“I reati ambientali nel codice penale, subito!”

Ogni anno in Italia si consumano oltre 30mila reati contro l’ambiente: dalle discariche alle cave illegali, dall’inquinamento dell’aria agli scarichi fuorilegge nei corsi d’acqua, all’edilizia abusiva.

La Newsletter di Legambiente del 31 marzo 2014

 

 

 Da 20 anni aspettiamo l’inserimento dei delitti contro l’ambiente nel Codice penale. Forse ora è la volta buona?

Ogni anno in Italia si consumano oltre 30mila reati contro l’ambiente: dalle discariche alle cave illegali, dall’inquinamento dell’aria agli scarichi fuorilegge nei corsi d’acqua, all’edilizia abusiva. Reati che vengono colpiti con misure inefficaci e con tempi di prescrizione estremamente rapidi. Dal nord al sud dell’Italia i territori colpiti da grave inquinamento ambientale rimasti senza colpevoli sono troppi: da Marghera a Pitelli, da Quirra alla Valle del Sacco fino alla Terra dei fuochi, solo per citare gli esempi più noti.

Dopo un voto a larga maggioranza alla Camera, il provvedimento per inserire i reati ambientali nel Codice penale è ora giunto al Senato. È un’occasione unica per dimostrare che la politica ha compreso l’importanza di dotare lo Stato di strumenti efficaci per combattere con successo le ecomafie e l’economia criminale che inquina, corrompe, fa affari a danno dell’economia legale, dell’ambiente e della nostra salute.

 

Chiediamo ai Senatori che approvino in tempi rapidi il testo di legge!

 

Come? Mandando un tweet ai Presidenti e Vicepresidenti delle Commissioni Ambiente e Giustizia del Senato e un’email a tutti i membri delle due commissioni. Fallo anche tu, a questo link -> www.legambiente.it/chi-inquina-paghi

Vogliamo che chi inquina, paghi veramente. Il Paese non può più aspettare.

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