Nelle piazze d’Italia oggi si regalano i “renzini”, la banconota da 80 Euro coniata dall’USB che su una facciata riporta l’immagine del premier, dall’altra “No ai diktat della troika. Contratti subito, stabilizzazione di tutti i precari”.
COMUNICATO STAMPA
P.A.: LAVORATORI OGGI IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA
REGALANO “RENZINI” DA 80 EURO
A Roma presidio sotto Commissione UE e sotto Funzione Pubblica
Bloccata piazza Venezia da oltre 1.500 comunali in sciopero
Nelle piazze d’Italia oggi si regalano i “renzini”, la banconota da 80 Euro coniata dall’USB che su una facciata riporta l’immagine del premier, (“Statesereni!”, esclama Renzi nel fumetto), dall’altra “No ai diktat della troika. Contratti subito, stabilizzazione di tutti i precari”.
È fasulla come le promesse di Renzi e Madia, ironizzano i tanti lavoratori e lavoratrici del Pubblico Impiego che questa mattina stanno distribuendo la banconota nel corso della tante iniziative organizzate dall’USB P.I., nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione per il rinnovo dei contratti, la stabilizzazione dei precari e contro il massacro del lavoro pubblico e dei servizi.
A Roma, dove i dipendenti del Comune sono anche in sciopero per tutta la giornata, un corteo di oltre 1.500 lavoratrici e lavoratori è partito da piazza Madonna di Loreto, bloccando il traffico su piazza Venezia, per raggiungere la scalinata del Campidoglio. Lì le tante lavoratrici del settore scolastico-educativo, uno dei più penalizzati dalla riorganizzazione in atto, hanno inscenato un flash mob sul tema “gli asili che vorrei”. I dipendenti di Roma Capitale chiedono un incontro diretto con il sindaco Marino sul problema salariale, l’espulsione del personale precario e la privatizzazione dei servizi alla cittadinanza.
Sempre nella capitale, tanti delegati e lavoratori di tutti i settori del lavoro pubblico stanno presidiando piazza Santi Apostoli. Una delegazione si è spostata a protestare sotto la vicina sede della Commissione UE.
Insieme alla banconota viene distribuita alla cittadinanza la lettera di risposta a quella “virtuale” inviata ai lavoratori pubblici da Renzi e Madia: “Noi facciamo sul serio, noi siamo seri”, è l’incipit della lettera, che respinge al mittente il blocco dei contratti, la mobilità forzata, il taglio ulteriore del salario accessorio.
Tutte le iniziative indette nella capitale confluiranno a breve in piazzetta Vidoni, sotto la sede della Funzione Pubblica, dove è previsto un incontro fra l’USB ed i rappresentanti del ministero.
Roma, 14 maggio 2014
Ufficio Stampa USB