“Ricominciamo dal territorio”

Nell’Alto Molise la piccola comunità di Castel del Giudice (Is) sta rinascendo in forme partecipate riutilizzando vecchi pascoli e le stalle per realizzare un “albergo diffuso”.

Newsletter di Comune-info.

 

RIBELLARSI FACENDO. MONDI DIVERSI ESISTONO, NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

________________________________________________________

IL MAESTRO
Mario Lodi, maestro, scrittore e straordinario pedagogista, è morto domenica 2 marzo nella sua casa di Dirzzona (Cremona). Ci sono numerose definizioni di uno dei mestieri più belli e importanti del mondo, quello della maestra e del maestro; nel racconto “La Mongolfiera” (la meridiana), Mario Lodi, scrive: “Quel lavoro consiste non solo nell’insegnare a leggere, scrivere, calcolare, ragionare, ma anche nell’inventare, capire il mondo e diventare amici”. Splendida, no? Un articolo sulla Casa delle arti e del gioco dedicata alla pedagogia e al pensiero del maestro Mario Lodi

LETTERA DI MARIO LODI AGLI INSEGNANTI

RICOMINCIAMO DAL TERRITORIO
Nell’Alto Molise la piccola comunità di Castel del Giudice (Is) sta rinascendo in forme partecipate riutilizzando vecchi pascoli e le stalle per realizzare un “albergo diffuso” (foto); nel Casentino (Ar) l’Unione dei comuni montani ha dato vita ad un ecomuseo diffuso che funziona da volano di una “retroinnovazione” che rivitalizza antichi mestieri; in Valle Stura (Cn) è stato ha restaurata la Borgata Paralup come museo multimediale della Resistenza. Sono alcuni degli esempi raccolti dall’Osservatorio della Società dei Territorialisti. Il territorio come luogo di relazioni sociali, partecipazione, conversione ecologica

LE ADOLESCENTI NON SONO CIECHE O SORDE
Vi sono molti modi in cui apprendiamo cos’è il mondo: le relazioni familiari e sociali, la scuola, la religione, la politica, i media. Mettiamo, facendo un esempio, che l’immagine pervasiva del corpo femminile nella maggioranza di questi ambiti sia quella “in vendita”. Mettiamo che i politici dicano al proposito cose come “E’ assolutamente legittimo prostituirsi per fare carriera”. Mettiamo che pubblicità, spettacoli, tv, internet, amici e conoscenti, alcuni genitori e insegnanti e prestigiosi “intellettuali”, incoraggino le bambine e le ragazze a basare la loro autostima sulla rispondenza a un modello ipersessualizzato da vendere al mercato neoliberista del sesso. … Le adolescenti non sono cieche e sorde, sapete. Che conclusioni vi aspettate che traggano?

“Ho iniziato perché avevo voglia di fare molti soldi, fino a 600 euro al giorno. Non mi sono fatta mancare nulla, quello che guadagnavo lo spendevo per acquistare vestiti di marca e telefonini” (una delle due minorenni che si prostituivano ai Parioli, quindicenne, 03/02/2014). “Abbiamo deciso di prostituirci per comprarci i vestiti” (una delle due minorenni che si prostituivano a Ventimiglia, quattordicenne, 28/02/2014). Non è che queste giovanissime siano “prive di valori”, tutt’altro. Hanno i valori della società in cui vivono. QUI L’ARTICOLO COMPLETO DI MARZIA G. DI RIENZO

DA 17 ANNI LA GUERRA NON RIESCE A PIEGARLI
La gente in Colombia non riesce a fare a meno della guerra e della morte. Lo dicono quelli a cui servono la guerra e la morte. Sono molti e molto potenti. Hanno incassato fiumi di denaro facendo credere al mondo che il massacro che da più di 50 anni devasta il paese sia una fatalità, oppure venga trasmesso geneticamente nel dna nazionale. Per questo non sopportano la Comunità di Pace di San José de Apartadó, il simbolo universale di una lotta strenua senza armi, la prova vivente delle loro bugie. Ogni giorno, da 17 anni, i campesinos della Comunità subiscono provocazioni, soprusi, offese. Uomini, donne e bambini sono stati torturati e sgozzati. Una straordinaria galleria fotografica mostra la loro dignità e i volti della resistenza

MANIFESTO DEI DIRITTI ALIMENTARI DEI BAMBINI
Cibo buono e sano, convivialità, imparare a coltivare e a cucinare… Anche questi sono diritti dei bambini da conoscere e rispettare ovunque. Un bel Manifesto da leggere, integrare e diffondere

RIPENSARE INSIEME LA MEDICINA
Fare formazione in salute globale non vuol dire integrare i curricula universitari con tematiche specifiche, ma introdurre un nuovo modo di pensare e agire la salute. Abbiamo bisogno del passaggio a una lettura di tipo processuale, multidisciplinare e biopsicosociale della salute e della malattia, che le collochi all’interno del contesto ecosociale che le include. Un interessante invito a condividere e confrontarsi su questi temi a cura della Rete Italiana per l’Insegnamento della Salute globale, alla quale aderiscono istituzioni accademiche, società scientifiche, Ong, associazioni, gruppi e singoli individui

RIBELLARSI FACENDO

MONDI DIVERSI ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni

 IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014

E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL

Se si insegnasse la bellezza

“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore (Peppino Impastato)”. Vanessa Scarpa, giardiniera sovversiva “ribelle”

Liberare spazi, narrazioni, possibilità

Il rancore è come prendere un veleno e aspettare che l’altro muoia. La nostra ribellione deve disintossicarsi, tenere a bada l’odio che avvelena i pozzi delle comunità che abitiamo. La nostra ribellione deve disarmare il linguaggio e valorizzare la costruzione quotidiana di mondi a venire. Liberare spazi, pratiche, parole, narrazioni, soggettività, possibilità. Questa la nostra ribellione, capace di coniugare conflitto e progetto, rottura e nessi amministrativi, partecipazione e autogestione, mutuo aiuto e beni comuni. La nostra ribellione non ha a che vedere con il ‘sol dell’avvenire’, ma con la desiderabilità di relazioni restate umane qui ed ora, perché il presente è il tempo che ci è dato vivere. Massimiliano Smeriglio

UN PARCO IN COMUNE
Quelli del Municipio dei Beni Comuni hanno riaperto un’ex caserma e il suo parco (intitolato ad Andrea Gallo, prete ribelle) abbandonati, coinvolto il quartiere, incontrato l’Agenzia del Demanio insieme alla campagna Patrimonio comune. La domanda è: con quale coraggio ora l’amministrazione comunale di Pisa (Pd-Sel) non impedirà lo sgombero del Distretto 42?

A CARNEVALE CI SIAMO RIPRESI LA CITTÀ
Una sfilata di bambini piccoli e di piccoli grandi ha riempito domenica 2 marzo di colore e di vita le strade del quartiere San Giovanni, a Roma. Giocolieri, spettacoli di strada, tanta musica hanno dato vita, lungo il percorso, a un carnevale gioioso, ribelle e riciclato. I bambini si sono presi le strade con le maschere realizzate con meteriali di riciclo nei laboratori promossi a Scup durante il mercato Ecosolpop: c’erano pagliacci, alieni, robot, cavalieri, fate, elfi, streghe e stregoni, fiori bio, cani gatti leoni e pipistrelli, non potevano mancare il sole, le stelle, e la luna, che hanno tenuto lontane nuvole e pioggia. Un ponte di verso la città e verso il quartiere. REPORTAGE FOTOGRAFICO di Adamo Banelli (in coda, i link con le foto di altre due sfilate autogestite, quella di Castel Volturno e quella di San Lorenzo, a Roma)

QUALCUNO DICE NO AL FRACKING
Los Angeles è la più grande città d’America a vietare il fracking – per gas e per petrolio – e soprattutto è la prima città da cui si estrae petrolio che vieta la stimolazione di pozzi. Come si è arrivati a questo risultato? C’è stata una grandissima mobilitazione di cittadini. E in Italia? “In Italia l’acidizzazione dei pozzi va avanti da decenni – spiega Maria Rita D’Orsogna, Fisica e docente universitaria all’Università statale della California -, lo dicono gli stessi trivellanti, la Schlumberger, l’Eni, la Halliburton, senza neanche che i residenti lo sappiano. In alcuni casi hanno anche usato tecniche di hydraulic fracturing, in silenzio. E questo lo dicono loro, non io. Io ho solo speso del tempo per scovare i report di lorsignori dove spiegano tutto agli investitori e ai loro colleghi ma niente alla gente normale. Accade nelle province di Pisa, di Foggia, di Viterbo, di Ragusa, di Parma. Accade a Trecate, accade in Basilicata. Accade nei mari di Ombrina” (foto: Pete Seeger, uno di più noti cantanti di folk-singer statunitensi, morto il 27 gennaio 2014, in una delle azioni di protesta contro il fracking in California)

LE LUCI NASCOSTE DELLA PALESTINA
Continua il nostro viaggio in collaborazione con Assobotteghe alla scoperta di progetti che si nascondono tra gli scaffali, i prodotti di artigianato e quelli alimentari, i libri proposti nelle botteghe del mondo. Oggetti semplici che portano con sé la storia dei popoli e che parlano di riscatto – spesso al femminile – in territori non facili. Questo mese abbiamo chiesto a Serena della Ong Vento di Terra di raccontare alcuni progetti promossi nei territori occupati in Palestina: Peace Steps e Silver Tent

I LUOGHI DELL’ABITARE
Il territorio è una costruzione culturale. Ognuno produce una propria rappresentazione, per questo non può esistere una rappresentazione univoca dello stesso territorio. Di certo, abbiamo bisogno di riscoprire i suoi significati. Comune pubblica la prefazione del libro “Recinti Urbani. Roma e i luoghi dell’abitare” (di Cellamare C., De Angelis R., Ilardi M., Scandurra E.), edito da manifestolibri, in cui gli autori – ovvero due urbanisti, un antropologo e un sociologo – descrivono le loro decennali ricerche sulle periferie romane attingendo non solo alle esperienze disciplinari ma anche ai ricordi del loro vissuto

IN VAL DI SUSA SI FA TAV WATCHING
Qui si può scaricare un dossier aggiornato sulla questione Tav in Val di Susa. I comitati continuano a fare il loro prezioso esercizio di accumulo e condivisione di saperi per smontare con pazienza la retorica sviluppista e devastatrice di chi dice “non ci sono alternative. #NoTav

L’ACQUA SBARCA A BRUXELLES
Sulle scintillanti scrivanie dei parlamentari europei sono finite 1 milione e 700 mila firme. Le hanno portati quelli dell’acqua, per far sapere che il movimento ha una dimensione continentale e per ricordare che: l’acqua è un diritto umano uni­ver­sale a cui tutti devono avere accesso, per questo vanno impe­dite le pri­va­tiz­za­zioni del ser­vi­zio idrico e bisogna esclu­dere i servizi idrici dai trat­tati inter­na­zio­nali che si occu­pano di libero scam­bio e con­cor­renza (a cominciare dai T-tip)

TUA PER SEMPRE
E’ il messaggio che ci arriva da ciascuna delle conseguenze negative, durature, di tante violenze ambientali cui sono esposte la nostra, e molte future generazioni. L’impoverimento delle risorse forestali, inquinamento dell’atmosfera e dei sottosuoli, i residui delle attività di preparazione dell’uranio. Questo, scrive Giorgio Nebbia, è il progresso …

 

Per seguire gli aggiornamenti di Comune-info ogni giorno su facebook clicca «Mi piace» qui 

 (ricodatatevi di mettere il flag sul pulsante ”Mi Piace” per ricevere gli aggiornamenti )

Seguiteci anche su twitter.  

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *