Le Mozioni che chiedono moratoria degli aumenti degli affitti, dismissioni speculative e blocco degli sfratti, discusse in Parlamento, sono ancora in attesa di approvazione. Manifestazione a Roma il martedì 11 dicembre.
COMUNICATO STAMPA
ENTI PREVIDENZIALI: GLI INQUILINI NON SONO IL VOSTRO BANCOMAT. MARTEDI’ 11 ORE 9,30 MANIFESTANO SOTTO IL PARLAMENTO
Sono state presentate e discusse in Parlamento tre Mozioni che chiedono la moratoria degli aumenti degli affitti, delle dismissioni speculative e del blocco di tutti gli sfratti: sono trascorsi due mesi ma ancora non vengono approvate!!
In attesa dell’approvazione di queste importanti mozioni sono stati inseriri due emendamenti prima nel decreto “stabilità” e poi nel decreto “crescita” (approvati dalle Commissioni competenti, il primo alla Camera e il secondo al Senato).
Tutti e due questi emendamenti impegnavano il governo ad emanare entro 30/60 giorni un decreto legge che regolasse la vendita degli alloggi degli enti e dei fondi tenendo conto delle capacità reddituali delle famiglie e di criteri oggettivi per la valutazione degli immobili, garantendo tutele a chi non sarà in grado di acquistare. Quando tutto sembrava fatto è iniziata la bagarre mediatica da parte dei latori della nota “casta” e dei fondi di investimento immobiliare che in questi anni hanno ricevuto e distribuito favori, e non hanno rispettato le leggi dello stato: vogliono appropriarsi di questo importante patrimonio pubblico, facendo pagare agli inquilini il prezzo di investimenti mobiliari fallimentari.
Questi emendamenti prima sono stati approvati e poi sono stati cancellati!!
Nel frattempo il Consiglio di Stato, con la Sentenza pubblicata il 28 novembre scorso, stabilisce definitivamente che gli enti rientranti nell’elenco ISTAT sono pubblici!
Gli enti previdenziali (Enasarco, Enpaia, Enpam, Casse, ecc.) ed i Fondi sostenuti dalla ormai impresentabile casta (che per garantire se stessa ha invece provveduto d acquistare alloggi a prezzi popolari), continuano indisturbati: ad aumentare gli affitti (dal 70% fino a punte del 300%); a richiedere migliaia di euro di arretrati – per contratti scaduti da anni -; a richiedere lo sfratto di chi non può pagare i canoni richiesti; a dismettere a prezzi di mercato gli alloggi, senza tenere conto del loro stato reale e del fatto che gli inquilini hanno pagato gli affitti per decenni. L’Enasarco vende al valore ‘medio di mercato’, come se fossero alloggi nuovi, e la Cassa Ragionieri tramite i Fondi addirittura chiede al Torrino più di 5.000 euro al mq (Patroni Griffi lo ha pagato 1500,00 euro al mq al Colosseo). Tutti gli enti (vedi le Casse Geometri, Forense, Notariato, ecc.), per aggirare le norme e speculare sul patrimonio abitativo, conferiscono gli edifici ai fondi immobiliari che saranno i veri percettori dei guadagni, che non andranno invece agli iscritti delle varie casse previdenziali.
Gli inquilini resistenti saranno in Piazza Montecitorio domani Martedì 11 dicembre 2012, dalle ore 9,30.
Roma – lunedì, 10 dicembre 2012
Per l’AS.I.A. – USB
Angelo Fascetti