In Friuli Venezia Giulia c’è chi semina e raccoglie mais OGM, pur essendo vietato dalla legge italiana.
La Newsletter di Legambiente del 14 gennaio 2014
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CON GLI OGM NESSUN PRODOTTO ITALIANO È AL SICURO
In Friuli Venezia Giulia c’è chi semina e raccoglie mais OGM, pur essendo vietato dalla legge italiana. Invece di far applicare la legge nazionale e bloccarne la coltivazione, la Regione propone di regolamentare la coesistenza tra agricoltura tradizionale e geneticamente modificata, con una proposta debole, che non dà sufficienti garanzie alla sicurezza del territorio, alle produzioni di qualità, alla difesa della biodiversità e che, di fatto, apre le porte alla diffusione incontrollata degli OGM. Ancora non sappiamo se gli OGM sono sicuri per la salute, ma per l’ambiente, e senza regole severe e restrittive sulla loro diffusione, il rischio di contaminazione dell’agricoltura tradizionale e biologica è alto. Non è questo che intendiamo per agricoltura italiana di qualità, non è questo il modo di valorizzare il Made in Italy alimentare.
Chiediamo una moratoria immediata sulla coltivazione degli OGM in Friuli e il rispetto delle norme nazionali, vogliamo più tutela per i nostri prodotti tipici.
Sei d’accordo con noi? Allora manda anche tu un tweet alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia (@serracchiani) e al ministro per l’Agricoltura (@N_DeGirolamo):
NO agli #ogm in Italia. Sì all’agricoltura italiana di qualità. @serracchiani e @N_DeGirolamo ascoltateci! #ItaliaNOogm
Non potranno fare finta di niente. Grazie.
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