioni di sicurezza, stiamo continuando a lavorare nei villaggi dello Uelè ogni giorno, il nostro staff italiano è composto da 6 persone e da 35 operatori umanitari congolesi’.
A Kinshasa si temono nuovi tafferugli e violenze all’annuncio dei risultati definitivi delle elezioni presidenziali, le previsioni danno per vincitore l’attuale presidente Joseph Kabila sul suo principale oppositore Etienne Tshisekedi.

‘Siamo lontani dai riflettori della capitale, ma qui all’estremo nord est c’è la più alta povertà e l’urgenza di dare protezione alla popolazione, soprattutto alle donne e ai bambini, prime vittime delle violenze dei gruppi armati’. conclude Ludovico.

Per il Natale 2011 INTERSOS con la cioccolata solidale DeaNocciola sostiene la costruzione della scuola primaria di Bakudangba, nella regione dell’Alto Uelè nel nord del Congo, dove la popolazione è vessata dalle continue scorrerie dei ribelli del LRA (Esercito di Liberazione del Signore). Nel 2009 l’edificio fu distrutto e i bambini del villaggio costretti a percorre quasi 30 chilometri al giorno per frequentare un’altra scuola, rischiando ogni giorno violenze e soprusi dai miliziani.
Sul sito www.intersos.org si possono acquistare le confezioni regalo con un’offerta minima di sei euro a vasetto.


www.intersos.org

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