Nuovo Comitato Articolo 33, assieme a Radio Fujiko, sostenitore del referendum, e con il Tpo, invitano i cittadini a partecipare e ad attivarsi per sostenere il referendum sulla scuola pubblica del prossimo 26 maggio.
MUOVITI, MUOVITI, MUOVITI PER CAMBIARE LE COSE!
Articolo 33 featuring Radio Città Fujiko & Tpo
Presentano
20,30 Trattoria del Tpo
Cena sociale 33 – per sostenere la campagna referendaria
Menu 15 euro: Vino/acqua + Pane + Antipasto + Lasagne + Dolce
Prenotazioni entro il 14 maggio: scrivere a cenasociale33@gmail.com”
22,30 Tpo
CONCERTO STATO SOCIALE feat WU MING
Entrata libera – (Offerta libera, “it’s up to you”)
A seguire, da mezzanotte e mezza, si balla con:
MINGO DJ feat POPPEN DJ’s
E ad attivarsi, a muoversi, muoversi!, per far vincere tutti assieme la pArtecipazione e la scuolA pubblicA il 26 maggio al referendum bolognese! La vittoria della A corre sulle nostre gambe!
STATO SOCIALE PER LA A: ecco, con le parole della band, le ragioni del suo sostegno alla A.
“Il 26 maggio votiamo “A” per la scuola pubblica. Degli innumerevoli motivi per farlo ve ne citiamo due.
Il motivo emotivo: L’amicizia che ci lega e che ha fatto in modo che un giorno decidessimo di avviare l’esperienza de “Lo stato sociale” è nata tra i banchi della scuola pubblica oltre che nelle strade e nelle piazze affollate di studenti che lottavano per la sua difesa. Questo probabilmente non è un motivo valido o quantomeno non è il motivo più importante. Però è un motivo nostro, è mosso da sentimento e passione per una causa.
Il motivo sociale e politico: Sappiamo che la cultura è l’elemento determinate nella crescita e nella storia di una popolazione, il tanto agognato benessere dipende in larga misura dalla consapevolezza che un individuo e una collettività hanno delle propria condizione di vita attualizzata e storicizzata. Per ottenere tale consapevolezza, fin dalla scuola dell’infanzia, il sistema educativo non può e non deve dipendere da logiche di mercato e di concorrenza. In questo modo non si farebbe altro che creare ed alimentare diseguaglianze sociali e culturali che precluderebbero lo sviluppo non solo di un’identità collettiva ma anche della libertà individuale. Il percorso dell’istruzione deve fondarsi sui diritti di eguaglianza e laicità, quindi di libertà”.
Ma tu balla leggera su questo prato di carta
mia Venere scalza per te l’inchiostro è in offerta
e i tuoi piedi veloci hanno scritto centinai di romanzi già
Balla che chiunque un giorno ballerà
guardando sotto i piedi leggerà il tuo nome
Libertà
(Da “Abbiamo vinto la guerra”, Lo Stato Sociale)