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Brasile, ‘cartellino giallo a chi limita le proteste’ durante i mondiali di calcio.

In vista dei campionati mondiali di calcio del Brasile, Amnesty International ha lanciato una campagna mondiale contro le limitazioni alla liberta’ d’espressione e le violenze da parte della polizia

 

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COMUNICATO STAMPA

BRASILE, CARTELLINO GIALLO A CHI LIMITA LE PROTESTE.
AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE IL RISPETTO DELLA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI MANIFESTAZIONE PACIFICA DURANTE I MONDIALI DI CALCIO

In vista dei campionati mondiali di calcio del Brasile, Amnesty International ha lanciato una campagna mondiale contro le limitazioni alla liberta’ d’espressione e le violenze da parte della polizia. L’organizzazione chiede alle autorita’ brasiliane di non praticare “gioco scorretto” durante le manifestazioni previste alla vigilia e durante lo svolgimento del torneo.

La campagna mondiale, intitolata “Brasile, niente gioco scorretto!” intende invitare le persone di ogni parte del mondo a spedire un cartellino giallo alla presidente del Brasile Dilma Rousseff e al presidente del Congresso Renan Calheiros, ammonendoli a rispettare il diritto di tutti alla liberta’ d’espressione e di manifestazione pacifica durante i campionati di calcio.

Manifestazioni su ampia scala si susseguono in Brasile dal giugno 2013, a riprova del crescente malcontento per la scarsa qualita’ dei servizi pubblici che influisce negativamente sulla vita di migliaia di persone che vivono nelle aree urbane del paese. Le forze di polizia hanno spesso fatto ricorso a una forza eccessiva e non necessaria, utilizzando anche gas lacrimogeni e pallottole di gomma.

“Protestare non e’ un reato, e’ un diritto umano. Invece di usare la violenza contro i manifestanti, il governo e le forze di sicurezza dovrebbero garantire la loro incolumita’. Chiediamo indagini su tutti gli abusi commessi dalla polizia e che i responsabili siano sottoposti alla giustizia” – ha dichiarato Atila Roque, direttore generale di Amnesty International Brasile.

“Il governo brasiliano deve assicurare che i diritti alla liberta’ d’espressione e di manifestazione pacifica siano rispettati durante i campionati mondiali di calcio, che le forze di sicurezza siano addestrate in modo idoneo e che l’uso dei gas lacrimogeni e delle pallottole di gomma sia adeguatamente regolamentato” – ha proseguito Roque.

A poche settimane dall’inizio dei mondiali di calcio che si svolgeranno in 12 citta’ brasiliane, le autorita’ federali e statali stanno prendendo misure speciali in tema di sicurezza e di ordine pubblico. Si prevede che migliaia di persone scenderanno in strada intenzionate a esercitare il loro diritto a manifestare pacificamente.

Per reprimere le manifestazioni pacifiche, le autorita’ brasiliane hanno anche fatto ricorso a leggi originariamente destinate a contrastare il crimine organizzato e le milizie nelle aree urbane. Il Congresso sta attualmente esaminando una nuova bozza di legge antiterrorismo, che potrebbe essere a sua volta utilizzata per punire chi partecipa alle manifestazioni pacifiche e minacciare il diritto alla liberta’ d’espressione.

“Chi prende parte a manifestazioni pacifiche non dovrebbe mai essere considerato una minaccia. Piuttosto, le autorita’ dovrebbero aprire un dialogo costruttivo coi manifestanti, evitando di criminalizzarli” – ha sottolineato Roque.

“Vogliamo coinvolgere i tifosi di calcio e coloro che hanno a cuore i diritti umani, per accendere i fari sulle violenze della polizia e sulla liberta’ d’espressione in Brasile” – ha concluso Roque.

Attraverso la campagna “Brasile, niente gioco scorretto!”, Amnesty International si unisce ad altre organizzazioni della societa’ civile locale per sollecitare il rispetto e la protezione dei diritti alla liberta’ d’espressione e di manifestazione pacifica, attraverso l’adeguamento delle leggi e delle prassi in materia di ordine pubblico alle norme e agli standard del diritto internazionale.

La campagna “Brasile, niente gioco scorretto!” prevede una petizione, online sul sito www.aiyellowcard.org/it.
Le firme raccolte entro il 2 giugno verranno consegnate il 5 giugno alle autorita’ di Brasilia.

Roma, 8 maggio 2014

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