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Animali “attori”, condanna a titolare società Grunwald per maltrattamento

Il Tribunale di Roma ha condannato, in primo grado, il titolare della società Grunwald a 1 anno di reclusione per il reato di detenzione di animali “in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”.

 

 

Comunicato stampa LAV e Enpa

TRIBUNALE DI ROMA CONDANNA TITOLARE DELLA SOCIETA’ GRUNWALD A 1 ANNO DI RECLUSIONE PER LE CATTIVE CONDIZIONI DI DETENZIONE DEGLI ANIMALI FORNITI A FILM E RAI

RISARCIMENTO A LAV ED ENPA PARTI CIVILI: ANIMALI NON SONO MARIONETTE SU CUI SPECULARE! 

lav - logoIl Tribunale di Roma oggi ha condannato, in primo grado, il titolare della società Grunwald a 1 anno di reclusione per il reato di detenzione di animali “in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze” (art. 727 Codice Penale, comma II) e violazione della normativa Cites.

La società Grunwald, tristemente nota per la detenzione di diverse centinaia di animali da reddito, esotici e fauna selvatica, oltre che d’affezione, in questi anni ha spesso affittato animali come comparse sui set di importati film nazionali e internazioni (La passione di Cristo, La vita è bella, ecc.) e trasmissioni televisive (Domenica In, Uno Mattina, ecc.) e fiction RAI.

Il titolare della Grunwald dovrà anche risarcire le Associazioni LAV ed Enpa costituitesi parte civile: “Dopo circa quattro anni di processo, finalmente viene resa giustizia a tanti animali delle più diverse specie, che versavano in inaccettabili condizioni di degrado, costretti in condizioni non soltanto pessime sotto il profilo igienico-sanitario ma totalmente incompatibili con la natura degli stessi, con conseguenti gravi ed evidenti sofferenze psico-fisiche, confermate anche dai medici veterinari intervenuti in loco – dichiarano LAV ed Enpa – Il pubblico deve sapere che questi animali portati su palcoscenici di grandi produzioni insensibili alle reali necessità di questi esseri viventi, costretti a lavorare e trattati come pupazzi, hanno sofferto: la vera arte, il vero spettacolo, deve affrancarsi da questa inaccettabile sofferenza!”

19 dicempre 2012

Ufficio Stampa LAV  www.lav.it

Ufficio stampa Enpa  www.enpa.it

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