“Cosa vuoi fare da grande?”

È la domanda più comune che ci viene rivolta da bambini. Presuppone che il bambino o l’adolescente a cui viene ricolta non è niente in quel momento ma sarà qualcuno quando sarà in grado di trascorre otto-dieci ore al giorno a lavorare.

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RIBELLARSI FACENDO

MONDI DIVERSI ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

 

COSA VUOI FARE DA GRANDE?
È la domanda più comune che ci viene rivolta da bambini. Presuppone che il bambino o l’adolescente a cui viene ricolta non è niente in quel momento ma sarà qualcuno quando sarà in grado di trascorre otto-dieci ore al giorno a lavorare. Il più grande scrittore che si è scagliato in modo geniale contro questa idea probabilmente è Charles Bukowski L’ARTICOLO COMPLETO DI MICHAEL ZEZIMA

IL BANCO DEI BAMBINI
«“Cambio posto e ti conosco”. È il nostro alfabeto pratico. Quello della convivenza. L’opera che stiamo componendo. Accade ogni lunedì. … I primi tempi ci si sceglie tra amici, si va sul sicuro. Poi si osa per diventare compagni di chi si conosce poco. Quindi ci si arrischia pure con quelli con cui non si va d’accordo, con cui sembra che non ci sia niente in comune. Simpatici e antipatici. Scontrosi e socievoli. Terribili e tranquilli. Ci mescoliamo insieme pian piano. Magari ci azzuffiamo. E c’impastiamo di noi, della nostra farina e del nostro sale. Ci ritroviamo di volta in volta più morbidi, meno spigolosi. Certe volte non lievita niente ma il pane è buono anche azzimo. Certe volte rimane duro come una pietra. … Noi cambiamo spesso la disposizione dei banchi, in base alle esigenze del lavoro. Li sistemiamo a piccoli gruppi per raccontare le storie e per inventare le poesie. A grandi gruppi per i laboratori d’arte. In cerchio per il circle time, quando vogliamo parlare di noi. Li addossiamo alle pareti per fare teatro. … Non nasciamo uguali ma nei banchi lo diventiamo … » L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA GASPARRO, MAESTRA

IL MONDO NON È UNA MINACCIA
Sarebbe imperdonabile sottovalutare le pericolose correnti d’aria stantìa che attraversano l’Europa. Il nostro è un continente dove la globalizzazione, invece di esaltare la sua capacità di rendere accessibile il mondo, ha mostrato la faccia più brutale, quella della guerra agli ultimi. Nel nostro piccolo, con questo progetto, vogliamo dare un segnale per ricostruire una connessione tra le competenze locali e quelle globali, tra la storia individuale e quella di comunità. Massimiliano Smeriglio racconta Torno Subito

LA STORIA BELLA DELLO YOGURT BARIKAMA’
Da Rosarno a Roma: sei migranti autoproducono e distribuiscono yogurt (bio) con i Gas L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRA MAGLIARO

L’OSPITALITÀ GRATUITA IN ITALIA
Sono in crescita le realtà nate per ampliare le pratiche di ospitalità sul territorio, aggregando persone disposte ad aprire le porte delle loro case ai viaggiatori. Favorire l’intercultura, facilitare lo scambio e costruire relazioni e qualcosa di nuovo insieme, sono i maggiori obiettivi di queste esperienze. Di sicuro, contro la dittatura del profitto esiste anche un’etica dell’ospitalità, intesa come debito universale, molto concreta e alla portata di tutti L’ARTICOLO COMPLETO E LA RADIOTRASMISSIONE TERRANAVE

FARINA NEL NOSTRO SACCO
A Mereto di Tomba, in Friuli, gli abitanti si sono riappropriati di cinque ettari di proprietà collettiva per produrre il pane insieme. Ognuno dedica un po’ di tempo alla coltivazione bio e alla distrubuzione tramite i Gas e un forno sociale. Il ricavato viene utilizzato per realizzare progetti a sostegno di soggetti deboli e per iniziative di economia alternativa L’ARTICOLO COMPLETO

SE NON È ZUPPA È ZAPPA
Prima di approdare a Roma nel 2008 (600 partecipanti, diventati 1.500 nel 2011) il Festival Internazionale della Zuppa ha fatto un po’ del mondo partendo da Lille e poi Berlino, Cracovia, Barcellona, Madrid, Francoforte, arrivando in Italia a Bologna nel 2004. Una grande festa (teatro, musica e arte di strada) intorno a un piatto ricco e popolare, noto in tutto il mondo, con i partecipanti che si contendono l’ambito “mestolo d’oro”. In vista dell’incontro nazionale della rete Genuino Clandestino a Roma (in maggio), al Festival della zuppa quest’anno verranno affrontati i temi della difesa della terra e dei beni comuni. L’appuntamento è per domenica 13 aprile alla Città dell’Utopia di Roma L’ARTICOLO COMPLETO

STAND BY ME. UN VIDEO STREPITOSO
Il nome di Roger Ridley non è noto, ma molti hanno conosciuto su web il suo volto (foto). Roger è l’artista di strada di Santa Monica (California), ora deceduto, con cui comincia il singolo Stand by Me, rilanciato dal progetto Playing for Change (Pfc). Soltanto su YuTube quel video ha registrato oltre 50 milioni di contatti. Playing for Change è un “gruppo” musicale formato da artisti di strada di varie origini, che promuove scuole di musica per bambini nel sud mondo. Per raccogliere fondi e farsi conoscere, Pfc ha messo insieme artisti di diversi paesi servendosi di un’apparecchiatura mobile come studio di registrazione di una stessa canzone, interpretata nel proprio personale stile (al progetto hanno aderito anche artisti noti come Manu Chao). Stand by Me, che trovate qui di seguito, è stato il primo singolo del gruppo. La musica travolge frontiere tra stati e confini sociali di qualsiasi tipo. Un messaggio di ribellione e speranza meraviglioso. Il video è semplicemente strepitoso, alzate il volume

 

RIBELLARSI FACENDO

Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014
E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL

Ribellarsi brontolando Serena Romagnoli

Rimotivare ricordi remoti e recenti di rabbie ribollenti Patrizia Sentinelli

 

LA FESTA E’ FINITA
Un nuovo rapporto della Nasa lo dice in modo chiaro: questa civiltà è al collasso. Cos’è c’è al centro del nostro modello di civiltà? Una drammatica disuguaglianza nell’accesso alle risorse della Terra, abbinata a un’ideologia che vede tali risorse come terra di conquista per l’accumulazione di sconfinate ricchezze materiali per una minoranza della specie umana. Ma le crisi in atto, a cominciare da quella energetica, dimostrano che la festa è finita. Dietro alle campagne pubblicitarie sull’abbondanza del petrolio e delle sabbie bituminose c’è una verità nascosta: sono tutte costose. Ma mentre la crisi della civiltà è destinata ad accelerare nel corso degli anni, le comunità di tutto il mondo saranno s empre più arrabbiate e disilluse di quelle precedenti. E in quella disillusione verso i vecchi paradigmi, i semi che stiamo piantando oggi fioriranno, in realtà offrono già poco a poco una visione di speranza a cui sarà impossibile resistere: le iniziative economiche si allineeranno a valori più profondi che ci rendono umani, come la soddisfazione delle nostre esigenze di base, l’apprendimento e la scoperta, l’arte e la cultura, la condivisione e il rispetto di Madre Terra di cui siamo parte, valori e pratiche che contribuiscono al benessere molto più che il denaro e le cose L’ARTICOLO COMPLETO

IL TANGO DELLA PALESTINA
È nata in ottobre nella cella di Nelson Mandela a Robben Island, in Sud Africa, e oggi raccoglie adesioni in tutto il mondo. È la Campagna Internazionale per la Libertà di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi (5.000, tra cui quasi 200 minori). Tra il 12 e il 29 aprile sono in programma diverse iniziative della Campagna, ad esempio si danzerà il tango della libertà in otto milongas organizzate in altrettante città: Roma (12 aprile ore 21 all’ex Lavanderia occupata), Cagliari, Napoli, Torino, Firenze, Genova Venezia e Milano… L’ARTICOLO COMPLETO

DE-CONSTRUCTING UNIVERSITY
Gli atenei italiani, tristemente noti per la scarsa attenzione verso gli studi di genere, non scoraggiano gruppi di studenti e studentesse che, insieme ad alcuni professori, si autorganizzano e cercano di cambiare lo stato delle cose. Ecco qualche esempio L’ARTICOLO COMPLETO

TRENT’ANNI DI OBIEZIONE MONETARIA
E’ difficile condensare in poche righe una storia che vede nascere e diffondersi tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90 Mutue per l’Auto Gestione (Mag) del denaro a Verona, Milano, Udine, Padova, Torino, Reggio Emilia, Genova, Venezia, Rome e Firenze. Al di là del Regolamento con cui ora anche lo Stato le riconosce, le Mag restano qualcosa di impensabile, che va ben oltre l’attività di microcredito, cioè l’autogestione del denaro attraverso i principi del mutualismo tra persone (soci, non clienti). Le Mag insomma sono uno spazio di obiezione monetaria da cui nascono nuove relazioni sociali. Uno spazio di ribellione al dominio del denaro L’ARTICOLO COMPLETO

 

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