Presidio “Inquilini traditi”, Roma, martedi 29 aprile dalle ore 16 sotto la sede del ministero dell’economia.
Roma 28 aprile 2014
Comunicato stampa
Canoni neri: “ Aderiamo e partecipiamo convintamente al presidio promosso dal gruppo facebook: inquilini traditi, che si svolgerà martedi 29 aprile dalle ore 16, a Roma, sotto la sede del ministero dell’economia.”
Dichiarazione di Massimo Pasquini, Segreteria Unione Inquilini di Roma e del Lazio.
“Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionali i commi 8 e 9 dell’articolo 3 del decreto legislativo 23 del 2011, per eccesso di delega, migliaia di inquilini che avevano aderito alle disposizioni dei citati commi, registrando i contratti in nero, ora rischiano o richieste di arretrati esorbitanti o lo sfratto. Lo Stato deve tutelare quelle migliaia di inquilini che con la registrazione del contratto in nero hanno contribuito a far emergere una parte del nero e della evasione fiscale oltretutto ottemperando ad una disposizione di legge vigente fino alla sentenza della Corte Costituzionale.
Per questi motivi abbiamo accolto con favore l’iniziativa lanciata autonomamente da un gruppo spontaneo nato su facebook denominatosi opportunamente : inquilini traditi che ha promosso un presidio per martedi 29 dalle ore 16 a Roma sotto la sede del Ministero dell’economia. Iniziativa alla quale hanno dato il loro sostegno anche il Sunia nazionale e l’associazione Acorn Italy.
Gli inquilini che hanno proceduto alla regolarizzazione dei contratti in nero devono essere tutelati, deve essere riconosciuta la vigenza dei contratti ex in nero registrati entro la data della sentenza della Corte Costituzionale, deve essere evitata e annullata qualsiasi richiesta di arretrati. Inoltre ma non di minore importanza chiediamo al governo e al parlamento di approvare emendamenti all’interno del piano casa, attualmente in discussione al Senato, che prevedano oltre che la validità dei contratti ex in nero registrati, anche la reintroduzione delle norme dichiarate incostituzionali per un vizio procedurale: l’eccesso di delega. La stessa Corte Costituzionale nel dispositivo ha dichiarato che norme cosi rivoluzionarie certo non potevano essere inserite in un decreto legislativo senza che il Parlamento le avesse indicati nei principi e nei criteri della delega stessa, ma questo non vieta che con legge ordinaria si possa procedere alla loro reintroduzione.
Voglio qui ricordare che in Italia secondo studi della CGIA di Mestre nonché dell’agenzia del territorio e dell’agenzia delle entrate, risultano almeno 950 mila gli appartamenti in Italia affittati in nero, cioè ufficialmente sfitti ma in realtà affittati senza la registrazione; dagli stessi studi si rileva che sono 5 miliardi di euro l’ammontare dei redditi non dichiarati provenienti da locazioni in nero e che l’evasione della sola Irpef ammonterebbe ad almeno 1,5 miliardi di euro. Solo a Roma sono almeno 30 mila gli alloggi affittati in nero, del resto ogni volta che la guardia di finanza ha svolto una indagine ha scoperto decine e decine di immobili affittati in nero. Il mercato degli affitti in nero va stroncato con norme chiare e coerenti e con sanzioni efficaci e applicabili immediatamente.
Per questi motivi l’Unione Inquilini oltre che aderire alla manifestazione degli inquilini oppressi dai canoni neri, parteciperà con una propria delegazione. Invitiamo tutti gli inquilini interessati a partecipare”
Unione Inquilini
Segreteria di Roma e del Lazio
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