E’ stato finalmente tradotto in italiano in modo integrale l’ultimo testo del Subcomandante Marcos, quello in cui annuncia la sua scomparsa e la fine di un’epoca nella lotta zapatista.
Newsletter di Comune-info.
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CARI LETTORI, DOVE SIETE?
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TRA LUCE E OMBRA
E’ stato finalmente tradotto in italiano in modo integrale l’ultimo testo del Subcomandante Marcos, quello in cui annuncia la sua scomparsa e la fine di un’epoca nella lotta zapatista. L’Ezln non parlerà più con la sua voce. La voce di un fantastico ologramma pronto a uscire di scena. Un testo lungo, affascinante e prezioso, da leggere e rileggere con calma e passione. Un racconto conclusivo leggero e profondo capace di mostrare in controluce lo scorrere del tempo. Venti anni in cui gli indigeni assediati nelle montagne del Sudest messicano, costretti a coprirsi il volto (per farsi vedere), invece di dedicarsi “a formare guerriglieri, soldati e squadroni, hanno preparato persone capaci di promuovere la salute e l’educazione e hanno me sso le basi di un’autonomia che oggi meraviglia il mondo”. Con l’assassinio di Juan Luis Solís, il maestro Galeano, arriva agli zapatisti un messaggio più freddo del sangue di un crotalo. Dice con chiarezza cosa vogliono los de arriba, quelli che stanno in alto, dagli zapatisti. Assumendo il nome del compagno ucciso, il Subcomandante Galeano offre la morte rituale di un personaggio “non più necessario” per prendersi gioco, ancora una volta, dell’eternità e inventare una nuova vita nel mezzo di una guerra L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCOS
► LA REALIDAD È NOSTRA [Gustavo Esteva]
LA FINANZA CHE FA MALE AL RICCO E AL RE
Il legislatore non ha mai visto di buon occhio (eufemismo) i gruppi di cittadini che si mettono insieme per autogestire denaro e mutualismo. Per questo le vicende delle Mag, le Mutue di autogestione, sono un pozzo di resistenza creativa e comunitaria L’ARTICOLO COMPLETO
► SVUOTIAMO I BANCOMAT. FACCIAMO UNA MAG (Comune)
LA STELLA CHE VOLLE RESTARE SULLA TERRA
Racconta una bella leggenda palestinese cristiana che il giglio di campo, o stella di Betlemme, fu capace di ribellarsi al suo destino: tornare in cielo come si conviene a ogni astro celeste. La sua resistenza incontrò il favore dell’arcangelo Michele che decise di intercedere con l’onnipotente. La metamorfosi avvenne: una stellina bianca a sei petali con la punta degli stami giallo oro. Con il giglio campestre, Patrizia Cecconi, apre uno spazio periodico e libero per raccontare ai lettori di Comune una Palestina sorprendente quanto meravigliosa. Sorprendente come la verità che, improvvisa, si svela in una terra martoriata dalle menzogne e meravigliosa come la gente che abita la terra più amata del pianeta. Tra le m eraviglie di quella gente, c’è la capacità di curare, malgrado lo scempio sistematico dei diritti, le ferite dell’anima. Proprio come nella floriterapia del dottor Bach, nel suo piccolo, riesce a fare il delicato giglio di campo L’ARTICOLO COMPLETO
I BAMBINI NON SONO BAMBOLOTTI
Molti ritengono che bambini e bambine siano dei bambolotti da mettere seduti su una sedia e che una volta lì stiano belli e tranquilli a bocca aperta e che la maestra possa introdurre in quelle bocche i saperi necessari alla crescita e che poi quei bambolotti come per magia divengano umani e apprendano tacendo contenti del proprio sapere. Non è così a sei anni, figuriamoci a cinque. Alcune considerazioni sull’anticipo della scolarizzazione L’ARTICOLO COMPLETO
► CHE I BAMBINI RESTINO BAMBINI
FACCIAMO LA FESTA ALL’ECONOMIA
Ci sono eventi, come il “festival” dell’economia di Trento che non si sa se sono più noiosi o più pericolosi. Quest’anno il titolo è “Classi dirigenti, crescita, bene comune” e raccoglierà molti alti dirigenti, accademici e appartenenti a quell’1 per cento che decide per tutti. Sono pronti a parlare, come al solito, di se stessi e a dare ricette per quella patologia sociale, l’oligarchia, cui appartengono e che contribuiscono ad alimentare. Tuttavia, qesta volta, c’è chi mostra un’altra narrazione con cui riprendersi i “beni comuni”, per lasciare loro “classi dirigenti” e “crescita”: è l’Oltre Economia Festival (31 maggio/2 giugno) L’ARTICOLO COMPLETO
ABBIAMO BISOGNO DI RIMETTERCI A PENSARE
Nella stanza messa a disposizione dalla spazio sociale Scup, nel quartiere romano di San Giovanni, ci sono venuti a trovare i nostri amici dell’Università popolare Antonio Gramsci (UniGramsci). Abbiamo messo in comune idee, qualche fragile proposta su come camminare insieme, alcune caramelle. “Abbiamo bisogno di rimetterci a pensare… di mettere l’accento sul saper fare, su una relazione forte fra teoria e prassi” ha scritto Sandro Portelli, fondatore del Circolo Gianni Bosio, a proposito di UniGramsci. Come non essere d’accordo? Il desiderio di indagare – ad esempio i temi del mutualismo piuttosto che la storia orale dei movimenti sociali – e la capacità di farlo insieme ad altri fanno di questa giovane e i nconsueta università un importante compagno di strada. Si tratta di camminare insieme, anche con altri naturalmente, come abbiamo cominciato a fare da quando ci prendiamo cura di questo spazio web, senza rinunciare a un passo incerto, lento, privi di mete definite, ma con gli occhi alzati per osservare, riconoscere e accompagnare le traformazioni sociali. Di seguito, un messaggio di presentazione diffuso in rete da UniGramsci L’ARTICOLO COMPLETO
AUTOBOOKS, LA BIBLIOTECA ITINERANTE
Abbiamo bisogno di nuove piazze del sapere, di esperienze culturali creative e collettive, dunque non solo di salvare e aumentare le biblioteche pubbliche nelle città ma anche di ripensarle, con la partecipazione dei cittadini e abbondanti dosi di determinazione e fantasia. Reti di biblioteche personali, biblioteche condominali, ape-car trasformate in case itineranti del libro condiviso (accade ad esempio in Puglia, in Basilicata, a Pisa …), bibliociclette, ma anche biblioteche presenti in molti spazi sociali autogestiti… aumentano ovunque. Nei quartieri di Catania arriva ora un variopinto bus ristrutturato, dotato di scaffali al posto dei sedili, pieno di libri LA NOTIZIA COMPLETA
C’ERA UNA VOLTA LA GRANDE BELLEZZA
Otto metri quadrati al secondo: è il ritmo con cui vengono asfaltate e cementificate la bellezza, la biodiversità, l’agricoltura e la cultura in Italia. Qualche idea per salvarci dall’asfalto L’ARTICOLO COMPLETO
NEI BORGHI CON POETI E CANTAUTORI
L’”Importanza di Essere Piccoli” è un festival prezioso. Perché porta la poesia in parole e in musica in luoghi remoti, tra piccole comunità dell’Appennino. Non cerca notorietà, non fa rumore, anzi pratica l’incontro senza fronzoli e fanfare. Fedele allo spirito presente nel titolo, cerca di creare momenti piccoli ma estremamente luminosi, nei quali poeti e cantautori possano incontrare un pubblico a misura d’uomo. Tutti i reading e i live sono gratuiti. E’ un festival che non ha impatto ambientale e anzi dell’ambiente si nutre, perché si svolge all’aperto, in splendide cornici naturali, spesso in piccoli borghi semiabbandonati L’ARTICOLO COMPLETO
NON SI FERMA L’ACQUA
L’impensabile è accaduto. Migliaia di persone in Grecia, a Salonicco, hanno messo in comune energie, tempo e capacitià e promosso un referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Nonostante le minacce di arresti, la guerra di governo e multinazionali, è stato un successo. Una lezione di autogestione, un grido contro il mercato L’ARTICOLO COMPLETO
COSTRUIRE SOGNI GENUINI
L’autodeterminarsi nei territori di un movimento giovane di contadini e cittadini, Genuino Clandestino L’ARTICOLO COMPLETO
RACHEL, IL DDT E IL CANTO DEGLI UCCELLI
Il 27 maggio del 1907 in Pennsylvania nasce Rachel Carson. Biologa marina, negli anni ’50 diventa scrittice e dedica i suoi lavori ai temi ambientali. Nel 1962 pubblica il suo bestseller “Silent Spring” (Primavera silenziosa, in Italia edito da Feltrinelli) dove denuncia l’impatto devastante dei pesticidi sintetici sull’ambiente. Il titolo, Silent Spring, si riferisce al silenzio sui campi agricoli dovuto all’introduzione di pesticidi che fanno scomparire gli uccelli e il loro canto. Rachel Carson mostra con semplicità che i ritrovati dell’industria chimica possono portare alla comparsa del cancro e che il loro uso in agricoltura è dannoso soprattutto agli uccelli. Naturalmente i signori della grande chimica e dei pestidici la attaccano fortemente. Ma è grazie a lei, e al suo libro, e allo scandalo popolare che ne emerge, se dieci anni dopo la pubblicazione di Silent Spring, il Ddt e altri pesticidi vengono bannati negli Usa. Rachel muore il 14 aprile 1964 a 56 anni, per attacco di cuore e dopo avere sofferto di cancro al seno per vari anni L’ARTICOLO COMPLETO
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