LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE GIOVANNI CAUDO
Martedì 22 Luglio 2014
Il 6 maggio scorso abbiamo partecipato all’incontro a Villa De Sanctis, Municipio V, in cui lei ha presentato il progetto per una Conferenza urbanistica cittadina da tenersi a febbraio 2015, che vorrebbe essere il punto di arrivo di un processo partecipativo, avviato nei 15 Municipi di Roma, per definire gli obiettivi di interesse pubblico degli interventi urbanistici.
Ci ha invitato quindi come rappresentanti di comitati, di associazioni o semplici cittadini, a partecipare a una serie di incontri per elaborare la “Carta dei valori” del Municipio V che, insieme alle schede di progetto, avrebbe costituito uno dei tasselli per la preparazione della Conferenza.
Abbiamo deciso di partecipare, pensando che avremmo contribuito a un cambio di rotta rispetto alle politiche urbanistiche della nostra città, colmando la progressiva distanza che si è prodotta nel corso di decenni tra le scelte urbanistiche del Comune e le esigenze di una migliore qualità della vita cittadina, in particolare nella periferia, basata su blocco della cementificazione, aumento e riqualificazione del verde pubblico, contrasto del degrado ambientale, trasporti pubblici efficienti, abbattimento dei tassi di inquinamento atmosferico e acustico, valorizzazione del patrimonio archeologico, ambientale, urbanistico e sociale locale, sostegno alla ciclabilità e alla pedonalizzazione
Purtroppo ci siamo dovuti ricredere.
I quattro incontri al Municipio V sono stati caratterizzati da mancanza di trasparenza, scarsa rappresentanza di comitati e associazioni e soprattutto di cittadini che rappresentassero i diversi quartieri (nessuno sforzo è stato fatto in tal senso per il loro coinvolgimento); poco il tempo dedicato al processo di elaborazione dei “Principi” e della “Carta dei valori”; inadeguata azione di facilitazione; documentazione non accessibile ai partecipanti o a eventuali cittadini che nel corso del processo avessero voluto approfondire, rivedere, integrare o semplicemente contribuire successivamente; ridotti o assenti i momenti assembleari dedicati alla discussione e alla condivisione dei contributi dei singoli gruppi.
Ogni nostra richiesta di migliorare e proseguire il processo partecipativo è stata ignorata dall’assessore all’Urbanistica del Municipio, responsabile dell’organizzazione insieme ai tecnici di “Risorse per Roma“.
Durante l’incontro conclusivo assembleare del 18 giugno, i tecnici di “Risorse per Roma”, senza consentire una reale discussione sui “Principi”, hanno presentato per la prima volta la planimetria della “Carta dei valori”, elaborata sulla base dei contributi dei gruppi, e ci hanno invitato a proporre modifiche.
Non avendo potuto leggere il documento nella sua interezza, è stato di fatto impossibile entrare nel merito dei suoi contenuti. Abbiamo quindi avanzato forti critiche sul metodo di lavoro seguito, sottolineando la nostra totale insoddisfazione per un’occasione sprecata di progettazione partecipata.
Noi auspichiamo che la partecipazione, sia da parte dei singoli cittadini, sia da parte delle realtà culturali, sociali e politiche, diventi strumento permanente ed effettivo per il governo della nostra città e che si istituiscano tavoli permanenti di analisi, proposizione e verifica nei territori, così come delineato dalla “Delibera n.57 del 2 marzo 2006 (“Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” Comune di Roma), che prevede una costante offerta d’informazione per i cittadini e lo svolgimento di veri e propri incontri di progettazione partecipativi, fino al monitoraggio e alla verifica dei risultati.
Vogliamo comunicarle che ci dissociamo dalla “Carta dei valori” che lei riceverà dal Municipio V, perché risulta essere una sintesi superficiale e insoddisfacente, frutto di un percorso affrettato e mal gestito, lontano da quello che intendiamo per partecipazione democratica.
Vogliamo inoltre esprimere forte preoccupazione rispetto all’esito finale della  Conferenza urbanistica cittadina che, se basata su queste premesse, rischia di essere un’operazione d’immagine più che di reale espressione dei territori, profondamente lontana dagli obiettivi proposti.
Associazione Laboratorio Sociale Autogestito 100celle – CasaClima Network Regione Lazio – Centri Culturali Municipali “Giorgio Morandi” e “Michele Testa” / Membri GSUL – Progetto Urbact Re-Block – Comitato di Quartiere Pigneto Prenestino – Forum Territoriale Permanente Parco delle Energie – Rete Territoriale Roma Est
Roma, luglio 2014