Sistema Coop, denunciata degenerazione a commissione Camera

L’USB Lavoro Privato è stata ricevuta ieri alla Camera dalla deputata Gessica Rostellato, rappresentante M5S in commissione Lavoro. Al centro dell’incontro, la condizione dei lavoratori del sistema cooperativistico


COMUNICATO STAMPA

 

USB ALLA CAMERA DENUNCIA LA DEGENERAZIONE DEL SISTEMA COOP

L’USB Lavoro Privato è stata ricevuta ieri alla Camera dalla deputata Gessica Rostellato, rappresentante M5S in commissione Lavoro. Al centro dell’incontro, la condizione dei lavoratori del sistema cooperativistico, su cui l’USB sollecita l’istituzione di una commissione parlamentare.

L’USB ritiene infatti necessario fare luce sulla degenerazione di un sistema in cui l’originario spirito di solidarietà e mutualità è stato sacrificato alla logica del mercato, della competizione e del profitto, alla pari delle imprese di capitale. A farne le spese sono i dipendenti, sottoposti a lavoro in nero, precariato diffuso e assenza di sicurezza, funzionali all’acquisizione di appalti al massimo ribasso; ma anche i cittadini, a cui vengono restituiti servizi di pessima qualità.

“Lampedusa Accoglienza”, la coop che gestisce il centro per migranti sull’isola siciliana, rappresenta la più recente – e la più vergognosa – testimonianza della perdita di credibilità della cooperazione nel nostro Paese.

La Carta costituzionale, riconoscendo alle cooperative una funzione di carattere sociale, riserva a queste un particolare trattamento ed ingenti agevolazioni fiscali. Ma chi controlla la reale “mission” di questa particolare forma di impresa? Lo stesso sistema cooperativo, che funge così da controllore e da controllato, beneficiando dei privilegi di legge senza essere soggetto ad alcuna verifica sull’effettiva finalità d’impresa.

L’USB ha chiesto dunque che la verifica della funzione sociale dell’impresa cooperativa passi sotto il controllo dello Stato e, laddove si dovessero riscontrare irregolarità ai danni dei soci lavoratori o dei dipendenti, l’impresa perda lo status di cooperativa e conseguentemente tutte le agevolazioni annesse.

Durante il costruttivo confronto è emersa la necessità di impedire alle cooperative di aggirare i minimi contrattuali attraverso l’utilizzo dei regolamenti interni, che di fatto derogano in pejus ai contratti nazionali, e di equiparare i salari dei soci e dipendenti delle cooperative appaltanti a quelli dei lavoratori dell’azienda che usufruisce dell’appalto.

Lo staff della deputata Rostellato ha assunto l’impegno a seguire con attenzione le questioni poste dall’USB, al fine di ripristinare legalità e diritti all’interno del sistema cooperativistico.

Roma, 8 gennaio 2013

Ufficio Stampa USB

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