In Galleria Alberto Sordi attivo l’infopoint per segnalazioni e informazioni sull’inquinamento acustico. I volontari di Legambiente,promotore della Campagna taglia decibel, dotati di fonometri, in movimento nei diversi quartieri per rilevare i rumori.
“SPEGNI IL RUMORE ACCENDI IL DIVERTIMENTO”:
AVVIATA LA CAMPAGNA, CON INFOPOINT E RILEVAZIONI NEI QUARTIERI DI ROMA
In Galleria Alberto Sordi attivo da oggi l’infopoint per segnalazioni e informazioni sull’inquinamento acustico. I volontari di Legambiente, promotore della Campagna taglia decibel, dotati di fonometri, in movimento nei diversi quartieri per rilevare i rumori. Già numerose le segnalazioni al legale e a spegniilrumore.radiocolonna.it, a disposizione dell’iniziativa patrocinata dal I Municipio di Roma Capitale con il contributo di Fondazione Sorgente Group
In Galleria Alberto Sordi attivo da oggi l’infopoint per segnalazioni e informazioni sull’inquinamento acustico. I volontari di Legambiente, promotore della Campagna taglia decibel, dotati di fonometri, in movimento nei diversi quartieri per rilevare i rumori. Già numerose le segnalazioni al legale e a
spegniilrumore.radiocolonna.it, a disposizione dell’iniziativa patrocinata dal I Municipio di Roma Capitale con il contributo di Fondazione Sorgente Group.
Roma, 20 giugno 2014. Con l’inaugurazione dell’infopoint in Galleria Alberto Sordi a Roma prende avvio la campagna “Spegni il rumore accendi il divertimento”, che convoglia una serie di iniziative per combattere l’inquinamento acustico nella Capitale sollecitando il coinvolgimento attivo dei cittadini. La campagna è promossa da Legambiente Lazio, con il patrocinio del I Municipio di Roma Capitale, il contributo della Fondazione Sorgente Group e Radio Colonna (www.
radiocolonna.it) come media partner.
In Galleria i volontari Legambiente e delle diverse associazioni di quartiere sono a disposizione per spiegare come segnalare gli eccessi di decibel e proporre eventualmente una firma a sostegno della delibera per il controllo dell’inquinamento acustico promossa dal “Coordinamento Residenti Città storica”, in modo che ci siano finalmente anche delle regolamentazioni sugli eccessi di rumore dannosi per la salute pubblica.
Oggi inizia anche la ricognizione dei ragazzi di Legambiente: con i fonometri i volontari registreranno le emissioni di rumore intorno al Policlinico Umberto I, Viale Regina Margherita, sul Lungotevere e in Corso Vittorio Emanuele, per poi perlustrare tutto il centro storico. Dal
27 giugno al 20 luglio il laboratorio mobile, SMA SMART LAB farà lo stesso nei quartieri Trastevere, Aventino, Monti e Ponte Milvio.
“Siamo oggi nel cuore di Roma, Galleria Alberto Sordi, per dare avvio al monitoraggio della Campagna contro il rumore. Presidieremo la città con i nostri fonometri e tra qualche giorno informeremo i cittadini di quanto registrato. Grazie al coinvolgimento della gente comune abbiamo già ottenuto tante segnalazioni delle violazioni” – dichiara Roberto Scacchi, Direttore di Legambiente Lazio.
Numerose anche le segnalazioni arrivate al gruppo di supporto giuridico e al sito
spegniilrumore.radiocolonna.it, primo esperimento di crowdsourcing (con la massima interattività dal basso) per questa battaglia anti-rumore.
I DATI
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nell’Unione Europea nove cittadini su dieci sono esposti a rumori superiori ai 65 decibel (dB), un livello questo che disturba il sonno e il riposo. In Italia, il 45% degli abitanti deve sopportare quotidianamente un livello di inquinamento acustico compreso tra i 70 e i 75 decibel, che mette a rischio l’udito, l’apparato cardio-circolatorio e aumenta il rischio di infarto. Recenti studi confermano inoltre i danni causati dall’inquinamento acustico al sistema immunitario e ormonale. Sempre per quanto riguarda l’Italia, secondo il database NOISE, i dati sono disponibili per le città di Firenze, Milano e Roma, per un totale di 4,2 milioni di abitanti. Il 65% dei cittadini di queste tre città, oltre 2,7 milioni di persone, sono esposti a livelli di rumore superiori alla soglia diurna di 55 dB, percentuale che scende al 18% (740mila persone) per la soglia notturna di 50 dB. Eclatante il risultato del Lazio, ricavato daidati ambientali dell’Annuario ISTAT 2009, dove ben il 47% delle famiglie interpellate dichiara la presenza di problemi relativi al rumore nella zona in cui abita.
LA CAMPAGNA
Il nome stesso della campagna suggerisce lo scopo di questa iniziativa: il rumore, quello esagerato del caos di Roma, fuori regola e controllo va a colpire e rovinare la stessa natura del divertimento e la serenità di tutti i cittadini. Va a influire sui comportamenti sociali di una comunità che dovrebbe, invece, dedicarsi di più ai suoni della sua città, al rispetto delle persone che ci vivono o che la visitano. C’è bisogno, quindi, della partecipazione di tutti, volontari, istituzioni, associazioni e cittadini. Per questo vero e proprio punto di riferimento per la campagna stessa sarà il sito internet
spegniilrumore.radiocolonna.it, per realizzare una community multimediale. Sul sito notizie, approfondimenti, interviste ma anche aggiornamenti sulle rilevazioni fatte sul campo e segnalazioni dei cittadini invitati a partecipare attivamente con esperienze, audio e video. Una piattaforma ”Crowdsourcing” dove la voce di tutti (e non il frastuono) viene ascoltata e apprezzata. Non solo, il sito
spegniilrumore.radiocolonna.it propone un filo diretto con un legale, che per tutta la durata della campagna è pronto a fornire la propria consulenza. La campagna fa sentire la sua voce anche sui social network: segui l’hashtag #spegniilrumore, accendi l’attenzione sulle problematiche legate all’inquinamento acustico.