“Territori solidali”

“A vent’anni dalla nascita dei Gruppi di acquisto solidale, reti e Gas si incontrano a Collecchio, in provincia di Parma, dal 20 al 22 giugno. Un incontro che nasce dai territori, per mettere in comune nuove e vecchie resistenze”.

Newsletter di Comune-info.

 

TERRITORI SOLIDALI
A vent’anni dalla nascita dei Gruppi di acquisto solidale, reti e Gas si incontrano a Collecchio, in provincia di Parma, dal 20 al 22 giugno. Un incontro che nasce dai territori, per mettere in comune nuove e vecchie resistenze L’ARTICOLO COMPLETO

L’ORIGINE
Il progetto della chiusura delle bocche di porto della Laguna di Venezia, il più grande intervento di ingegneria civile mai costruito in Italia, è stato da sempre il prototipo delle “grandi opere”. In tutto. Nella filosofia emergenzialista che lo presiede, nella delega concessa al sistema delle imprese private (che ha condannato le università, il Cnr e gli organi tecnici dello stato a fare da supporto servente alle imprese), nella deroga alle procedure ordinarie di affidamento e verifica, nel generoso ricorso al credito bancario. La ricostruzione storica della vicenda del Mose di Paolo Cacciari, uno dei più autorevoli sostenitori della battaglia contro l’immenso sistema di dighe mobili L’ARTICOLO COMPLETO

VACILLA IL “SISTEMA” VENETO
Un Sistema, ecco cos’è il Mose. Alimentato da soldi pubblici per opere dall’utilità incerta e dal certo, e immenso, impatto ambientale. La corruzione risulta onnipresente quando si tratta di predare le risorse e i beni comuni L’ARTICOLO COMPLETO

IL GESTO DEL PANE
Ci piace del pane il suo essere così semplice nella composizione, eppure così profondo nel significato. Quel suo raccontare le storie plurali della nostra quotidianità. Il suo odore, l’umanità che contiene, il suo essere contro la fame. Il suo far parte del nostro destino. Il pane è già un mondo ed è anche un modo da cui imparare a vivere L’ARTICOLO COMPLETO

A COPA DO MUNDO DA REPRESSAO
Non bastava una delle polizie militari più violente e impunite del mondo. L’intervento delle forze armate per difendere il mondiale miliardario della Fifa è ormai largamente annunciato dalle autorità politiche federali e statali del Brasile. La Coppa del mondo della speculazione, delle deportazioni della gente delle favelas e della repressione preventiva agita perfino il fantasma di Genova del 2001. Si fantastica su un’ipotetica alleanza tra Black Blocks locali e grande criminalità del narcotraffico, tutto fa brodo per la telenovela governativa che alimenta un clima isterico: chi critica lo sfarzo, lo sperpero e la corruzione è un terrorista anti-patriottico e criminale L’ARTICOLO COMPLETO

NON È PIÙ LA MIA SCUOLA. NON CI STO
“Ho partecipato a tutte le riunioni di organizzazione per definire la struttura oraria che permetterà alla nostra scuola di aprire a settembre. Ci viene richiesto di far funzionare questa scuola coprendo 110 ore la settimana di maestre mancanti. Ci viene richiesto di organizzare una scuola primaria attraverso complicati calcoli matematici e non attraverso progetti, programmazioni, metodologie, passione… I bambini non esistono più. Dentro questa scuola non hanno luogo. La scuola non viene fatta per loro… Le riforme della scuola negli ultimi quindici anni sono state sempre improntate alla sottrazione di risorse mai all’arricchimento. Ma questi ultimi due ministeri ci hanno dato la batosta finale.. . Tuttavia non mi rassegno a parlare di scuola in termini di numeri o frazione di ore, non mi rassegno ad accettare che nel mio vocabolario esista il termine “le undiciste”, i contratti a ore, l’illegittimità delle compresenze, la maestra prevalente, le classi sovraffollate, il merito, l’invalsi. Questa scuola non è la mia scuola L’ARTICOLO COMPLETO

BRUTTA MA BUONA. FRUTTA IN COMUNE
Un terzo della frutta e verdura prodotta in Occidente viene scartata per questioni estetiche. A Lisbona la cooperativa “Fruta Feia” compra questi ortaggi ai produttori e li rivende ai suoi soci. Cibo buono e sano a metà prezzo, filiera corta, niente sprechi, molte relazioni. E la campagna ringrazia L’ARTICOLO E LA RADIOTRASMISSIONE TERRANAVE

 

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DOVE SIETE?
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RICETTA PER L’ACCESSO ALLE TERRE PUBBLICHE
Quattrocento ettari: una campagna promossa non solo da contadini è riuscita a trascinare perfino il Comune di Roma. Nasce così un bando per cominciare ad assegnare le terre pubbliche. Ecco coma ha fatto L’ARTICOLO COMPLETO

LADRI DI FANTASIA
Ci sono bambini e bambine che hanno trascorso interi pomeriggi a giocare a corda, a uno-due-tre stella, ai quattro cantoni… Liberi di correre e schiamazzare, senza il timore delle macchine, in strada, in piazza o lungo le scale di casa, sulla soglia dei portoni. I giochi poveri erano un’esplosione di fantasia. Oggi i giocattoli sono diventati più sofisticati e perfetti nella loro struttura, non concedono spazio all’immaginazione. Molti bambini passano ore e ore a guardare, chiusi in casa, la tv o i videogiochi. Anche quelli sono giochi? L’ARTICOLO COMPLETO

IL POTERE E IL FILETTO ALLA STROGANOFF
Come si fa a cambiare lo Stato? No, lo Stato non si può cambiare! È un’idea malata, tipica della sinistra attuale, un vero disastro. È come se ti dicessi di mangiare gli spaghetti con la cinepresa. Non si può, ti cadrebbero per terra, no? Per mangiare gli spaghetti si usa la forchetta, o magari ti aiuti con il cucchiaio. Con la cinepresa non si può. Lo Stato serve ad opprimere, non si può cambiare. Continua il lungo viaggio in America latina dei nostri amici piemontesi, Marco e Irene Bertana. A Montevideo hanno cucinato il filetto di maiale alla Stroganoff con Raúl Zibechi dando vita a una conversazione spumeggiante. Si parla del potere, dello Stato, della rivoluzione, dei presidenti sudamericani progressisti, di femminismo e di zapatismo. Le categorie consolidate saltano una dopo l’altra come tappi di champagne, tranne naturalmente quella che divide chi sta sopra da chi sta sotto L’ARTICOLO COMPLETO

UN TEMPO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
C’è un tempo buono da preservare. Ciò che resta di un paradiso, se è vero che c’è stato. Fatto di stagioni, di neve che ancora non sai com’è e di bagni al mare. Di ginocchia sbucciate. Di pane e pomodoro. Di latte con i biscotti. Di fiabe della buonanotte. Di costruzioni, aquiloni e casette. Di bambole e peluche. Di mostri che si addomesticano e diventano amici. Di fiori di campo da raccogliere, ma forse è meglio di no. Di scoperte, quando si dà un nome ad ogni cosa ed è un gioco che non finisce mai. Di capricci e bisticci, di pasticci. Dell’abbraccio sicuro quando si fa scuro. Delle dita nel naso e nella marmellata. Di altalene e della prima bicicletta da grandi anche se con le rotelle…. L’ARTICOLO COMPLETO

STORIE DI CONTADINI RESISTENTI
C’è chi vive in montagna, lavora in fabbrica, in città (Cuneo), ma ogni sera rientra nella cascina dove coltiva patate, raccoglie castagne, tiene in ordine i boschi e spera che la sua piccola comunità torni a popolarsi. E c’è l’anziana contadina che vende le sue fragole al mercato multietnico di Torino. Ma ci sono anche i pastori sardi, i contadini che in Campania e Basilicata si ribellano alle speculazioni petrolifere e alle discariche… Sono alcuni dei protagonisti dei film e dei documentari di Cinemambiente in corso a Torino LA NOTIZIA COMPLETA

I NOSTRI OCCHI PER L’ARTE
Qualche mese fa (ricordate?) scrivevamo, scontenti e sfiduciati sui nostri ultimi governi che avevano, tra le altre cose, sottratto alla scuola, le ore di storia dell’arte, materia ritenuta inutile, da tempo libero. Eppure la scuola, sono pochi a ricordarlo, nasce proprio come luogo in cui spendere “il tempo libero”, dove si discutere di filosofia e di scienza, di matematica e di arte, dove praticare il piacere della lettura e la gratuità dello scambio di opinioni. E allora, certo che siamo contenti che il neo-governo abbia almeno fatto un passo indietro per ridare alla scuola, il 28 maggio, le sue dignitose ore di storia dell’arte. Tuttavia, queste ore vanno ripensate: dobbiamo partire dalla scuola sì, ma questo lavoro edu cativo deve poter esser concepito in concerto con altri luoghi detentori del sapere e del bello, quali musei, biblioteche, istituti di ricerca e gruppi associativo-culturali alternativi. Insieme, tutti questi luoghi, dovrebbero rivisitare ognuno il proprio modo di proporsi, perché si garantisca più visibilità a ciò che essi contengono, piuttosto che porsi loro, come fanno, al centro dell’attenzione e magari con un nome astratto e ridondante (Maxxi, Macro ecc.). Dovrebbero al contrario privarsi di questo noioso e banale bisogno di autocelebrazione e tornare a essere luoghi attivi, vivaci (liberi dall’assillo della “conservazione”), capaci di ridare dignità al visitatore, non più “fruitore” (cioè passivo) ma soggetto attivo e partecipante L’ARTICOLO COMPLETO

GRAZIE, YURI
“La vita non è quel che tu ne fai da solo. La vita è l’input di chiunque abbia toccato la tua esistenza e ogni esperienza che vi è entrata. Siamo tutti parte di ogni altro” (Yuri Kochiyama, 19 maggio 1921 – 1 giugno 2014) L’ARTICOLO COMPLETO

TORNA A VOLARE, ANGELO MAI
A Roma riaprono le porte dell’Angelo Mai occupato grazie al parziale dissequestro delle aree destinate ad attività culturali, come il teatro L’ARTICOLO COMPLETO

REINVENTARSI CONTINUAMENTE
Se oggi possiamo finalmente parlare di neozapatismo, quello che vive in tutte le geografie, parla tutte le lingue e comunica con i Medios Libre Alternativos Autonomos, è anche perché Marcos li ha messi tutti nel sacco L’ARTICOLO COMPLETO

FACCIAMO COMMUNITAS
Communitas è il termine latino per indicare il fare comunità, lo stare insieme in maniera solidale. Communitas è oggi anche il nome di un’esperienza-ricerca del collettivo artistico TheAlbero, un luogo che riunisce le persone che vogliono recuperare la relazione perduta con la natura, in cui sperimentare concretamente la riscoperta dell’essere comunità attraverso il teatro e la narrazione. Communitas è la possibilità di vivere non con un’economica del debito, ma con un’economia del dono, un invito a fare rete, a costruire relazioni sociali divere, a immaginare insieme e a sperimentare qui e ora un progetto che cambia la relazione tra tra comunità e ambiente L’ARTICOLO COMPLETO

SENZA L’ERGASTOLO
“Non t’impiccare, resisti, non devi avere paura della galera, è lei che deve avere paura di te” (frase incisa nella parete di una cella di punizione, scritta con il sangue da un ergastolano). A proposito di ergastolo: riceviamo e molto volentieri segnaliamo questo appello dal carcere degli “uomini ombra”, le persone condannte all’ergastolo ostativo: venerdì 6 giugno, nella Casa di Reclusione di Padova ci sarà un convegno dal titolo “Senza l’ergastolo. Per una società non vendicativa” LA NOTIZIA COMPLETA

ABBIAMO UN’IDEA. MAESTRA, CI STAI?
“Abbiamo avuto un’idea, trasformeremo la scuola in una casa per restare insieme anche durante l’estate. Al mattino Nicole si occuperà della colazione preparando il latte con il pane e la marmellata, io cucinerò. Enrico e Matteo costruiranno una casetta sul grande cedro del Libano del cortile, così di sera potremo guardare le stelle, poi lavoreremo l’orto e la notte dormiremo nei sacchi a pelo nella stanza accanto alla biblioteca. La nostra diventerà una scuola-fattoria-casa dove ci sarà anche qualche piccolo animale… maestra, ci stai?”. Mettiamocelo in testa, da soli, a sette anni, i bambini sono in grado di formulare un progetto di scuola attiva, naturale, partecipata. Una capacit&agra ve; che, nella complessità del mondo in cui viviamo, si chiama resilienza L’ARTICOLO COMPLETO DI LUCIANA BERTINATO

IL PANE COMPRATO
Il 27 febbraio 1965 Ignazio Silone scrisse un breve articolo per il Resto del Carlino: in quei giorni alcuni paesi dell’Abruzzo rimasero isolati dalla neve e il pane venne calato dagli elicotteri, perché nessuno lo faceva più in casa, nessuno lo cuoceva più nei forni comunitari. Un articolo splendido, lo trovate qui, nel dossier Facciamo il pane insieme: L’ARTICOLO COMPLETO DI IGNAZIO SILONE

MENSA ROMANA A METRI ZERO
Educazione alimentare e ambientale, sostegno alle economie locali e genuinità. Sono i tratti principali del progetto “Mensa a km zero” partito in via sperimentale presso la scuola elementare e istituto comprensivo Uruguay nella zona di Cinquina di Roma e che si occupa di procurare alla scuola due pasti al mese. Le derrate saranno fornite da una rete di produttori locali, appartenenti all’area della Riserva Naturale della Marcigliana LA NOTIZIA COMPLETA

 

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