Trasporto locale, irruzione lavoratori nella Conferenza di Fermobilità

“Le aziende private del trasporto locale sono un esempio di inefficienza e mala gestione. Il trasporto locale deve tornare ad essere interamente pubblico”.

COMUNICATO STAMPA

Irruzione di Usb nella Conferenza di Fermobilità: le aziende private del trasporto locale sono un esempio di inefficienza e mala gestione. Il trasporto locale deve tornare ad essere interamente pubblico

Questa mattina al centro Congressi di via Cavour a Roma si è tenuta una conferenza sul trasporto pubblico regionale organizzata da Federmobilità con la partecipazione dell’assessore regionale Michele Civita e di numerose aziende private. Il titolo recitava: Azienda unica regionale?

Durante l’intervento introduttivo hanno fatto irruzione alcune decine di lavoratori Atac e delle aziende private del trasporto di Roma, organizzati con l’Unione Sindacale di Base e diversi attivisti di Cinecittà Bene Comune. Al centro della protesta il ruolo delle aziende private che costituiscono un esempio di inefficienza e mala gestione.

“Le aziende private del trasporto locale – ha dichiarato Walter Sforzini di Usb Atac – sono inadempienti sia rispetto al contratto di lavoro che nel contratto di servizio con le amministrazioni locali. Non rinnovano il parco vetture, sono continuamente oggetto di proteste dei cittadini per i continui disservizi e sono state più volte al centro di pericolosi incidenti. Spesso le vetture rientrano nei depositi per mancanza di gasolio e i lavoratori non riescono a percepire gli stipendi nei tempi previsti dal contratto”.

“è inaccettabile che si progetti lo sviluppo del sistema dei trasporti regionali – ha continuato Sforzini – con le aziende che si sono rese responsabili di tanta inefficienza da costringere le amministrazioni a rescindere i contratti di servizio, come nel caso di Umbria Mobilità. La discussione andrebbe aperta con i lavoratori e con l’utenza per arrivare a stendere un piano regionale della mobilità che assicuri il diritto alla mobilità a tutti”.

“Denunciamo – ha concluso Sforzini – l’intento di Federmobilità di promuovere lo spezzettamento del servizio ad una miriade di aziende private, abbassando ulteriormente il livello delle prestazioni e le garanzie per i lavoratori. All’assessore regionale Civita diciamo che è ora di cambiare rotta aprendo la discussione verso la costruzione di un’azienda unica pubblica regionale”.

Durante l’iniziativa i lavoratori hanno srotolato uno striscione che diceva: Azienda unica regionale? Pubblica è la soluzione. Più finanziamenti al Tpl

Unione Sindacale di Base
Cinecittà Bene Comune

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