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“In nome del popolo inquinato”

“In nome del popolo inquinato”. Con questo striscione Legambiente ha partecipato alla giornata di mobilitazione sui rifiuti, indetta da comitati e associazioni contro la proroga di Malagrotta e la nuova discarica a Monti dell’Ortaccio.

 

 

Roma, 5 gennaio 2013

Legambiente Lazio – Comunicato Stampa

Rifiuti, Legambiente partecipa a giornata mobilitazione contro Malagrotta e Monti Ortaccio.

legambiente logo“Basta discariche e inceneritori, in questi anni, il Comune di Roma non ha fatto nulla per la riduzione, il riuso, la differenziata, se non inventare nuove assurde e sbagliate sperimentazioni come il sistema “duale” o la nuova raccolta con i cassonetti nel Municipio 4, che fa acqua da tutte le parti -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Serve una gestione diversa dei nostri rifiuti, uno stop ai fasulli commissariamenti e super commissariamenti che non hanno portato a casa nessun risultato e un ritorno all’ordinario con l’obiettivo di far passare tutta Roma al “porta porta”, utilizzando bene i 700 milioni di Euro che nel 2013 arriveranno nelle casse AMA grazie ai nostri soldi versati con la tariffa rifiuti.”

Legambiente è contro la nuova proroga a Malagrotta e la scelta del sito “provvisorio” di Monti dell’Ortaccio là di fronte, arrivata mentre è in corso la procedura di infrazione 2011/4021, avviata dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea e riguardante proprio la discarica di Malagrotta, per questi temi, in particolare affermando che “non si possa escludere che la Repubblica Italiana sia venuta meno agli obblighi imposti dall’art. 6 (…) della direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999 (…), a norma del quale gli Stati membri provvedono affinché solo i rifiuti trattati siano collocati a discarica.” Eppure il Commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, informa di aver “prorogato l’esercizio della discarica di Malagrotta al fine del conferimento del rifiuto intrattato per un periodo di cento giorni e del rifiuto trattato per un periodo di centoottanta giorni.”

“È sconcertante le uniche due cose che Alemanno è venuto a dire a Malagrotta, prendendo per l’ennesima volta in giro i cittadini, è che ha scritto una letterina alle altre istituzioni e che la discarica si deve fare fuori del Comune di Roma e così ha risolto i problemi -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Stop al commissariamento, i risultati sono disastrosi, dall’ennesima nuova proroga per Malagrotta alla progettata apertura della nuova discarica a Monti dell’Ortaccio mentre la differenziata è scomparsa dall’agenda e il nuovo modello di raccolta del Municipio 4 fa acqua da tutte le parti. Perchè il Comune di Roma e l’AMA non percorrono la facile strada della differenziata, evitando di coltivare fantasiose e costose ipotesi di portare i rifiuti all’estero? Ma quale discarica provvisoria, un primo invaso per tre anni e cinque lotti sono una presa in giro bella e buona, la differenziata non decollerà mai e Monti dell’Ortaccio diventerà una nuova mega discarica decennale divora tutto.”

L’Ufficio Stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it
 

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