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Repubblica Centrafricana, Bangui ancora nel caos

Mercoledì pomeriggio Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, è stata sconvolta da un attentato gravissimo alla chiesa di Notre Dame che ha causato 15 morti e decine di feriti.


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REPUBBLICA CENTRAFRICANA: BANGUI ANCORA NEL CAOS

 La corsia del Centro pediatrico di EMERGENCY a Bangui, Centrafrica

Mercoledì pomeriggio Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, è stata sconvolta da un attentato gravissimo alla chiesa di Notre Dame che ha causato 15 morti e decine di feriti. L’attentato ha riportato nel caos la città che da qualche settimana sembrava essere ritornata sotto il controllo delle autorità locali e delle truppe francesi.

Si è ripreso a sparare anche nei quartieri più tranquilli: nessuno può prevedere che cosa succederà, ma la tensione cresce di ora in ora. Nelle strade sono comparsi posti di blocco e barricate improvvisate: uomini armati, pietre, pneumatici in fiamme, pezzi di legno bloccano il passaggio delle macchine rendendo estremamente insicuri i movimenti in città. A causa dell’insicurezza delle strade, l’accesso alle cure è ancora più difficile: ieri al Centro pediatrico abbiamo ricevuto solo 20 pazienti invece dei 120 che arrivano normalmente.

Come sempre, a pagare il prezzo più alto sono i civili, in particolar modo i bambini. Come Ezechiel, 8 anni, che abbiamo operato ieri sera al Complexe pédiatrique e che ora è ricoverato in terapia intensiva: una pallottola vagante gli ha trapassato la trachea mentre si trovava nella sua casa, nel quartiere di Bimbo.

Fuori da Bangui la situazione è ancora più critica: sono ormai 18 mesi che la Repubblica Centrafricana subisce una guerra violentissima e la popolazione è allo stremo.

www.emergency.it

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