Napoli, verso il riutilizzo a fini sociali di beni abbandonati

La giunta del Comune di Napoli ha appena varato due delibere (ancora da discutere in consiglio comunale) che prevedono il riutilizzo a fini sociali dei beni abbandonati.

 

Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio  02/06/2014

Paolo Maddalena (vice presidente emerito della Corte Costituzionale) sostiene che, secondo una corretta interpretazione dell’articolo 42 della Costituzione, qualunque bene abbandonato, in virtù della cessazione della sua funzione sociale, debba ritornare nella disponibilità del soggetto che originariamente ne è proprietario e che ne aveva ceduto parte ad un singolo privato: questo soggetto altri non è che il popolo sovrano. A distanza di 66 anni, l’articolo 42 ha un primo caso di applicazione secondo questa visione giuridica: la giunta del Comune di Napoli ha appena varato due delibere (ancora da discutere in consiglio comunale) che prevedono il riutilizzo a fini sociali dei beni abbandonati.

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Tra Pisa e Firenze si sta mettendo in pratica la cancellazione della sovranità pubblica sulla pianificazione del trasporto aereo toscano, che verrebbe consegnato a una gestione puramente affaristico-mercantile. La pista dell’aeroporto di Firenze verrebbe ad allungarsi fino ad oltre 3000 metri, il che è incompatibile con il previsto parco agricolo della Piana. Altra incognita il reperimento dei fondi (240 milioni di euro in totale), mapare che Renzi abbia un asso nella manica: l’organizzazione di un G8 a Firenze nel 2017, con i conseguenti fondi straordinari.

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L’isola, che conserva un patrimonio storico-artistico-archeologico diffuso, si trova a dover fare i conti con i guasti provocati ai suoi territori da politiche sbagliate. Che l’hanno illusa, lasciando ampie porzioni delle sue superfici urbanizzate scriteriatamente. Altre ingombre di industrie senza futuro, o devastate dalla speculazione legata alle energie rinnovabili.

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Proposta di emendamento per il termodinamico: no all’esproprio di suoli agricoli

Alcune associazioni lucane si stanno battendo contro un ecomostro chiamato “Termodinamico in area agricola”, per il quale sono previsti espropri di terreni agricoli. Tra le svariate iniziative i comitati stanno anche proponendo al Governo una proposta di modifica al Decreto sulle fonti rinnovabili, per impedire esplicitamente la collocazione in area agricola di tali impianti industriali. 

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Vittorio Emiliani riflette sulle scelte e sui provvedimenti in materia di traffico adottati per il centro di Roma. Uno spazio complesso in cui si scontrano turismo di massa, funzioni pubbliche e residenti. 

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Toscana: salviamo il Masso delle Fanciulle!

Il Comitato Difensori della Toscana, impegnato per la difesa del valore storico e dell’economia del paesaggio, segnala la petizione lanciata lo scorso aprile per salvare dalla minaccia delle trivelle e delle centrali geotermiche un’area naturalistica della Toscana ancora incontaminata. Firma e fai firmare la petizione online!

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Negrar (Verona): lo scrittore Gabriele Fedrigo multato per uno striscione contro il cemento. In sua difesa i proprietari delle Ville Venete.

In Valpolicella, alla vigilia del voto, il comune di Negrar sanziona uno scrittore che protesta contro le speculazioni edilizie. Ma in sua difesa insorgono le nobili famiglie proprietarie delle più belle dimore storiche tra i vigneti dell’Amarone.

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