Oggi si è svolto lo sciopero del personale dipendente dalla società Trotta, che esercisce in appalto da Atac le linee periferiche della città di Roma.
Comunicato Stampa
Sciopero personale dei Bus Trotta (appalto Atac a Roma),
USB, bene primo impegno dell’assessorato sugli stipendi, ma adesso ripristinare subito diritti dei lavoratori e la sicurezza dei mezzi!
Oggi si è svolto lo sciopero del personale dipendente dalla società Trotta, che esercisce in appalto da Atac le linee periferiche della città di Roma. Le motivazioni che hanno portato all’azione di lotta riguardano il mancato pagamento degli stipendi e l’insostenibile situazione legata alla sicurezza dei mezzi e dei turni degli autisti – dichiara Walter Sforzini di USB Lavoro Privato Roma.
Infatti, dal maggio scorso i dipendenti di Trotta non percepiscono stipendi e 14°, mentre USB non ha avuto alcun riscontro rispetto alle numerose denunce presentate che riguardano la manutenzione e la sicurezza degli autobus, come quello di luci e freni, così come quelli relativi ai turni di lavoro degli autisti che sono programmati in palese violazione, come durata massima del servizio giornaliero e tempo minimo riposo tra un turno e l’altro, dei limiti previsti dalla legge per la sicurezza dei passeggeri – continua Sforzini.
Durante il presidio indetto oggi sotto l’assessorato ai trasporti del Comune di Roma, che fino ad oggi non aveva solo parzialmente affrontato tali problematiche, una delegazione è stata ricevuta dal dirigente dell’assessorato Dott. Serra, il quale si è impegnato per la veloce risoluzione del problema legato agli stipendi – insiste il sindacalista USB.
Prendiamo atto del primo impegno assunto dall’Assessorato della neo giunta Marino, ma abbiamo richiesto una formale convocazione di un tavolo di confronto sulla sicurezza di passeggeri e autisti per quanto riguarda l’esercizio in appalto della società Trotta. Ci aspettiamo notizie in tempi rapidi, augurandoci che finisca una volta per tutte la gestione di un servizio pubblico nella Capitale condotta modo non sicuro e non rispettoso dei diritti fondamentali dei lavoratori e dei cittadini – conclude Sforzini.
22 luglio 2013