Affitti in in nero, organizzazioni sindacali chiedono incontro al Governo

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che ha cancellato il sistema sanzionatorio per gli affitti in nero, si stanno determinando effetti gravissimi nelle locazioni.


Comunicato Stampa

 

Affitti in nero: SUNIA, SICET, UNIAT e UNIONE INQUILINI, dopo la sentenza della Consulta, chiedono un incontro al Governo per sanare le locazioni sanzionatorie in corso e proporre una nuova norma antievasione.

 

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che ha cancellato il sistema sanzionatorio per gli affitti in nero, si stanno determinando effetti gravissimi nelle locazioni. In particolare, nei confronti degli inquilini, che da giugno 2011 hanno utilizzato la norma prevista attraverso la regolarizzazione del contratto con un canone ridotto e una durata di anni 4+4 e sia per la cancellazione di un efficace argine all’evasione. La decisione dei Giudici apre una fase di estrema difficoltà per moltissime famiglie interessate che rischiano ora di dover sostenere onerosi contenziosi legali per morosità e possibili azioni di sfratto, per la sola responsabilità, di aver applicato una legge dello Stato. In questa situazione i segretari generali di SUNIA, SICET, UNIAT e UNIONE INQUILINI, Daniele Barbieri, Guido Piran, Augusto Pascucci e Walter De Cesaris hanno chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell’Economia e Finanze Pier Carlo Padoan e al Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, sottolineando che il vuoto normativo che si è aperto con la sentenza della Consulta impone una immediata iniziativa del Governo e del Parlamento, per trovare soluzioni legislative urgenti al fine di sanare le situazioni venutasi a determinare in funzione della citata pronuncia. Inoltre per i sindacati si rende necessario il ripristino di un argine alla prevedibile ripresa dell’evasione fiscale nel settore degli affitti.

 

Roma 19 marzo 2014

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