Ex vigilantes “Urbe” occupano assessorato ambiente Roma

Una settantina di lavoratori ex Istituto Vigilanza dell’Urbe hanno occupato l’assessorato all’Ambiente in Piazzale di Porta Metronia. Chiedono da tempo il rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione capitolina, cioè un lavoro stabile.

COMUNICATO STAMPA

ROMA: OCCUPAZIONE LAMPO ALL’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE DEGLI EX-VIGILANTES DELL’URBE

I lavoratori incontrano l’assessore Marino

Questa mattina una settantina di lavoratori ex Istituto Vigilanza dell’Urbe, organizzati con la USB, hanno occupato l’assessorato all’Ambiente in Piazzale di Porta Metronia. Conosciuti come i “gladiatori” per l’occupazione del Colosseo dell’agosto del 2009, questo gruppo di lavoratori chiede da tempo il rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione capitolina, cioè un lavoro stabile.

“Il 30 di settembre scadranno i contratti con la società Multiservizi, per la quale attualmente lavorano gli ex vigilantes, e 146 famiglie si ritroveranno senza l’unica fonte di sostentamento che gli ha permesso di tirare avanti in questi anni”, spiega Massimo Fofi, dell’USB Lavoro Privato. “Le attività che questi lavoratori hanno svolto in questi anni e le tante carenze di organico che si registrano in molti servizi gestiti dalle aziende del Comune, costituiscono la base concreta per risolvere definitivamente la situazione”.

“I lavoratori sono stati ricevuti dall’assessore all’Ambiente Estella Marino – riferisce Fofi – che ha assicurato che già domani si terrà un incontro operativo con il vicesindaco Luigi Nieri e che venerdì la Giunta sarà in grado di avanzare proposte concrete in un nuovo incontro previsto nel pomeriggio. Lunedì poi è stato fissato un nuovo incontro congiunto tra l’USB e i due assessori, che potrebbe avere carattere conclusivo”.

“Si tratta – conclude Fofi – di lavoratori presi in giro da troppo tempo, verso i quali sono stati assunti impegni solenni. Speriamo che la nuova amministrazione dimostri un cambio di passo rispetto alla precedente, altrimenti saremo costretti a riprendere la mobilitazione con forme sempre più incisive”.

Roma, 4 settembre 2013
Ufficio Stampa USB

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