USB P.I. chiama ancora le lavoratrici ed i lavoratori pubblici a scendere in piazza contro la legge di stabilità in discussione in Parlamento. Roma, Mercoledì 21 novembre ore 15.00 presidio a Montecitorio.
LEGGE DI IN-STABILITA’: USB DI NUOVO IN PIAZZA
Dopo la grande manifestazione del 27 ottobre e dopo le mobilitazioni che in queste ultime due settimane hanno riguardato tutti i settori del lavoro pubblico, dalla scuola agli enti previdenziali, dalla sanità alla ricerca, dalle agenzie fiscali ai ministeri ed agli enti locali e che hanno visto la presenza di migliaia di studenti contrastare un modello di scuola che nega loro qualsiasi futuro, la USB P.I. chiama ancora le lavoratrici ed i lavoratori pubblici a scendere in piazza contro la legge di stabilità in discussione in Parlamento.
“Le mobilitazioni di queste ultime settimane- dichiara Daniela Mencarelli dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego- hanno visto lavoratrici e lavoratori protagonisti nel respingere le politiche di rapina che il governo sta continuando a mettere in atto, legge dopo legge, manovra dopo manovra, contro i dipendenti pubblici e contro lo stato sociale: segno evidente che la misura è ormai colma.”
“Ancora tagli alla sanità ed agli enti locali, ancora blocco degli stipendi , sono solo alcuni dei contenuti di una legge di stabilità che avrà il sicuro effetto di destabilizzare sempre di più la vita di milioni di persone che vivono di redditi da lavoro dipendente, costrette ad aggiungere alla già lunga “ lista della spesa” gli effetti dell’aumento dell’IVA ed il costo per ottenere servizi non più garantiti dalla Pubblica Amministrazione – conclude Mencarelli – Per questo abbiamo indetto questo nuovo appuntamento, mercoledì 21 novembre alle ore 15.00 sotto Montecitorio.”
USB Pubblico Impiego