Esagerato e spropositato dispiegamento di forze di polizia, questa volta gli uomini della municipale alla ricerca di borsette contraffatte.
COMUNICATO 17 DICEMBRE 2012
Per l’ennesima volta prendiamo parola per ricostruire i fatti che vedono coinvolta la comunità senegalese del Pigneto. Per l’ennesima volta abbiamo assistito alle stesse dinamiche, alla stessa persecuzione, allo stesso scenario: un esagerato e spropositato dispiegamento di forze di polizia, questa volta gli uomini della municipale dello sceriffo Di Maggio alle dirette dipendenze di Alemanno, alla ricerca di borsette contraffatte.
Ancora una volta vogliono dimostrare che sono quattro borsette il problema del Pigneto che vive strangolato dal caro affitti, dall’innalzamento vertiginoso del costo della vita, dall’inquinamento più alto di Roma, un traffico alle stelle, abusi edilizi, mancanza di verde pubblico, minacce di cementificazione selvaggia, movida legalizzata da continue concessione di licenze a locali dove l’unica socialità è quella legata alla vita notturna estrema fatta di ubriachezza molesta e spaccio.
Non un bagno pubblico, non una panchina per sedersi e fare due chiacchiere al di fuori di meccanismi di mercificazione: l’unico posto a sedere è a pagamento e in uno dei tanti locali dove la maggioranza dei lavoratori è in nero e supersfruttata.
A proposito di illegalità diffusa, alle 9 di mattina arrivano per entrare negli appartamenti, come sempre, senza mandato e senza coordinamento con le altre autorità, per sequestrare merce contraffatta (sequestri che avvengono spesso senza verbali che ne fanno perdere le tracce).
I senegalesi chiedono le motivazioni dell’enorme spiegamento di forza all’ingresso delle loro case, regolarmente affittate e senza morosità, e di vedere il mandato di perquisizione, che anche questa volta non c’è.
La risposta alla giusta incazzatura di chi sta subendo l’ennesimo sopruso di fronte alle proprie abitazioni è stato l’uso di spray urticanti sul proprio viso. Offesa rivolta all’anello debole di un mercato illegale, anello debole che questa volta, esasperato, non ha subito in silenzio!
Ribadiamo con forza che sono ben altri i problemi che devastano questo quartiere e sui quali i la polizia DI roma capitale sorvola quotidianamente.
Sosteniamo la comunità senegalese del Pigneto che ha sempre contribuito al miglioramento dei rapporti fra tutti noi. Come cittadini vogliamo un quartiere veramente vivibile e riaffermiamo che non sono certamente quattro borsette contraffatte a rovinarci!
COMITATATO DI QUARTIERE PIGNETO – PRENESTINO