L’esecuzione di Joseph Wood, avvenuta in Arizona il 23 luglio e durata due ore, costituisce un ulteriore monito per le autorita’ statunitensi: l’unica soluzione e’ abolire la pena di morte.
COMUNICATO STAMPA
UN’ALTRA ESECUZIONE ANDATA MALE NEGLI USA.
PER AMNESTY INTERNATIONAL L’UNICA SOLUZIONE E’ ABOLIRE LA PENA DI MORTE
L’esecuzione di Joseph Wood, avvenuta in Arizona il 23 luglio e durata due ore, costituisce un ulteriore monito per le autorita’ statunitensi: l’unica soluzione e’ abolire la pena di morte.
“Quante volte ancora dovremo ricordare alle autorita’ che l’espressione ‘esecuzione umana’ e’ un ossimoro prima che decidano di abbandonare i loro esperimenti negli omicidi giudiziari?” – ha chiesto Rob Freer, ricercatore di Amnesty International sugli Usa.
Solo quest’anno, almeno tre esecuzioni non sono andate secondo i piani.
Amnesty International ritiene non solo che non esista alcun modo umano per eseguire le condanne a morte, ma che la crudelta’ della pena capitale non si limiti a cio’ che accade nella stanza in cui hanno luogo le esecuzioni.
Tenere in prigione una persona con una minaccia di morte pendente sul capo, per anni o persino per decenni, difficilmente puo’ essere definito un approccio progressista verso la giustizia penale o verso i diritti umani.
“In qualsiasi modo lo stato scelga di mettere a morte un prigioniero, e a prescindere se l’esecuzione si svolga o meno secondo i piani, resta il fatto che si tratta di una pena incompatibile coi principi fondamentali sui diritti umani” – ha sottolineato Freer.
La pena di morte negli Usa e’ infarcita di arbitrarieta’, discriminazione ed errori. Da quando, alcuni anni fa, hanno iniziato a incontrare ostacoli nel reperimento dei medicinali necessari per le esecuzioni letali, gli stati mantenitori degli Usa hanno continuato a eseguire condanne a morte ricorrendo a fornitori controversi e al segreto.
L’esecuzione di Joseph Wood, condannato a morte nel 1989 per l’omicidio della sua ex fidanzata e del padre di quest’ultima, e’ iniziata alle 13.52 (ora locale) del 23 luglio. E’ durata cosi’ tanto che il suo avvocato ha avuto il tempo di presentare un appello d’emergenza a una corte federale, mentre Wood era ancora vivo, chiedendo che la procedura venisse fermata. Il giudice federale non ha risposto e l’uomo e’ stato dichiarato morto alle 15.49. Successivamente, il giudice ha ordinato allo stato di conservare il corpo di Wood.
La governatrice dell’Arizona, Janice Brewer, ha dichiarato che l’esecuzione e’ stata “legale” e che Wood “non ha sofferto” ma ha ordinato di rivedere la vicenda per capire perche’ l’esecuzione sia durata cosi’ a lungo.
Sono 140 paesi che hanno abolito la pena di morte nelle leggi o nella prassi. Gli Usa si stanno avvicinando alla 1400esima esecuzione (ne mancano 15) da quando, nel 1977, sono ripresi gli omicidi giudiziari. Dal 2007, cinque stati degli Usa hanno abolito la pena di morte.
Roma, 24 luglio 2014