Roma, Holiday Inn annuncia 99 licenziamenti

I dipendenti della Sidim srl, società che gestisce a Roma l’importante struttura alberghiera dell’Holiday Inn Parco dei Medici,  sono in sciopero da oggi contro i 98 licenziamenti chiesti dalla società presieduta dal Senatore del PD Raffaele Ranucci.


COMUNICATO STAMPA

 

ROMA: OGGI SCIOPERO ALL’HOLIDAY INN PARCO DEI MEDICI

CHE ANNUNCIA 98 LICENZIAMENTI. SUICIDA UNO DEI DIPENDENTI

 

USB, basta con queste ricette. Diritti, dignità e salario vero

 

I dipendenti della Sidim srl, società che gestisce a Roma l’importante struttura alberghiera dell’Holiday Inn Parco dei Medici,  sono in sciopero da oggi contro i 98 licenziamenti chiesti dalla società presieduta dal Senatore del PD Raffaele Ranucci.

Oltre alla procedura di licenziamento, l’azienda chiede la terziarizzazione di alcuni reparti della struttura, tra l’altro senza l’obbligo di assunzione di tutti i lavoratori già impiegati.

Nei giorni scorsi uno dei lavoratori a rischio licenziamento si è tolto la vita.

L’USB dichiara battaglia contro i licenziamenti e la terziarizzazione e rimane sempre al fianco della lotta dei lavoratori del Holiday Inn. Una lotta iniziata da tempo, quando la società di Ranucci, attraverso un accordo capestro sottoscritto da Cgil  Cisl Uil, impose ai lavoratori di finanziare l’azienda attraverso la decurtazione della retribuzione anno 2012 che mediamente ha tolto 3.600 euro a ciascun dipendente. Secondo quell’accordo, a cui solo l’USB si è opposta, le somme decurtate verrebbero restituite, senza interessi, nel 2014, 2015, 2016, 2017 con le rispettive percentuali del 18%, 22%, 33%, 27%. Il lavoratore che avesse voluto recuperare entro il 2012 le somme decurtate dalla sua retribuzione avrebbe dovuto lavorare gratis 24 giornate in più durante lo stesso anno.

Tutto questo oltre al blocco del turn over e del rinnovo dei contratti a termine, la trasformazione di alcuni contratti da tempo indeterminato full time a tempo parziale.

Le ricette di Marchionne, Electrolux e del Senatore Ranucci non servono ad uscire dalla crisi: insieme ai lavoratori l’USB continua a battersi per il riconoscimento della dignità, dei diritti e di un salario vero. 

    

Roma, 12 febbraio 2014

Ufficio Stampa USB

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