Il Governo si impegna a prorogare gli sfratti sino a Dicembre 2012

Nella seduta di Venerdì il Governo ha accolto 2 ordini del giorno che chiedevano la proroga degli sfratti sino al 31 dicembre 2012, per le categorie disagiate.

Nel’OdG, preparato dall’Unione Inquilini e presentato dal deputato Morassut, si chiede, inoltre, di intervenire anche negli sfratti per morosità.

Il Segretario dell’Unione Inquilini di Roma, Guido Lanciano, ha dichiarato: “E’ la prima volta che il Governo si impegna a prendere provvedimenti in favore degli inquilini che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare il canone. L’Unione Inquilini ringrazia l’On. Morassut che ha presentato l’OdG, ricordando che a Roma ogni giorno vengono emesse oltre 20 sentenze di sfratto per morosità. Oggi chiederemo al Prefetto di attivare immediatamente la Commissione sfratti prevista da una legge Regionale e la sospensione di tutti gli sfratti per morosità sino al suo insediamento”.

La Segreteria dell’UNIONE INQUILINI

 

 

 

TESTO DELL’OdG presentato dall’’On. Morassut su proposta dell’UNIONE INQUILINI

La Camera, premesso che:
la legge n. 10 del 26 febbraio 2011, di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, ha prorogato al 31 dicembre 2011 l’esecuzione dei provvedimenti di sfratto per finita locazione nei comuni ad alta tensione abitativa degli immobili adibiti ad uso abitativo per coloro che in possesso dei seguenti requisiti: reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a euro 27.000; nel nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento, o figli a carico fiscalmente; non in possesso di altra abitazione adeguata al nucleo familiare;
in Italia nel 2010 (ultimi dati ufficiali dell’Osservatorio del Ministero dell’interno) vi sono state circa 65.000 nuove sentenze di sfratto, di cui oltre 56.000 per morosità dell’inquilino. Ormai ogni 6 sfratti emessi, 5 sono per morosità e 1 per altra causa. Quindici anni fa era esattamente il contrario, ogni 6 sfratti emessi, solo 1 era per morosità dell’inquilino. Questi dati, come nel caso dell’usura, rappresentano solo la punta dell’iceberg di una sofferenza molto più estesa e che coinvolge, specialmente oggi a causa della crisi, centinaia di migliaia di famiglie che vivono un disagio abitativo molto acuto: negli ultimi 5 anni sono state emesse quasi 269.000 sentenze di cui 217.000 per morosità. Negli ultimi due anni, in particolare, in coincidenza con l’esplodere della crisi economica, le sentenze emesse per la morosità hanno subito una pericolosa impennata. Con la tendenza attuale, si può ritenere che nei prossimi tre anni possano essere emesse tra 150.000 e 200.000 nuove sentenze di sfratto per morosità; 
la situazione sarà ulteriormente aggravata dalla cancellazione degli stanziamenti statali al fondo sociale per gli affitti, istituito dalla legge 431 del 1998. A causa della cancellazione degli stanziamenti, infatti, oltre 300 mila famiglie che in Italia ricevevano attraverso i comuni i sussidi, rischiano di entrare in morosità e di venire sottoposti alla procedura di sfratto;
a causa dell’eccezionale crisi economica che ha investito il Paese si è intervenuti, ai fini di agevolare il pagamento dei mutui per l’acquisto della prima casa a favore dei nuclei in difficoltà, anche sospendendo il pagamento delle rate e consentendo una rinegoziazione e rimodulazione dei mutui medesimi. Occorre, pertanto, agire in maniera analoga anche per la morosità incolpevole, riguardante i nuclei che sono in attesa di una casa popolare perché utilmente collocati nelle graduatorie dei comuni; hanno una incidenza dell’affitto sul reddito tale da avere diritto ad accedere ai contributi di cui al fondo sociale per l’affitto, secondo quanto previsto dall’articolo 8 della legge 431 del 1998; sono nelle condizioni di cui al citato articolo 5 comma 7-bis del decreto-legge n. 225 del 2010, convertito nella legge n. 10 del 26 febbraio 2011;
va tenuto presente che, in questo quadro e con questa tendenza, il gap tra sfratti emessi ed eseguiti non può che ampliarsi ulteriormente con gravi ripercussioni, non solo in termini sociali, ma anche economici per riduzione di entrate fiscali da parte di Stato, regioni e comuni e di sofferenza anche per la proprietà;
in alcuni importanti comuni italiani sono stati stipulati accordi tra le parti, agevolati dall’intervento delle istituzioni locali e dalle Prefetture, che, pur in assenza di una normativa nazionale, hanno cominciato ad affrontare questo grave problema sociale. In alcuni casi, per esempio, è stata prevista la possibilità di rinegoziare sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione, attraverso agevolazioni fiscali ai proprietari, contributi per gli inquilini, riduzione degli affitti praticati in cambio di fideiussioni attivate presso istituti bancari che garantiscono il pagamento del canone anche in caso di successiva morosità dell’inquilino;
diventa urgente l’adozione di una normativa nazionale di riferimento che possa agevolare, con il concorso di regioni ed enti locali, l’adozione di misure idonee a ridurre questa acuta emergenza sociale,

impegna il Governo

a varare, entro il prossimo 31 dicembre, la proroga delle esecuzione degli sfratti per tutto il 2012, comprendendo anche la morosità incolpevole, così come definita nelle premesse;
ad attivare, nel medesimo provvedimento, un fondo nazionale, da utilizzare anche attraverso il concorso delle regioni e degli enti locali, al fine di permettere la trasformazione degli sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione, anche con l’individuazione di contributi e agevolazioni utili a tale scopo.
9/4829-A/129.Morassut, De Pasquale.

Da Resoconto Camera pag. 102: Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Zazzera n. 9/4829-A/123, Mura n. 9/4829-A/124, Lo Presti n. 9/4829-A/125, Moroni n. 9/4829-A/126, Granata n. 9/4829-A/127, Gibiino n. 9/4829-A/128 e Morassut n.9/4829-A/129, accettati dal Governo

 

La Camera,
premesso che:
in Italia le sentenze inerenti sfratti per morosità o risoluzione contrattuale da parte del locatore crescono in maniera esponenziale, soltanto nel 2010 risultano essere oltre cento mila;
queste vicende coinvolgono in primis persone in difficoltà costrette ad abbandonare le case affittate senza avere altre abitazioni di riferimento. Si tratta di migliaia di famiglie che vivono un disagio abitativo molto acuto, in particolare gli anziani, i disabili e le famiglie numerose;
nell’ambito del provvedimento cosiddetto decreto mille proroghe successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011 all’articolo 12-sexies è stata introdotta una proroga al 31 dicembre 2011, dell’esecuzione degli sfratti,

impegna il Governo

a prorogare al 31 dicembre 2012, l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione degli immobili adibiti ad uso abitativo in considerazione della grave e nota situazione di disagio abitativo esistente in Italia anche al fine di scongiurare rilasci forzati di immobili con l’assistenza della Forza pubblica.
9/4829-A/63.Proietti Cosimi, Di Biagio.

 

 

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