Espressa vicinanza dall’Unione Inquilini anche alle famiglie in lotta che ieri sono state aggredite dalla polizia mentre manifestavano contro la delibera n. 84 che prevede un vasto piano di alienazione del patrimonio pubblico.
COMUNICATO STAMPA
L’Unione inquilini esprime solidarietà e vicinanza alla consigliera comunale Gemma Azuni, che attualmente occupa l’aula consiliare in difesa del diritto alla trasparenza il diritto alla trasparenza in merito alla scellerata delibera n.84, che prevede un vasto piano di alienazione del patrimonio pubblico.
La stessa vicinanza la esprimiamo a quelle famiglie in lotta che ieri sono state aggredite dalla polizia mentre manifestavano contro la delibera in questione, un’aggressione che non esitiamo a definire vergognosa e inammissibile, poiché con essa si intende impedire il fondamentale diritto di ognuno a poter liberamente manifestare il proprio pensiero e il proprio dissenso.
Come Sindacato, ribadiamo la nostra opposizione alla vendita del patrimonio pubblico e chiediamo a tutta l’opposizione di lavorare compatta-anche con gli emendementi da noi proposti- per l’affossamento di una delibera che crediamo sia un attacco ai beni comuni.
Guido Lanciano, Segretario dell’Unione Inquilini di Roma
Unione Inquilini
Via Cavour 101, Int. 4 – 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 – Fax 06488.23.74
sito internet: www.unioneinquilini.it
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Roma, 5 ottobre 2012
L’Unione Inquilini ha apertamente bocciato i contenuti della delibera comunale n.84, che appena ieri sera è stata approvata in Consiglio Comunale.
Riteniamo che il patrimonio pubblico sia un bene comune, sopratutto nella sua parte ad uso residenziale e crediamo perciò che vada valorizzato anziché dismesso.
L’ipotesi di destinare il 15% dei ricavati delle vendite a progetti di “auto recupero” del patrimonio esistente e di nuova edilizia residenziale pubblica non ci sembra una misura sufficiente a compensare i tanti difetti della delibera.
Chiediamo comunque, fin da subito, di conoscere la precisa destinazione del finanziamento destinato all’ERP, dal momento che è possibile e auspicabile la costruzione di nuovi edifici in terreni attualmente inutilizzati all’interno della città esistente e non già aggredendo ciò che resta dell’agro romano.
Per la parte dell’autorecupero, chiediamo all’assessore alla casa del comune di Roma di emanare un bando pubblico, trasparente e aperto a tutti i possibili soggetti interessati (cooperative etc.), magari inserendo tra gli stabili da recuperare anche il palazzo di proprietà comunale nei pressi di lungotevere Tor di Nona che risulta abbandonato da oltre trent’anni.
In tal senso, speriamo che l’amministrazione tragga vantaggio dall’esperienza di autorecupero del palazzo in via Gustavo Modena a Trastevere, che ha dimostrato come sia possibile autorecuperare stabili storici e dismessi in centro storico.
per l’Unione Inquilini Renato Rizzo.