“Le donne al centro della resistenza”

Cinquant’anni fa, Los Bañados di Asunción era una zona adibita a discarica che, con l’arrivo delle grandi piogge, il fiume Paraguay inondava fino a ridurla un pantano. Oggi ci sono strade, chiese, illuminazione pubblica, fontane…

 Newsletter del venerdì

OGNI GIORNO  NEL SITO DI COMUNE-INFO NUOVI ARTICOLI

UN PRIMO INCONTRO AL LUME DI CANDELA
Ci siamo visti, si fa per dire. E’ a lungo mancata la corrente elettrica nel primo incontro tra chi cucina le pagine di Comune e i lettori. Eravamo a Scup, lo spazio occupato romano nel quartiere San Giovanni minacciato di sgombero proprio in queste settimane. C’era, molto tangibile, il segno di una precarietà estrema da non nascondere, una precarietà che ha reso molto intima la nostra chiacchierata. Non eravamo molti, non è grave. Ci siamo detti cose importanti, tra le quali spicca il fatto che in poco più un anno e mezzo ci pare di aver capito che molte persone, tra le quasi tremila che aprono ogni giorno le nostre pagine, pensano che Comune sia un’esperienza originale e utile di cui non hanno alcuna intenzione di fare a meno. Ci stiamo sbagliando? L’ARTICOLO COMPLETO
 
______________________________________________________
 
LE DONNE AL CENTRO DELLA RESISTENZA
Cinquant’anni fa, Los Bañados di Asunción era una zona adibita a discarica che, con l’arrivo delle grandi piogge, il fiume Paraguay inondava fino a ridurla un pantano. Oggi ci sono strade, chiese, illuminazione pubblica, fontane, ambulatori, centri sociali e scuole. Tutto è stato costruito con il mutuo aiuto ma adesso fa gola alla speculazione immobiliare del progetto Franja Costera. A guidare la coraggiosa resistenza che mette in relazione il mondo rurale e quello urbano, non ci sono i dirigenti sindacali e le grandi organizzazioni contadine, troppo impegnati a sostenere il governo amico del vescovo Fernando Lugo fino al suo rovesciamento istituzionale. Ci sono invece due organizzazioni comunitarie composte prevalentemente da donne IL REPORTAGE COMPLETO
Orti urbani, gruppi di consumo locale, banche del tempo: ecco cosa ha stravolto i quartieri di Valencia L’ARTICOLO COMPLETO
 
***
 

SIETE CERTI DI VOLERE UN PACCHETTO DI PATATINE?

Dopo aver distrutto l’economia locale familiare, in India la PepsiCo, la multinazionale che detiene il più grande numero di marchi al mondo per cibi e bevande, ha cominciato a fare enormi profitti: ha creato il monopolio dei semi per le patate che vende a prezzi elevati; ha imposto le monoculture impoverendo i contadini costretti a vendere le patate a basso prezzo; infine, vende a prezzi alti le patatine fritte. Così i redditi dei contadini crollano e i profitti della PepsiCo aumentano. Quando le patate si vendono a 20 centesimi al chilo, le patate fritte sono vendute a 20 centesimi al pacchetto. Gli agricoltori, dunque, ricevono lo 0,1 per cento del costo di un pacchetto di patatine fritte Lay. Le patate della PepsiCo spingono gli agricoltori nella trappola del debito e verso il suicidio. Per ribellarsi a questo sfruttamento è nato il movimento Mahila Anna Swaraj: il suo scopo è sostenere le economie familiari della produzione artigianale di alimenti sani L’ARTICOLO COMPLETO
 
***
 

CAMBIARE IL POTERE PER CAMBIARE IL MONDO

Caro Diario, siamo andati al forno popolare di Casetta Rossa, a Garbatella (Roma), per fare il pane e una conversazione intensa e piacevole con Massimiliano Smeriglio. Come e dove possiamo dar vita a cambiamenti profondi nella società? LA CONVERSAZIONE COMPLETA
 
***
 

LA GRANDEZZA DI MANDELA SI PUO’ NON DISCUTERE LA SUA EREDITA’ SI’
Una volta salito al potere Madiba, in Sudafrica non c’è stato il cambiamento profondo. Il capitale internazionale ha mentenuto il controllo del paese. Un articolo di John Pilger, uno dei più autorevoli giornalisti indipendenti del mondo IL COMMENTO COMPLETO
 
***
 

QUANDO TE NE ANDRAI DA QUI
La morte di un animale che amiamo ci mette a contatto prima di tutto con un modo diverso di vivere, quello dell’immersione nel qui e ora. Noi ci muoviamo, in teoria, lungo una direzione tesa verso la trasformazione, loro, gli animali, in un percorso circolare – spiega Annamaria Manzoni, psicologa, autrice di articoli e libri sull’antispecismo -, che li induce alla ripetizione degli atti. “Eterni bambini, per tutta la vita amano rincorrere una pallina, meglio se sempre la stessa”. E noi, loro compagni, finiamo per provare una sorta di gioia riflessa, di infantile soddisfazione nell’essere artefici con poco di tanta contentezza. Ma la morte di un animale che amiamo, quando arriva anticipata da una malattia, spinge anche a chiederci come fare per fargli capire quanto lo amiamo e quanto la nostra vita è stata diversa perché c’era lui. Di certo, gli animali che amiamo hanno una vita intrecciata visceralmente alla nostra, ma corrono a una velocità diversa. Anche per questi motivi dovremmo ringraziarli e prenderci cura di loro L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

EMILIA, ECONOMIA SOTTOSOPRA
Scambi non-monetari, filiera corta, finanza critica: una proposta di legge sull’economia solidale in Emilia Romagna L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

LA MATEMATICA E’ BELLA

Abitualmente, l’apprendimento della materia che generazioni di studenti sono stati abituati a considerare indigesta viene presentato come un passaggio dal concreto all’astratto. Il compito di chi insegna numeri e geometrie sarebbe invece quello di farne sentire la bellezza. Per i ragazzi di oggi, e per chi si occupa della loro educazione, il problema è forse di ridare spessore e concretezza a sguardi assuefatti al mondo virtuale, spesso incapaci di andare oltre la superficie delle cose e di osservarle con attenzione. La matematica di Emma Castelnuovo – ricorda un allievo della grande insegnante che ha appena compiuto cento anni – era divertente e appassionante. Partiva sempre da un’educazione dell’occhio, perché il nostro guardare ha perso la durata: si guarda l’inizio e poi, rapidamente, si arriva alla fine. Come possiamo percepire il mondo in questo modo? L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

L’AGRICOLTURA FAMILIARE E LE MULTINAZIONALI

C’è solo un modo per ripensare il significato del cibo e per lottare contro la fame, è l’agricoltura familiare. La Fao ne fa la priorità del 2014, l’Ue ne fa il centro di importanti conferenze alle quali però invita gli amministratori di multinazionali come Unilever o Monsanto. Tuttavia, la resistenza di movimenti come Via Campesina non smette di fiorire ovunque. “I contadini continueranno a nutrire le persone – scrivono quelli di Via Campesina -, dando vita e libertà, questo è il nostro compito storico” L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

IL PANE E LE PAROLE

“Far. Una parola piccola piccola eppure tanto grande, nel suo significato intrinseco ed evoluzionistico, nelle tracce lasciate attraverso i secoli e nelle influenze sulla cultura e la civiltà dell’uomo. Far, in latino arcaico significava “cereale” e rappresentava ogni specie di cereale. Da far, dunque, farina. Farinoso. Sfarinare. Infarinare. Le parole hanno sempre significati profondi….” CONTINUA QUI L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

I FORCONI? NO, LA DIGNITA’ DI TUTTI
La delega è stata finora l’atteggiamento dominante, “ma ormai dovremmo averlo capito che solo la partecipazione e la proposta possono tirarci fuori dai guai”, dice Francuccio Gesualdi. Quella che viviamo non è una crisi solo economica ma anche sociale e ambientale. Una crisi costruita su debiti accumulati non per colpa dei “nostri eccessi di spesa”, ma degli interessi “che ci hanno strangolato”. Smettiamola allora di promuovere mobilitazioni corporative come quelle di questi giorni, è “la difesa della dignità personale di tutti, nel rispetto dei limiti del pianeta, la battaglia di valori che dobbiamo condurre se vogliamo garantirci un futuro”. Una lotta che dipende soltanto da noi, dalla nostra capacità di non venerare più “il mercato come un dio assoluto” e dalla capacità di cominciare a prenderci cura, ogni giorno, della “nostra casa comune” L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

UN TEATRO MEDITERRANEO PER PLASMARE LA CITTA’
I precari dell’arte occupano il teatro Mediterraneo di Palermo: martedì assemblea cittadina. Attraverso l’occupazione e l’autogestione di spazi culturali e sociali, sempre più spesso, gruppi di cittadini dimostrano che il cambiamento è già in corso LA NOTIZIA COMPLETA

 
***

PER UN SOFFIO
Di seguito un video che rimbalza in rete già da un po’: fa sorridere, perché sembra una fiction e perché il finale tragico per forturna non c’è, ma allo stesso tempo lascia molto storditi. A pensarci bene i protagonisti non sono le persone che per caso restano illese, ma le auto e la loro velocità (inclusa quella di tir e treni) che, al di là del video, continuano a uccidere, inquinare, occupare le nostre città GUARDA IL VIDEO

 
***

SE QUESTO E’ UN UOMO
Smettiamola con l’ergastolo ostativo. Abbiamo idea di cos’è un carcere?. Ad affrontare in termini di reale giustizia la condizione dei detenuti ostativi non sarà la destra, quella che vorrebbe armare i cittadini contro la microcriminalità nascondendo lo stretto legame tra la microcriminalità e quella macrocriminalità di cui spesso è connivente. Tocca alla sinistra in primo luogo e a tutti i sinceri democratici. Ma cosa pensa la “gente di sinistra”? E’ una domanda sulla quale sarebbe interessante aprire un dibattito. Intanto chi è convinto di fare qualcosa subito può aderire alla sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione della pena dell’ergastolo L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

IL SILENZIO DELLE FABBRICHE D’ARMI
E’ passato un anno dalla strage nella scuola elementare di Newtown. Nei giorni scorsi una delegazione della Metro Industrial Areas Foundation si è recata a Brescia per protestare e per incontrare il proprietario della Fabbrica d’Armi Beretta, tra i più grandi esportatori al mondo di armi. Ecco come è andata a finire L’ARTICOLO COMPLETO

 
***

UN’INSURREZIONE PER IL CLIMA?
La protezione del clima negli ultimi venti anni è fallita. Contro le multinazionali dei combustibili fossili e il loro brodo culturale, il neoliberismo e il sistema degli stati/nazione, soltanto il movimento globale sul clima ha gettato le basi per un cambiamento prodondo e ha cominciato ad andare oltre i suoi limiti arrivando alla disobbedienza civile. E’ arrivato il tempo per dare ancora più forza per un’insurrezione globale non violenta IL SAGGIO COMPLETO

 
***

GEOGRAFIA AUTOGESTITA
Cosa significa cambiamento in basso? Molte cose. Ad esempio, supplire di fronte alle emergenze con l’autogestione, grazie a un sistema di software open source (cioè libero, non schiavo del profitto) nato nel sud del mondo (Kenya). E’ accaduto con la mappa partecipata Sard Sos, durante l’emergenza alluvione in Sardegna L’ARTICOLO COMPLETO

 

 
Per seguire gli aggiornamenti di Comune-info ogni giorno su facebook clicca «Mi piace» qui 
(ricodatatevi di mettere il flag sul pulsante ”Mi Piace” per ricevere gli aggiornamenti )
Seguiteci anche su twitter.   
Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *