“Genuino e comune”

Si ostinano a pensare che la terra debba produrre cibo e non profitto e che la sua gestione possa avvenire in forme comunitarie. La tre giorni romana dei contadini ha mostrato un movimento decisamente genuino e ora un po’ meno clandestino.

Newsletter di Comune-info.

 

CARI LETTORI DI COMUNE DOVE SIETE?
Dove state guardando? Mandateci una foto, un selfie (o un disegno) di ciò che vedete. Facciamo nascere un racconto comune dai luoghi del Ribellarsi facendo. Scrivete a info@comune-info.net oppure su facebook in questa pagina. Tutte le informazioni su come aderire alla campagna di sostegno di Comune-info “Ribellarsi facendo” sono alla fine di questo articolo e qui. L’ARTICOLO COMPLETO

I PIRATI DI CASTEL VOLTURNO
“Dove sono? Cosa vedo? Sono a Castel Volturno e vedo i bambini e le bambine dei Pirati, la squadra di rugby e molto altro che abbiamo messo su con la Casa del Bambino. È il nostro Ribellarsi facendo”. LA FOTO INVIATA DA FILIPPO MONDINI

LA PALESTINA CHE NON TI ASPETTI
Avete chiesto di darvi un segno, di mandarvi qualcosa, una foto, un disegno… LA FOTO INVIATA DA PATRIZIA CECCONI

 

GENUINO E COMUNE
Si ostinano a pensare che la terra debba produrre cibo e non profitto e che la sua gestione possa avvenire in forme comunitarie. La tre giorni romana dei contadini ha mostrato un movimento decisamente genuino e ora un po’ meno clandestino L’ARTICOLO COMPLETO

UN BEL CORTEO [FOTO]
Doveva essere una mobilitazione sociale in strada (da piazza della Repubblica a piazza Navona), colorata e partecipata. Dove essere un corteo per la riappropriazione dei beni comuni e per dire no a privatizzazioni e austerity. Dove essere un modo per ricordare l’esito del referendum sull’acqua e sui beni comuni, per difendere il diritto all’abitare e il diritto di protestare. E per mostrare che ovunque cittadini e movimenti hanno cominciato a riprendersi i territori. Così è stato. LA GALLERIA FOTOGRAFICA DEL CORTEO

CHE FARE IN CHIAPAS
Da tempo in Messico è impossibile distinguere il mondo delle istituzioni da quello criminale, essi si sovrappongono e si confondono. L’attacco dei paramilitari alla Realidad, la comunità del Chiapas più assediata dall’esercito messicano e uno dei villaggi che rappresentano il cuore della resistenza zapatista, rivela che lo Stato non solo non protegge i suoi cittadini ma sta organizzando una gravissima aggressione premeditata contro di loro. Non si tratta, come sempre, di fare pressione o di cambiare un governo ma di trasformare il dolore e la rabbia in un mondo nuovo. La pazienza è finita L’ARTICOLO COMPLETO DI GUS TAVO ESTEVA

DA UN LUOGO DI DOLORE E DI RABBIA
È necessario rompere il silenzio che i media hanno costruito sulla ribellione, sulla straordinaria autonomia degli zapatisti e sui fatti del 2 maggio. È necessario scendere in strada per fermare la guerra come nel ’94. Movimenti e cittadini di tutto il mondo tornano ad abbracciare gli zapatisti. “Di solito noi abbiamo bisogno degli zapatisti, loro regolarmente accendono una luce di speranza da seguire. Questa volta gli zapatisti hanno bisogno di noi” UNA LETTERA DAL SUD-EST DEL MESSICO

FACCIO COMING OUT: SONO DEPRESSO
“Mi chiamo Mauro e sono un insegnante di scuola primaria. Insegno da 28 anni. Ho scelto di fare questo lavoro da giovanissimo (avevo casualmente letto Lettera ad una professoressa il bellissimo testo scritto da Don Lorenzo Milani e dai suoi ragazzi della scuola di Barbiana) e sono soddisfatto di questa scelta. Ma… da alcuni anni ho iniziato a soffrire di lunghi e ciclici periodi di depressione…, Leggo che la sindrome ansioso-depressiva taglia ogni anno le gambe a centinaia di colleghi, che diventano inidonei all’insegnamento. Il fenomeno è in crescita: le crescenti difficoltà economiche, la flessibilità che ha imposto modalità di lavoro sempre più pesanti con bambini sempre più difficili…. Mi sent o in diritto di puntare il dito contro chi in questi anni ha massacrato la scuola pubblica….” LA LETTERA COMPLETA

LA SCUOLA DELL’ISOLA DI SOLE SCALE
Nel mezzo del Mediterraneo c’è una piccola isola di sole scale. Vi abitano cinquanta persone e tre bambini: Mirko, Valentino e Gabriele. Al gradino 300 c’è la loro scuola, la più piccola scuola elementare d’Italia. Mirko, Valentino e Gabriele sono gli unici alunni. Le maestre vengono ogni settimana dalla costa, distante più di tre ore di aliscafo. Tutte ripartono tranne Teresa, che sull’isola ci vive, anche lei al gradino 300. Alla loro storia è dedicato “L’Ultimo Giorno“, un documentario di Alberto Bougleux che segue le vicende degli ultimi tre alunni di Alicudi, nelle isole Eolie, dal 2011 a oggi. Un viaggio ideale alla riscoperta di un’altra scuola possib ile. Il documentario è dedicato a tutti i maestri e le maestre che si battono ogni giorno per difendere il diritto dei bambini a una scuola creativa e democratica LA NOTIZIA COMPLETA

COME POTREBBE ESSERE SENZA AUTO
Cosa accadrebbe se i cittadini lasciassero a casa l’auto e saltassero in sella a una bicicletta? GUARDA IL VIDEO

FUORIROTTA, LA CITTÀ DELLE RELAZIONI
È la città dove per il turismo accade di tutto, anche che navi immense ormeggino in laguna. Ma è anche la città che ha ospitato l’ultima conferenza internazionale sulla decrescita, in un cui è stato promosso il primo progetto Cambieresti (acronimo che stava per Consumi, Ambiente, Risparmio Energetico e Stili di vita) e dove i cittadini si inventano sottoscrizioni popolari per salvare splendide isole su cui il governo ha messo il cartello vendesi. Ora questa città fatta di nuove relazioni sociali, ha la sua mappa (“Fuorirotta”, cartacea e on line) divisa per categorie: turismo sostenibile, artigianato, riciclo & riuso, mercati bio, aziende agricole a km 0, ristoranti bio, Gas, ma anche parchi e riserve naturali, gondole pubbliche e fontanelle che sgorgano acqua di ottima qualità nelle calli e nei campielli L’ARTICOLO COMPLETO

L’INFERNO DI SOMA
Le privatizzazioni hanno contribuito a fare della Turchia il terzo posto al mondo per tasso di vittime in miniera. Resta sconosciuto il numero di lavoratori presenti al momento del disastro: la maggior parte erano occasionali, non registrati. Di certo quello del 13 maggio è il più grave disastro industriale della storia della Turchia, con oltre trecento morti. Manifestazioni e scioperi contro governo e multinazionali sono in corso in tutto il paese, con uno slogan comune “Assassinio, non incidente”. Del resto, il premier turco Recep Tayyip Erdogan è stato piuttosto chiaro un paio di anni fa quando ha detto “La morte è il destino dei minatori”” L’ARTICOLO COMPLETO

SULL’ORLO
Per la prima volta nella storia, gli esseri umani sono prossimi a distruggere le prospettive di un’esistenza decente e gran parte della vita. Il tasso di distruzione di specie è oggi circa al livello di 65 milioni di anni fa, quando una catastrofe epocale, probabilmente un grosso asteroide, pose fine all’età dei dinosauri. La differenza è che oggi l’asteroide siamo noi… Tuttavia, ci sono alcuni che stanno dedicando seri sforzi a evitare il disastro incombente. Alla guida ci sono i segmenti più oppressi della popolazione globale… Nel calcolo morale dell’attuale prevalente capitalismo di stato, i profitti e i bonus del prossimo trimestre superano di molti in interesse il benessere dei nostri nipoti. Mentre molto resta incer to possiamo essere sicuri, che le generazioni future non perdoneranno il nostro silenzio e la nostra apatia IL SAGGIO COMPLETO DI NOAM CHOMSKY

DOPATI PER LAVORARE NELL’AGRO PONTINO
Raccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per dodici ore al giorno sotto il sole, subendo vessazioni e violenze di ogni tipo. Un lavoro usurante fatto anche sette giorni su sette sotto il sole cocente come sotto la pioggia. È questa la vita dei braccianti indiani nella zona agricola in provincia di Latina, che per reggere ai ritmi disumani imposti dai padroni e non sentire il dolore arrivano ad assumere sostanze dopanti e antidolorifiche LA NOTIZIA COMPLETA

IL PIÙ GRANDE SCIOPERO DEI LAVORATORI DEI FAST FOOD DEL MONDO
Segnatevi questa data: 15 maggio 2014. Sarà ricordata per uno degli scioperi più grandi della storia, quello dei lavoratori del fast food (#FastFoodGlobal). Quando nel novembre del 2012, duecento lavoratori di alcuni fast food di New York hanno deciso che erano stufi di ricevere stipendi da fame e di essere sfruttati nel lavoro (ritmi massacranti, part-time obbligati, scarso rispetto delle regole di tutela dell’ambiente circostante) e hanno incrociato le braccia nessuno pensava che la protesta dilagasse fino a questo punto. Gli appelli diffusi in questi giorni annunciavano manif estazioni e sit-in in oltre trenta paesi di tutti i continenti e centocinquanta città: si sono sbagliati, le città sono state oltre duecento. Il 16 maggio la protesta prosegue in molte città, anche quelle italiane ALCUNE FOTO DELLA PROTESTA MONDIALE

FEMMINUCCIA
«Maestra, mi hanno detto che sono gay», mi dice un giorno un bambino in lacrime. E’ la prima volta che mi succede in una prima classe. Gli sorrido e lui continua: «Vuol dire che mi piacciono i maschi, ma non è vero». Tutti ridono e aspettano che io dica qualcosa. Come quando dicono che Esse è fidanzato con Effe. E uno dei due non ci sta. E chiede il mio aiuto. «Non preoccuparti, non c’è nessun problema. L’importante è volersi bene, avere qualcuno da amare. Avete tanto tempo per capire chi siete»…. Penso che l’omofobia inizi da bambini in questo modo frettoloso che hanno di ferirsi. Di chiamarsi “femminuccia” e di prendersi in giro. Penso che dobbiamo trovare da subito le par ole per dirlo. Per dire che qualcuno di noi può essere gay e felice…. SEGUE QUI

SPAZI ABBANDONATI, DECIDIAMO INSIEME
Mentre in molte città (ad esempio a Pisa) si cerca di chiudere ogni spazio pubblico con divieti e creazione di nuove frontiere, altrove qualcosa si muove. Si pensi al protocollo d’intesa tra Comune-Demanio-ministero Difesa per il riutilizzo sociale della caserma Gavoglio a Genova o ai casi di Napoli e Messina dove le amministrazioni comunali hanno approvato delibere per il riuso di spazi abbandonati, andando nella direzione dell’esproprio senza indennizzo nei casi in cui la funzione sociale di un bene è venuta meno. Segni evidenti che, laddove c’è la volontà politica, gli amministratori hanno gli strumenti giusti a disposizione, e i tempi delle scelte corrispondono alle necessità della cittadinanza. Assemblea cittadina a Pisa per la riapertura del Distretto 42 [foto, aprile: lo sgombero del Distretto 42] L’ARTICOLO COMPLETO

IN MARCIA PER LA SARDEGNA
Si ostinano a resistere, a non delegare il cambiamento e a fare rete. Comitati, associazioni e gruppi locali della Sardegna che operano per la salvaguardia del territorio si sono messi in marcia, da Portotorres a Cagliari. “Insieme in marcia per la nostra terra” è il titolo dell’iniziativa promossa dal Coordinamento Sardo “Non Bruciamoci il Futuro” e da Comitati sardi InRete. La prima tappa di questo percorso collettivo è cominciata a Sassari venerdì 16 maggio LA NOTIZIA COMPLETA

NO SLOT
Prospero Colombo è il titolare di “Pro e contro” a Garbagnate Milanese che ora è anche panetteria e pasticceria: “Mi hanno procurato solo guai, con clienti che si arrabbiavano quando perdevano. Ho subito anche due rapine e l’assicurazione non mi ha rimborsato i danni… E ho ricevuto minacce sia legali che economiche dalla ditta che me le ha installate”. LA NOTIZIA COMPLETA

UN OCCHIO PER IL RICICLO
Riuso e riciclo possono trasformare le scelte di cittadini, enti locali e imprese LA NOTIZIA COMPLETA

 

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