“Alle proposte di Unione Inquilini il Comune ha risposto con un rimando al futuro, ma nulla di concreto ne’ in tema di sfratti, ne’ sui tempi della nuova graduatoria, ne’ sulla convocazione della commissione graduazione sfratti”.
Comunicato stampa Unione Inquilini Roma,
7 novembre 2013 ore 19.30
Unione inquilini di Roma su incontro in campidoglio con sindaco, vice sindaco e assessore alla casa:
“Profonda la delusione che abbiamo avuto nell’incontro di oggi in Campidoglio
abbiamo trovato una amministrazione senza idee e senza un minimo di respiro
strategico alle nostre proposte il comune ha risposto con un rimando al futuro
ma nulla di concreto ne in tema di sfratti, ne sui tempi della nuova
graduatoria, ne sulla convocazione della commissione graduazione sfratti.
Tanto meno su un piano di recupero e riuso a fini abitativi, davvero
deludente.
La Capitale di un Paese del G8 che davanti alla slavina sociale della
precarietà abitativa, degli sfratti, delle decine di migliaia di partecipanti
al bando, rimanda nel tempo le cose che può fare e attende eventi salvifici da
parte del governo e della regione.
Nei prossimi giorni studieremo azioni ancora più incisive nei confronti del
Comune e del Prefetto.
Roma non merita una amministrazione incapace anche di fare le cose di propria
competenza.
In sei mesi di amministrazione abbiamo letto tanti annunci, tanti comunicati
stampa, tanti roboanti parole, ma le parole sono rimaste parole, stasera le
abbiamo trovate stantie, sinceramente ci attendevamo molto di più.
Il comune ha delle responsabilità ed oggi ancora di più a fronte di un
atteggiamento impassibile da parte di regione e governo, il comune di roma deve
fare almeno il suo se vuole essere credibile, il tempo dell’attesa è finita,
ripetiamo il comune deve: 1) chiedere al prefetto al convocazione della
commissione graduazione sfratti; 2) pubblicare nel più breve tempo possibile la
graduatoria del nuovo bando per le case popolari; 3) avviare un monitoraggio
degli immobili pubblici sfitti e in degrado compresi i beni del demanio civile
e militare da destinare ad uso abitativo per le famiglie in disagio abitativo.
Da subito il tempo è scaduto !!!