La Sea Shepherd Conservation Society ha denunciato l’intrappolamento di oltre 250 delfini al largo della baia di Taiji. La maggior parte di questi delfini è destinata al macello e una piccola quota all’animazione di parchi acquatici.
AGGIORNAMENTO del 25/01/2014
Grazie alla forte e rapida mobilitazione di quasi 40.000 persone, l’ambasciatore italiano a Tokyo Domenico Giorgi ha risposto positivamente alla nostra petizione confermando la posizione di contrarietà dell’Italia all’orrenda mattanza dei delfini ed impegnandosi ad agire presso le autorità giapponesi. Anche il Ministero degli Esteri ha emesso una nota in cui comunica che l’ambasciatore ha manifestato direttamente al Ministro giapponese per l’Agricoltura, le Foreste e la Pesca, Yoshimasa Hayashi, la contrarietà italiana verso quanto avviene nella baia di Taiji.
All’Ambasciatore Domenico Giorgi
Fermiamo la strage dei #delfini
Petizione lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio
Nei giorni scorsi la Sea Shepherd Conservation Society, da sempre in prima linea nel contrastare le baleniere giapponesi nel santuario dell’Antartico, ha denunciato l’intrappolamento di oltre 250 delfini al largo della baia di Taiji. La maggior parte di questi delfini è destinata al macello e una piccola quota all’animazione di parchi acquatici.
“Dobbiamo evitare che tutto questo accada”, ha scritto Paul Watson, fondatore dell’associazione. Watson ha lanciato anche una campagna per evitare la cattura di un giovanissima e rara femmina albina, oggetto di gran valore per gli acquari. “Catturare i delfini per mostrarli in un acquario non fa parte della cultura giapponese e la brutalità di questo massacro – ha concluso Watson – non sarebbe mai giuridicamente accettata in qualsiasi macello in tutto il mondo, Giappone incluso”.
Carole Kennedy, ambasciatrice degli Stati Uniti di America a Tokyo, ha protestato contro questa mattanza ed anche l’ambasciatore del Regno Unito si è associato alla protesta.
Nel 2011 ebbi l’occasione di apprezzare il Governo italiano che chiese a quello giapponese di fermare la mattanza annuale dei delfini nella baia di Taiji, presentando una richiesta formale alle autorità nipponiche tramite l’ambasciatore italiano a Tokyo.
Anche considerando questo precedente, Le chiedo di associarsi subito alla protesta degli altri ambasciatori. La mattanza dei delfini nella baia di Taiji è davvero una crudeltà inaccettabile deprecata a livello internazioanale.
L’azione dell’opinione pubblica mondiale, se supportata anche dalle diplomazie più sensibili, potrebbe finalmente determinare una svolta nell’atteggiamento del governo giapponese.
Ambasciatore Giorgi, si indigni anche Lei, la strage dei delfini non può indignare solo gli Ambasciatori di Stati Uniti e Regno Unito.
Firma qui: http://www.change.org