“La delibera che implementa le ipotesi di compensazione urbanistica del Comune di Roma, approvata durante la scorsa consiliatura, è irregolare nel metodo e nel merito. Occorre dire basta a nuove edificazioni,”.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 18 settembre 2013
Casal Giudeo, Legambiente: “Delibera irregolare, stop a nuovo cemento”
“La delibera che implementa le ipotesi di compensazione urbanistica del Comune di Roma, approvata durante la scorsa consiliatura, è irregolare nel metodo e nel merito. Occorre dire basta a nuove edificazioni, serve una variante al PRG che apra piuttosto una fase di rigenerazione urbana – ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. In primo luogo, è stato saltato un passaggio fondamentale previsto dall’art. 6 Reg.to Decentramento secondo cui i Minucipi vanno obbligatoriamente sentiti. In più, tra gli otto beneficiari ci sono proprietà che non hanno fatto ricorso o che sono addirittura esterni al perimetro dell’area. Così si rischia un pericolosissimo precedente, siamo sempre stati contrari a nuove compensazioni, visto che anche quelle importanti per finalità ambientali, come quella di Tor Marancia, hanno comunque comportato un’enormità di metri cubi in altre parti della città. Stop a nuovo cemento, si punti alla riqualificazione delle aree già urbanizzate con la demolizione e ricostruzione dei vecchi quartieri.”
Così Legambiente commenta il blocco da parte del segretario generale del Comune di Roma della delibera A.C. n. 20/2013. Secondo l’associazione, l’obiettivo da perseguire è quello di portare qualità, servizi, aree verdi e piazze dove non ci sono, dove l’edilizia ha sostituito l’urbanistica e la città non è stata pensata per rendere buona la qualità della vita dei cittadini. I nuovi quartieri del futuro devono nascere pensati senz’auto, per muoversi a piedi, in bici e con il mezzo pubblico, con spazi comuni e servizi per chi ci abita, con edifici passivi alimentati solo da fonti rinnovabili. È questo il futuro, inutile continuare ad accanirsi con nuove case che nessuno compra e centri commerciali sfavillanti e vuoti.”
L’Ufficio stampa Legambiente Lazio