“Fra due anni ricorderemo i 230 che ci separano dalla prima abolizione della pena di morte.”
Un congresso contro la pena di morte
30 Aprile 1859
Il governo provvisorio della Toscana abolisce la pena di morte
Fra due anni ricorderemo i 230 che ci separano dalla prima abolizione della pena di morte.
Credo che un congresso su questo tema sia indispensabile.
Un congresso che però non si occupi dei problemi spiccioli, ma che ponga di nuovo e con forza i temi profondi dell’Abolizionismo.
Un congresso che parli delle ragioni, teoriche e pratiche, che sono alla base della nostra lotta.
Un congresso di teoria e di applicazione di questa nel concreto.
Questa richiesta nasce dalla constatazione del bisogno che hanno molti abolizionisti di avere ben chiare le ragioni con cui controbattere le tesi forcaiole e dalla sensazione che la morte di stato stia dando pericolosi colpi di coda. Non sono pochi quelli che, basandosi su stupri e “femminicidi”, chiedono a gran voce la pena estrema per i colpevoli, come se questi delitti non ci fossero sempre stati.
Trent’anni fa Bologna ospitò un grande congresso sulla pena capitale ed è giunto il tempo di ripetere questa esperienza.
Dott. Claudio Giusti
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http://www.osservatoriosullalegalita.org/special/penam.htm
http://www.ildialogo.org/LeInC.php?f=21&s=nopenamorte
Member of the Scientific Committee of Osservatorio sulla Legalità e i Diritti, Claudio Giusti had the privilege and the honour to participate in the first congress of the Italian Section of Amnesty International: later he was one of the founders of the World Coalition Against The Death Penalty.
