Nell’ultima settimana gli scontri armati hanno causato oltre 600 morti e sono circa 40 mila i profughi che cercano protezione nell’area dell’aeroporto dalle rappresaglie dei miliziani in città.
CRISI IN REPUBBLICA CENTRAFRICANA:
I MEDICI DI EMERGENCY CONTINUANO A GARANTIRE CURE AI BAMBINI
La situazione a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, è ancora molto critica.
Nell’ultima settimana gli scontri armati hanno causato oltre 600 morti e sono circa 40 mila i profughi che cercano protezione nell’area dell’aeroporto dalle rappresaglie dei miliziani in città.
In alcune zone sono in corso operazioni di disarmo da parte delle truppe francesi e del Fomac, la forza di interposizione africana: ieri sera ci sono stati scontri a fuoco a Miskine, un quartiere a nord di Bangui.
Vicino al Parlamento, dove si trova il Centro pediatrico di Emergency, la situazione è per ora sotto controllo.
Da mercoledì abbiamo cominciato a ricevere più pazienti: si tratta di bambini piccoli che hanno bisogno di cure urgenti per malaria e infezioni alle vie respiratorie non curate in questi giorni di scontri.
Nonostante le condizioni di grave insicurezza che hanno impedito a buona parte dello staff nazionale di raggiungere l’ospedale nelle fasi più intense del conflitto, il Centro pediatrico di Emergency è sempre stato aperto per garantire le cure necessarie ai bambini di Bangui e dell’area circostante.