Con il decreto Salva Italia contributo di solidarietà fino al 2017 retroattivo dall’inizio quest’anno per gli autoferrotranvieri con almeno 20 anni di servizio.
Signore, CUB-Trasporti: “Scaricati su alcuni lavoratori debiti sui contributi Inps vecchi di 17 anni”.
Autoferrotranvieri: una brutta sorpresa di 130 euro
MILANO, 28 settembre. Con lo stipendio di settembre i lavoratori con contratto Autoferrotranvieri troveranno l’ennesima sorpresa del Governo Monti, che con il decreto Salva Italia ha stabilito di far pagare ai tranvieri più anziani di tutta Italia un contributo di solidarietà a favore del fondo previdenziale speciale, Fondo Roma, chiuso e confluito nell’Inps da ormai 17 anni.
Un totale di 13 euro per 14 mensilità, a decorrere dal gennaio 2012, quindi retroattivo, fino al dicembre 2017, per un totale di 1092 euro, a gravare sui lavoratori con almeno 20 anni di anzianità di servizio, a conguaglio dei primi nove mesi, che con lo stipendio di settembre, quindi, saranno di circa 130 euro.
C’è da sottolineare che nessun lavoratore godrà più dei benefici dell’ex “Fondo Roma”, proprio perché venne chiuso 17 anni fa dalla cosiddetta controriforma pensionistica del governo Amato (D.L. 29 giugno 1996, n. 414, ndr), per cui questi lavoratori, quindi, nonostante il pagamento dell’ennesimo contributo, aggiuntivo, andranno in pensione con il sistema contributivo come tutti gli altri ipotizzando una pensione pari al 50% circa dello stipendio.
“Secondo il Governo dei professori questi lavoratori per altri sei anni dovranno accollarsi i debiti causati da non si sa chi senza poterne accertare né l’entità né la reale esistenza, visto che recentemente il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, ha dichiarato che per almeno 10 anni non saranno necessarie ulteriori manovre” è la posizione di Claudio Signore di CUB-Trasporti.
“Se è vero che i debiti sulle tasse statali si prescrivono dopo cinque anni e mezzo, le tasse locali dopo 10 anni e mezzo, il Governo monti oltre che la vita dei lavoratori e dei pensionati italiani ha travolto e stravolto anche il Codice Civile, scaricando su alcuni lavoratori debiti sui contributi Inps vecchi di 17 anni” è il commento finale di Signore, tra l’ironico e l’amareggiato.