“Siamo un gruppo di madri di un piccolo borgo dell’Umbria, Bettona (Perugia). Insieme ai nostri figli, ci siamo incontrate ogni giorno per diversi mesi nel centro del paese, per donare sorrisi e saluti ai passanti”.
“Siamo un gruppo di madri di un piccolo borgo dell’Umbria, Bettona (Perugia). Insieme ai nostri figli, ci siamo incontrate ogni giorno per diversi mesi nel centro del paese, per donare sorrisi e saluti ai passanti. Il nostro obiettivo era “farci vedere”, entrare a far parte dell'”immaginario” degli abitanti del luogo, non più abituati a vedere persone che si aggregano, soprattutto bambini, nella piazza e nelle vie del borgo. Volevamo riportare in vita il nostro bellissimo paese che, ormai privo di servizi basilari come la scuola e la posta, si stava rassegnando a morire, perché tutte le attività e le relazioni sociali venivano vissute altrove. Volevamo ricreare quella rete di relazioni, anima di un paese, da cui ripartire per dare vitalità a una comunità silente. Così si parte da un sorriso rivolto a un compaesano semisconosciuto che passa per le vie del centro, quel semplice gesto è contagioso: semina nell’altro il bisogno di condivisione. Sorriso dopo sorriso, sguardo dopo sguardo, le persone cominciano a riconoscersi, a raccontarsi e a “cooperare”, il borgo riprende vita”.
La madri di Bettona, riunite nel Progetto Gea, con questo messaggio hanno aderito alla campagna di sostegno di Comune-info “Ribellarsi facendo“
MONDI DIVERSI ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI
Strappiamo la carta adesiva perché impedisce di vedere i mondi nuovi che resistono all’assalto di uno sviluppo mercificato e velenoso. Sono quelli in cui crescono le relazioni sociali diverse che vogliamo raccontare, accompagnare e difendere. Per cominciare a fare Comune con noi, inviate almeno 12 euro, uno al mese, e qualcosa che racconti cosa fate per ribellarvi e per creare adesso il mondo che vi piace (inviate a info@comune-info.net)
IL KIT COMPLETO DELLA CAMPAGNA
Banner, cover, link, cartoline, locandine, loghi… da scaricare e pubblicare sui vostri siti o profili facebook e twitter, oppure stampare e appendere nei luoghi di lavoro e negli spazi sociali che frequentate
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Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014
E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL
LA SCUOLA DELLA TERRA
E’ nata nella Terra dei fuochi, dove “ci ribelliamo da molti anni, invisibili agli occhi dei grandi media”, da una famiglia di contadini che ha resistito alle lusinghe della speculazione edilizia e alle minacce della camorra. Forse è per questo che quando è diventata preside di un istituto di 19 plessi a San Giovanni a Piro (Salerno), Maria de Biase ha cominciato insieme a docenti, genitori e ragazzi a trasformare la scuola in uno strepitoso laboratorio di autoproduzione e di riciclo, dove coltivare orti sinergici e fare merenda con pane e olio sono azioni quotidiane. L’idea di apprendimento, tra saper fare e fare insieme, rompe così schemi educativi e confini di legalità, riscopre la sintonia con le categorie spazio e tempo “che in natura non corrono ma scorrono”. Con il racconto dell’esperienza della sua scuola, Maria ha aderito alla campagna “Ribellarsi facendo“
QUALCOSA DI DIVERSO, QUI E ORA
I principi e le pratiche di gratuità, cooperazione, scambio di beni e saperi diffusi tra gli orti comunitari, nelle ciclofficine, nelle fabbriche autogestite, nei Gas, nelle banche del tempo, nelle Mag danno un volto a ciò che sembra impossibile. Per questo non sono importanti i loro fatturati, non serve capire quanta parte di Pil spostano. Quello che sperimentano lo fanno in basso, cioè in modo autonomo da mercato e Stato, con un forte legame con i territori e con la vita quotidiana, senza aver bisogno di leader o programmi articolati. Non delegano, non chiedono, non costruiscono organizzazioni complesse, non hanno neanche l’ambizione di moltiplicarsi, anche se spesso ciò avviene per emulazione spontanea, e non cercano neanche di contrapporsi, pur essendo molto diversi, ai movimenti più tradizionali di tipo rivendicativo. Semplicemente, gruppi di persone comuni, invece di muovere l’altro verso qualcosa o di protestare e chiedere, si muovono direttamente, tentano di creare relazioni di fraternità/sororità, insieme sperimentano qui e ora il cambiamento. Coltivano, recuperano, occupano, apprendono, fanno acquisti, utilizzano i risparmi … in modo differente
LA RIVIERA DEGLI ORTI
A Ortinsieme, Ventimiglia (Imperia), alla fine di ogni giornata, dopo che ognuno ha svolto compiti diversi, quanto raccolto viene diviso tra tutti: il gruppo di dieci persone nato tre anni fa è oggi triplicato ed è anche un Gas e un’associazione culturale. Vincenda analoga a quella di Orti sovversivi, gruppo nato a Sanremo. Orticando, invece, ha sede a Vallecrosia, tra Ventimiglia e Sanremo, ed è il frutto di un accordo con il Comune che ha messo a disposizione, gratuitamente, terreni incolti: la divisione iniziale in tanti singoli orti si è trasformata in una bella esperienza comunitaria. La Riviera dei Fiori cambia anche così
PRESI NEL SONNO, COME DELINQUENTI
Sgomberata ad Ancona, questa mattina, la Casa de’ Nialtri. Lo stabile, ex Scuola Regina Margherita, era stato occupato dal 22 dicembre per far fronte all’emergenza abitativa ed era diventato uno straordinario luogo di relazioni sociali interculturali. Per i migranti della Casa, ora in una squallido corridoio in prefettura, si prospetta la denuncia con conseguente espulsione: un pezzo di città si ribella contro l’amministrazione (Pd), sabato 8 febbraio manifestazione
IL FASCINO DELLE ARMI
Un’esposizione di missili, carriarmati, pistole e fucili presentati come qualsiasi altro oggetto bello da apprezzare… e vendere. Come una bici, un computer, una borsetta. Proiettili disposti a raggiera, come se fossero preziose penne stilografiche o rossetti. Benvenuti alla fiera delle armi Eurosatory, a Parigi, Centinaia di espositori e migliaia e migliaia di vistatori (sempre in aumento) e di compratori, governi in primis. Una fiera della guerra. Viene da pensare a Gianni Rodari e a La guerra delle campane: “Il comandante Pestafracassone ordinò di fare un supercannone ‘Giù tutte le campane anche quelle lontane mi serve il bronzo non voglio il pane!’…” Conoscete il finale?
UNA SCUOLA ECOLOGICA E SOVVERSIVA
Da un paio di anni a Roma, nel laboratorio occupato autogestito Acrobax, è stata aperta la Scuola di Giardinieri Sovversivi, un modo per far conoscere questo spazio sociale, ma anche i principi e la pratiche di guerrilla gardening e di autogestione di spazi verdi urbani. Nei corsi si affrontano nozioni di base di fitobiologia applicata, arboricoltura urbana e giardinaggio d’assalto. Le lezioni sono accompagnate da laboratori pratici, video proiezioni, gite di approfondimento, dibattiti, ospiti e diverse sorprese. Il 15 febbraio cominciano i nuovi corsi
BOLLICINE, MURI E DIRITTI
Cosa dimostra la vicenda dell’attrice Scarlett Johansson che, dopo le proteste, ha abbandonato una Ong pur di restare testimonial di Sodastream, azienda israeliana di macchinette di bollicine per bibite, con uno stabilimento nella colonia di Mishor Adumim, illegale, come tutte le altre?
DIARI COLLETTIVI, FINESTRE SUL MONDO
“Il nostro diario collettivo è una finestra aperta sul mondo – scrive Luciana Bertinato, maestra – Le sue pagine numerate, appese alle pareti dell’aula, raccontano la vita dei bambini e la storia della classe: una partenza che arreca tristezza, ma anche un arrivo fonte di gioia e curiosità: ‘Il nostro compagno Sumet ci ha detto che non verrà più a scuola perché ritorna in Thailandia con la sua mamma. A noi dispiace tanto. Visto che aveva rotto il suo giocattolo preferito, abbiamo pensato di regalargliene un altro perché così, anche da lontano, si ricorderà di noi’. ‘Oggi è arrivata una nuova bambina, si chiama Rachele. Viene da un paese di montagna, ama gli animali, soprattutto le volpi, il picchio e gli scoiattoli che ha visto nei boschi. Benvenuta tra noi!’. Molti testi sono ricchi di esperienze vissute a contatto con la natura e gli animali …. Quanto guadagno cognitivo c’è in un ascolto profondo sia per noi insegnanti, sia per i bambini …. “. Città e misura di bambino e bambina, e dunque di tutti, cominciano anche da quelle pareti
MILLE CREPE NELLE MURA CAPITALISTE
Quello di aprire, espandere e moltiplicare le crepe immaginate da John Holloway è un lavoro di pazienza. Servono gli strumenti e gli operai disponibili, diversi da luogo a luogo, ma un certo “saper fare” sembra finalmente poter cominciare diffondersi anche in Europa. Da Niscemi alla Val di Susa, dall’Amiata al Notre-Dame des Landes e, soprattutto, al Gamonal di Burgos (foto), arrivano segnali incoraggianti sull’apertura di un cammino incerto ma di notevole interesse
LIBRI CHE SPIEGANO LE DIFFERENZE
La mamma è sempre in cucina e in pantofole, quasi mai alla guida o intenta a leggere, i papà sfogliano i giornali in poltrona, le bimbe sognano di fare le principesse, i bambini gli astronauti. Sono alcuni degli stereotipi diffusi nei libri dei più piccoli, secondo una ricerca dell’associazione “Scosse”, che ora porta in sedici scuole di Roma il laboratorio di auto-narrazione “Leggere senza stereotipi”. L’obiettivo? Mettere in discussione ruoli, modelli familiari e tutto quello che emerge dal confronto con le insegnanti
LE SETTE RAGIONI DELL’AUTOPRODUZIONE
Autoprodurre per ribellarsi al mercato, risparmiare tempo e soldi, recuperare relazioni….
DECRESCITA, UNA PROPOSTA SEMPRE PIÙ REALISTICA
Il pensiero della decrescita, con tutte le sue sfumature e i suoi limiti, ha almeno due meriti. Mostra il delirio del dominio della crescita sulla vita di ogni giorno e fornisce proposte e suggestioni per il cambiamento immediato
LIBRERIE ITINERANTI E BIBLIOTECHE SENZA PAROLE
La prossima apertura della prima biblioteca di Lampedusa, con una sezione speciale di libri illustrati per l’infanzia. Un camper dalle sembianze di un cane che porta storie animate nei territori senza libri. E poi ancora un editore che gira per le piazze del Sud Italia leggendo romanzi ad alta voce. In un’Italia in cui si legge sempre meno, c’è chi fa della promozione alla lettura, del libro e del pensiero critico la sua missione. Il libro non è solo un mercato – scrivono nel loro manifesto gli editori indipendenti dell’osservatorio Odei – Come strumento di formazione, come risorsa individuale e collettiva, come forma di circolazione delle conoscenze, anche come svago e divertimento, il libro è un bene comune”
NON E’ NORMALE NE’ INEVITABILE
La “cultura dello stupro” crea ambienti in cui la violenza contro le donne è alta o prevalente: la parola che di solito si usa per descrivere questo stadio è normalizzazione. Ma la cultura dello stupro si perpetua tramite il linguaggio misogino e sessista, l’oggettificazione dei corpi delle donne e la definizione della violenza sessuale come attraente, accettabile, desiderabile, espressione di scelta e di libertà personale… Normalizzazione non significa normalità. Che l’ambiente sia così ora, non vuol dire che lo è stato da sempre e che sempre sarà così. L’unica costante nelle nostre vite è il cambiamento
LA CASSA DELLE CONTRADDIZIONI
La Cassa depositi e prestiti dovrebbe servire per erogare finanziamenti agli enti locali. Oggi è diventata una Spa partecipata dalle Fondazioni Bancarie che punta al profitto, acquistando partecipazioni societarie e staccando dividendi. Del resto, una società per azioni, per definizione, risponde ad esigenze di remunerazione del capitale investito; finalità ben diversa dall’interesse della collettività
IL BIO GUADAGNA TERRENO
Secondo Bioreport 2013 l’Italia si conferma tra i primi dieci paesi al mondo per estensione di superficie impiegata a biologico (1.167.362 ettari, più 6,4 per cento rispetto al 2011), numero di aziende (40.146) e per la più alta incidenza di superfice agricola bio su quella totale (oltre il 9 per cento). Un punto di partenza importante per un’agricoltura davvero contadina
DISSESTI IDROGEOLOGICI: GUARDATE QUESTO VIDEO… DEL 1977
Era il 1977 e nelle Tv andava uno spot che avvertiva sui dissesti idrogeologici. Il quadro dipinto è quello che abbiamo sotto gli occhi in questi giorni. Questo video è rimbalzato in rete tre anni fa subito dopo le piogge che hanno devastato in particolare la Liguria e la Sicilia e torna a diffondersi oggi: naturalmente la situazione rispetto al 1977 e al 2011 è ovunque peggiorata
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