Roma, ‘far rinascere il Pigneto per far riinascere la Capitale’

La situazione drammatica di alcune strade del Pigneto, ostaggio dell’arroganza di una criminalità sottovalutata se non aiutata da indifferenza e collusione degli apparati repressivi ed amministrativi della città, è oramai cosa ben nota.

 

PUNTARE ALLA RINASCITA DEL PIGNETO PER FAR RINASCERE TUTTA ROMA

 

La situazione drammatica di alcune strade del Pigneto, ostaggio dell’arroganza di una criminalità sottovalutata se non aiutata da indifferenza e collusione degli apparati repressivi ed amministrativi della città, è oramai cosa ben nota.

Solo la indignatasollevazione generale di tutti gli abitanti, ha obbligato vicesindaco e sindaco a intervenire, costringendoli a venire di persona a constatare il disastro accumulato in anni di abbandono e menefreghismo.

Proprio la discesa in strada degli abitanti, insieme ad alcuni lavoratori degli esercizi commerciali più sensibili, rappresenta la novità più importante che può cambiare effettivamente le cose.

Tuttavia oraè necessariocapire con luciditàchi e che cosa ha portato le nostre strade e la qualità della nostra vita ad un simile degrado perché:

non vogliamo più che siano commessi gli stessi errori!

La stessa lucidità servirà nell’individuare le soluzioni. Non vorremo ritrovarci tra qualche settimana, a lampeggianti spenti e strade vuote, nelle stesse condizioni di ieri. I problemi non si risolvono spostandoli di qualche isolato o di qualche via, i problemi si affrontano determinandone le cause e le responsabilità.

Per risolvere i problemi del Pigneto, c’è bisogno di un percorso continuativo in cui si riesca a mettere con le spalle al muro gli amministratori che da sempre antepongono alle loro responsabilità scuse come l’incomunicabilità tra istituzioni, la mancanza di fondi,  l’inefficienza dei vari organi comunali….

A Roma esistono, pagati da noi cittadini, almeno 6.300 Vigili Urbani, 7.800 dipendenti AMA, 12.800 lavoratori ATAC, 3.600 lavoratori della Multi Servizi,  6.800 dipendenti ACEA, 560 Dipendenti di Risorse Per Roma, 25.200 Dipendenti diretti del Comune. Insomma un vero esercito di 62.000 dipendenti e passa!

Cominciando dal Pigneto, è assolutamente necessario riconvertire questa macchina, costosa e inefficiente, spesso al centro di episodi di corruzione e sperpero di denaro pubblico e riportarla ad operare fattivamente sul territorio, sotto il diretto controllo di noi cittadini.

Chiediamo al Comune di rendere conto di tutti i progetti e lavori in corso al Pigneto con un’Assemblea pubblica mensile che informi, coinvolga, renda partecipi e ascolti i cittadini stessi a partire dall’incontro fissato per questa sera con il sindaco Marino (ore 19 – Via Pesaro angolo Via Perugia).

Vogliamo che il quartiere torni ai cittadini e alla loro vita.

Restituiamo agli abitanti il controllo diretto delle spese fatte con i loro soldi.

Restituiamo ai cittadini la sovranità territoriale per far rivivere tutti i BENI COMUNI, dalle strade alle piazze ai parchi agli edifici pubblici.

LE PROPOSTE PER FAR RINASCERE IL PIGNETO

 

Il primo agosto scorso avevamo indirizzato una lettera al Sindaco, rimasta senza risposta, nella quale venivano fatte molte se non le stesse proposte fatte in questi giorni e che qui riportiamo.

“….chiediamo a tutti gli attori coinvolti (Amministrazioni, Acea, Ama, Servizi Sociali, Prefettura, Questura, Forze dell’ordine…) di fare la loro parte ed in particolare a Comune e Municipio di confrontarsi con i cittadini su cause e possibili soluzioni, partendo dalle seguenti proposte:

1. dichiarare tutto il territorio limitrofo all’isola pedonale “centro commerciale naturale con vocazione artigianale” per controllare il rilascio delle licenze delle attività commerciali per diversificare la tipologia e bloccare la concentrazione di locali a vocazione notturna; sensibilizzare gli esercenti a rendere le proprie attività commerciali accessibili a tutti.

2. realizzare una nuova illuminazione stradale che illumini strada e marciapiedi in maniera efficiente e non le chiome degli alberi e arredare l’Isola pedonale per la libera frequentazione diurna;

3. stabilire l’orario di chiusura di tutti gli esercizi commerciali alle ore 24 dalla domenica al giovedì e alle ore 2 venerdì, sabato e  prefestivi; sollecitare gli esercenti affinché si autorganizzino per la rimozione delle bottiglie lasciate in strada prima della riapertura delle attività e del mercato del giorno successivo;

4. riqualificare e rilanciare il mercato rionale Pigneto, utilizzare i fondi stanziati per sostituire i banchi fissi in banchi mobili. Realizzare attacchi di servizio per acqua ed elettricità, organizzare la raccolta differenziata dell’operatore, riservare dei parcheggi per i mezzi degli operatori;

5. realizzare dei bagni pubblici (ad es. nei pressi del ponticello e all’inizio dell’isola, automatici e autopulenti o in un locale custodito con la possibilità di lavoro per qualche persona);

6. concordare con Comune e, conseguentemente, AMA la raccolta differenziata porta a porta per il Pigneto. Posizionare raccoglitori differenziati sull’area dell’isola e nelle strade limitrofe e l’utilizzo gli idranti dell’AMA la notte, a chiusura dei locali, su tutto il quadrante. Posizionare pannelli per le affissioni pubblicitarie di eventi e iniziative;

7. aprire e attrezzare i 1.700 metri quadrati di verde pubblico previsti dall’accordo con la Serono/Condotte;

8. frenare il fenomeno crescente dello spaccio orchestrato dalle narcomafie, praticando politiche antiproibizioniste e di riduzione del danno.”

Comitato di Quartiere Pigneto Prenestino

Lunedì 14 Ottobre 2013

PUNTARE ALLA RINASCITA DEL PIGNETO PER FAR RINASCERE TUTTA ROMA

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