Milano, “Pulizie troppo poco pulite al Teatro alla Scala”

I lavoratori delle pulizie degli spazi della “Fondazione Teatro Alla Scala” hanno manifestato a causa della grave situazione in cui versa la loro situazione lavorativa dovuta al cambio di appalto della cooperativa per cui lavoravano.

 

Pulizie troppo poco pulite al Teatro alla Scala
 
CUB logo Milano, 15 gennaio 2012. Quest’oggi i lavoratori delle pulizie degli spazi della “Fondazione Teatro Alla Scala” hanno manifestato in un presidio con volantinaggio indetto da CUB Informazione & Spettacolo a causa della grave situazione in cui versa la loro situazione lavorativa dovuta al cambio di appalto della cooperativa per cui lavoravano.
 Infatti, dal 1 gennaio di quest’anno, la Fondazione Teatro alla Scala ha appaltato questa attività alla ATI Consorzio Stabile MILES Servizi Integrati COOPER PUL di Salerno, e nonostante l’obbligo di riassunzione dei lavoratori della precedente cooperativa appaltante, la PULIRAPIDA, da parte di quella subentrante, i lavoratori in questione non hanno ricevuto alcuna lettera di assunzione.
 Al momento, quindi, nessun lavoratore, che continua comunque a svolgere la propria attività, risulta coperto da alcuna assicurazione, idem per quanto riguarda infortuni, malattia e maternità, né la cooperativa appaltante ha indicato in alcun modo come gli stessi lavoratori saranno pagati, quando, e all’interno di quale categoria saranno inquadrati.
 Al fine di sanare quanto prima la drammatica situazione, CUB Informazione & Spettacolo ha anche provveduto a informare la magistratura, tramite la Questura Centrale di Milano, l’ASL Milano 1 e l’Ispettorato Provinciale del Ministero del Lavoro di Milano, oltre al presidente della “Fondazione Teatro Alla Scala”, il sindaco Giuliano Pisapia, il direttore generale dottoressa Maria di Freda, il sovraintendente Stéphane Lissner e il direttore del Personale, dottor Marco Amoruso, dal sindaco Pisapia in poi, questi ultimi soggetti committenti dell’appalto.
 
 Confederazione Unitaria di Base

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *