I lavoratori e le lavoratrici dell’ISFOL, al sesto giorno di occupazione, tornano al Ministero del Lavoro per chiedere, ancora una volta, l’apertura di un tavolo istituzionale sul futuro dell’Istituto.
COMUNICATO STAMPA
RICERCA: SESTO GIORNO DI OCCUPAZIONE IN ISFOL
DA OGGI PRESIDIO AL MINISTERO.
I lavoratori e le lavoratrici dell’ISFOL, al sesto giorno di occupazione, tornano al Ministero del Lavoro per chiedere, ancora una volta, l’apertura di un tavolo istituzionale sul futuro dell’Istituto e la salvaguardia della missione istituzionale dell’Ente Pubblico di Ricerca.
“Abbiamo deciso di organizzare, nell’ambito dell’occupazione, questo presidio al Ministero di Via Veneto – dichiara Enrico Mari, rappresentante USB dell’Isfol – perché ancora non riusciamo ad avere alcuna risposta da parte del Ministro Fornero in merito al futuro del nostro Ente”.
“Siamo stati ricevuti dal Segretario Generale, Matilde Mancini, che è anche Commissario Straordinario del nostro Istituto, ma continuiamo a non avere risposte certe rispetto alla possibilità di un dialogo chiaro e trasparente sulla questione Isfol”.
La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici parte dell’inaccettabile situazione che l’Isfol vive ormai da tempo, caratterizzata dal progressivo svuotamento di funzioni dell’Ente, dall’ambiguità legata alla gestione della prossima programmazione comunitaria e dalla pesante minaccia che grava sul futuro occupazionale di tanti precari e ricercatori.
In mancanza di una chiara posizione da parte del Ministro – conclude il rappresentante USB Isfol – continueremo l’occupazione e le varie iniziative che abbiamo previsto: appuntamento domani alle ore 10,30 per un secondo presidio presso la sede del Ministero del Lavoro di Via Veneto.
Roma, 11 giugno 2012