Cooperazione, ‘Legge stabilità confermi impegni assunti dall’Italia’

La rappresentanza delle ONG ritengono che in sede di definizione della legge di stabilità siano confermati gli impegni che l’Italia ha assunto in tema di cooperazione per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile.

 

 

COMUNICATO STAMPA
 

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO.

LA LEGGE DI STABILITA’ CONFERMI GLI IMPEGNI ASSUNTI DALL’ITALIA
 

Roma, 9 ottobre

Oggi una delegazione di rappresentanti di AOI-Ong Italiane, CINI e LINK2007-Cooperazione in Rete ha incontrato i deputati dell’Intergruppo parlamentare sulla cooperazione internazionale, coordinato dall’On. Federica Mogherini. All’incontro, l’Intergruppo ha invitato il ministro plenipotenziario  Gianpaolo Cantini, direttore generale della Direzione Generale cooperazione allo sviluppo del ministero Affari esteri.

E’ stata presentata la posizione delle tre rappresentanze delle Ong, sostenuta dal Forum del Terzo Settore, sulla necessità dell’adeguamento, nella legge di stabilità per il 2014, dei fondi gestiti dal ministero degli Esteri per la cooperazione internazionale, in coerenza con gli impegni assunti a livello europeo e internazionale e recepiti nel DEF. Tali impegni prevedono, per il 2014, un incremento del 10% delle risorse complessivamente stanziate per il 2013, corrispondente ad una dotazione di 250 milioni di euro. Con tale cifra, l’APS italiano si situerebbe allo 0,15% del PIL, ancora molto lontano dallo 0,30 programmato per il 2007 ma, in ogni caso, coerente con la decisione di riallineare l’Italia ai criteri dell’UE.

I parlamentari hanno accolto le preoccupazioni e le istanze delle Ong, impegnandosi a sostenerle.

AOI, CINI, LINK2007

La lettera congiunta inviata al Presidente del Consiglio on. Enrico Letta.
 

Alla c.a.
Enrico Letta
Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi
Roma

Roma, 8 ottobre 2013

Oggetto: legge di stabilità ed impegni in materia di cooperazione internazionale

Presidente,
desideriamo con questa nostra esprimere l’auspicio che in sede di definizione della legge di stabilità vengano confermati gli impegni che l’Italia ha assunto in tema di cooperazione per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile, nel quadro delle decisioni della comunità internazionale. Ci facciamo interpreti di un sentimento comune alle diverse centinaia di migliaia di italiani e italiane che sostengono le nostre iniziative e che credono in un ruolo internazionale del nostro Paese ancorato ai principi della solidarietà. Siamo convinti che onorare gli impegni possa dare sostanza a quella visione secondo la quale la cooperazione sia per l’Italia “un critico investimento strategico” ed “un imperativo etico di solidarietà”, autorevolmente espressa dal Presidente della Repubblica Napolitano nell’ottobre del 2012, in occasione del Forum della cooperazione.
Siamo consapevoli delle prove che il nostro Paese dovrà affrontare nelle prossime settimane anche sul piano della gestione del bilancio dello Stato, ma, al contempo, è evidente che l’Italia non può abdicare dall’avere un ruolo nella cooperazione internazionale per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile, anche alla luce della propria collocazione tra i Paesi guida dell’Unione europea, del G8 e del G20, in vista degli impegni del semestre di presidenza europea del 2014 e della dedizione dell’agenda dello sviluppo che sarà concordata nel 2015, anno dell’Expo di Milano sui temi del cibo e dell’energia. Avrà avuto modo di verificare quali siano le aspettative che la comunità internazionale ci rivolge in occasione della Sua recente partecipazione ai lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La tragedia di Lampedusa segnala dolorosamente che il nostro Paese deve ritrovare la capacità di intervenire concretamente e efficacemente nei processi di sviluppo globale.
La cooperazione italiana proviene da un lungo periodo di negligenza da parte dalla leadership politica di questo Paese. A partire dal 2008 ha preso avvio una spirale di tagli alle risorse per la cooperazione, tanto che si è passati, nel caso del rifinanziamento della legge 49/87, da circa 800 milioni di euro a poco più di 80 milioni di euro. Nel 2012, l’Italia è buon’ultima fra i Paesi donatori, avendo raggiunto un modesto 0,13% nel rapporto aiuti / ricchezza nazionale, insieme alla Grecia; va ricordato che la nostra performance negativa contribuisce in modo pesante al ritardo generale dell’Europa verso il traguardo dello 0,7% da raggiungere entro il 2015.
La cooperazione internazionale è una delle politiche pubbliche che ha già subito una pesante cura dimagrante; è stato raggiunto un livello di guardia al di sotto del quale non si può andare, pena la perdita di ogni credibilità dell’Italia in tema di cooperazione e solidarietà internazionale. In occasione del Forum della cooperazione internazionale, il Governo si era impegnato a dare un segnale di inversione di tendenza; in questo senso, si è proceduto ad alimentare con 100 milioni di euro aggiuntivi le risorse per la legge 49/87, per riportale a circa 220 milioni di euro. Con il Documento di Economia e Finanza è giunto un altro segnale positivo, ovvero la definizione di un calendario di crescita dell’aiuto per arrivare, nella migliore delle ipotesi, allo 0,31% del PNL; si tratterebbe di un risultato limitato rispetto agli obiettivi sottoscritti che potrebbe però dare un minimo di certezza sulle intenzioni del nostro Paese.
L’Italia non può permettersi altri passi indietro. Auspichiamo, e facciamo affidamento sulla Sua sensibilità, che gli impegni per un limitato ma certo rifinanziamento della cooperazione internazionali vengano rispettati, garantendo come minimo un incremento del 10% sul livello di finanziamento per il 2013 a valere sulla legge 49/87, come anticipato nel DEF recentemente adottato. Siamo convinti che sia una scelta compatibile con le altre priorità di spesa nazionale, sia per importanza sia per dimensione dell’impegno.

Certi del Suo interessamento e sensibilità, rimaniamo in attesa di suo cenno di risposta.

www.ong.it
www.cininet.org
www.link2007.org

 

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