Ricerca, DL104 conferma abbandono servizi e precari

“Chi, come la CGIL, dà giudizi positivi sui contenuti del DL104 conferma che gli scioperi a cui, insieme a CISL e UIL, stanno chiamando i lavoratori sono solamente l’ennesima presa in giro”.


COMUNICATO STAMPA

 

RICERCA: USB, DL104 CONFERMA L’ABBANDONO DEL SETTORE E DEI PRECARI

 

“Il DL104, che si occupa anche di Ricerca, ci regala due conferme – osserva Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo USB Pubblico Impiego – la prima è che le politiche di questo Governo, dettate dalla Troika, non prevedono investimenti minimamente sufficienti per finanziare settori centrali per lo sviluppo del Paese; l’altra è che l’attuale sistema di governance è assolutamente inadeguato ad una ricerca moderna e in linea con i bisogni dell’Italia”.

Sottolinea il dirigente USB: “L’aspetto più grave, se si esclude una misura parziale per l’INGV, è aver sostanzialmente dimenticato la precarietà, che rappresenta la vera questione drammatica della ricerca pubblica italiana, lasciando i precari in pasto al precedente DL101, di stampo “brunettiano”, che determinerà licenziamenti di massa”.

“Chi, come la CGIL, dà giudizi positivi sui contenuti del DL104  – avverte Fiorentini – conferma che gli scioperi a cui, insieme a CISL e UIL, stanno chiamando i lavoratori sono solamente l’ennesima presa in giro.  L’USB continuerà a lottare sulle parole d’ordine che hanno caratterizzato il riuscitissimo sciopero del 18 ottobre, rimarcando la necessità di rompere con le compatibilità di FMI, BCE e UE. Solo in questo modo si potrà parlare di stabilizzazione di tutti i precari e di investimenti seri sul settore Ricerca”, conclude il sindacalista.

 

Roma, 8 novembre 2013

 

Ufficio Stampa USB

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