Domenica 13 luglio, si è svolto, nei locali del Cielo sopra l’Esquilino, il seminario di approfondimento dei lavoratori autoconvocati della scuola di Roma e Lazio.
Resoconto del seminario e dell’assemblea dei lavoratori autoconvocati della scuola
Domenica 13 luglio, si è svolto, nei locali del Cielo sopra l’Esquilino, il seminario di approfondimento dei lavoratori autoconvocati della scuola di Roma e Lazio. Il seminario ha suscitato l’interesse di un numero davvero rilevante di lavoratori delle più diverse forze sindacali, movimenti, comitati, partiti, coordinamenti e associazioni, tutti animati dalla necessità di costruire una risposta unitaria e radicale dal basso alle misure del governo volte a dequalificare ulteriormente la scuola pubblica statale.
Nel corso della mattinata si sono susseguiti gli interventi dei relatori e si è sviluppato un animato e approfondito dibattito sulle prime relazioni. Il primo intervento di Roberto Villani, Rsu Usb, ha approfondito la prima sezione dell’appello degli Autoconvocati, relativa alla centralità della battaglia per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, sviluppando la riflessione della commissione del Coordinamento scuole di Roma. Vi è poi stato l’intervento molto apprezzato da tutti i partecipanti di Renata Puleo, già dirigente scolastico, e ora animatrice del Gruppo No Invalsi, che ha decostruito e fatto emergere tutti i pericoli rappresentati per la qualità dell’insegnamento dai test Invalsi.
Dopo il primo dibattito si è aperta la seconda sezione del seminario, volta in primo luogo ad approfondire la seconda parte dell’appello degli autoconvocati relativa alla precarizzazione della forza lavoro impegnata nella scuola. La sezione si è aperta con l’intervento, di Massimo Gargiulo, del Coordinamento precari della scuola di Roma (CPS), che ha insistito sulla centralità della lotta dei precari e sull’esigenza di unificare tali rivendicazioni con quelle dei lavoratori di ruolo, contrapponendo al tentativo del governo di precarizzare ulteriormente e licenziare la forza lavoro, l’esigenza di ridurre progressivamente il carico di lavoro degli occupati, per superare il precariato e impiegare tendenzialmente tutti gli abilitati. Vi è poi stato l’intervento di Francesco Cori, lavoratore precario del Cps e della Flc-Cgil, che ha svolto una approfondita relazione dal titolo: “Istruzione, lavoro e cittadinanza”, che ha fornito significativi spunti per il dibattito successivo.
Vi è poi stato l’inatteso, ma molto apprezzato, intervento di Sotiris Martalis, insegnante di Atene, esponente del sindacato degli insegnanti greci e fra gli animatori della corrente della sinistra sindacale, che ha relazionato sul gravissimo attacco condotto dal governo greco, con il supporto dell’Unione Europea, ai lavoratori greci della scuola, un attacco che le istituzioni della Troika intendono estendere a tutti i paesi dell’Europa meridionale. Allo stesso tempo Martalis ha sottolineato l’importanza delle lotte unitarie condotte dai lavoratori greci che sono riusciti a mantenere l’unitarietà del movimento sindacale sotto la direzione delle forze radicali.
L’ultima sezione della prima parte del seminario è stata aperta da un significativo intervento di Antonia Sani, dell’Associazione nazionale per la scuola della Repubblica, che ha approfondito il tema dell’importanza della partecipazione democratica per un sistema formativo di qualità. Le relazioni della prima parte del seminario si sono concluse con l’intervento di Mario Sanguinetti, docente dei Cobas scuola, e tra i primi firmatari dell’appello degli autoconvocati, dal titolo: “Dai tagli alla scuola alla riproposizione di un modello selettivo di società: irriducibilità del percorso educativo contro i tentativi di standardizzazione”. Prima di gustare un ricco e abbondante pranzo sociale, con i diversi piatti proposti da molti dei partecipanti al seminario, si è ricordato il significativo intervento di Nair Magnaghi, Ata Rsu Usi, che ha considerato le peculiarità della scuola italiana nel più generale contesto europeo, intervento pubblicato nel sito dei Lavoratori autoconvocati.
Rifocillati dal pranzo, i molti lavoratori presenti dalla mattina rinforzati da altri che si sono aggiunti, hanno dato vita a un’Assemblea-dibattito sulle proposte di mobilitazione nell’immediato e in relazione all’apertura del prossimo anno scolastico contro il progetto di dequalificazione della scuola statale da parte del governo. Nonostante la pluralità dei punti di vista emersi in un vivace e animato dibattito, si è infine pervenuti a una sintesi unitaria che ha rilanciato la centralità, all’interno dei tre giorni di mobilitazione lanciati dall’assemblea delle scuole, dell’iniziativa di martedì 15 luglio per portare, dalle 9 del mattino, la protesta alle misure del governo a Montecitorio, con l’auspicio che si tratti non di una semplice e passiva testimonianza di dissenso verso il governo, ma di una manifestazione in grado di comunicare in modo adeguato alla cittadinanza la gravità dell’attacco rivolto all’istruzione pubblica. All’interno di questa giornata il contributo dell’assemblea dei lavoratori autoconvocati sarà rappresentato in particolare da uno striscione (con su scritto: “No all’aumento dell’orario! Lavorare meglio, assumere tutti”) e da un appello per uno sciopero unitario. L’Assemblea dei lavoratori autoconvocati delle scuole di Roma, infatti, facendosi interprete della volontà dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola, dopo le dichiarazioni del sottosegretario Reggi e l’ennesimo blocco del rinnovo del contratto, ritiene improcrastinabile una mobilitazione unitaria che preveda: un deciso contrasto alla riduzione di un anno del percorso scolastico e all’aumento dell’orario e dei carichi di lavoro, anche per permettere l’immissione in ruolo di tutti i precari sui posti vacanti e disponibili. Ciò sarà possibile unicamente attraverso una mobilitazione unitaria dal basso volta a difendere e rilanciare il Contratto nazionale di lavoro, garantendo finalmente un adeguato recupero del potere di acquisto del salario di tutti i lavoratori della scuola.
Sulla base di questo programma minimo di mobilitazione i lavoratori della scuola autoconvocatisi in assemblea invitano tutti i lavoratori, le associazioni, i coordinamenti, le organizzazioni sindacali ad una assemblea unitaria da tenersi in una scuola di Roma lunedì 15 settembre, giorno in cui riprenderanno le lezioni. I lavoratori autoconvocati della scuola chiedono a tutto il movimento in difesa della scuola statale e alle organizzazioni sindacali di concordare per quella data uno sciopero unitario, adeguatamente organizzato, da tenersi entro la metà del mese di ottobre per contrastare questo ennesimo tentativo governativo di dequalificare l’istruzione e di peggiorare le condizioni di lavoro.
Questo percorso di mobilitazione, per non ridursi a una semplice testimonianza di dissenso, dovrà essere adeguatamente preparato con assemblee da tenersi in tutte le scuole. Per preparare queste ultime l’assemblea autoconvocata dei lavoratori della scuola si dà appuntamento, sempre nella sede del Cielo sopra l’Esquilino in via Galilei 57, il primo settembre.