Trasformiamo l’indignazione per la pulizia etnica e il genocidio perseguiti dai sionisti d’Israele contro il popolo palestinese in lotta per porre fine alla Repubblica Pontificia e sovvertire così tutta la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti!
Comunicato CC 26/2014 – 1° agosto 2014
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La resistenza del popolo palestinese alla pulizia etnica e la rivoluzione socialista in Italia
Trasformiamo l’indignazione per la pulizia etnica e il genocidio perseguiti dai sionisti d’Israele contro il popolo palestinese in lotta per porre fine alla Repubblica Pontificia e sovvertire così tutta la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti!
Senza l’appoggio militare, economico, finanziario, scientifico e diplomatico della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, il governo sionista d’Israele non sarebbe stato in grado di condurre e non sarebbe in grado di continuare la politica di persecuzione, pulizia etnica e genocidio che da anni sta conducendo ai danni del popolo palestinese! Questa è una realtà incontrovertibile. Aiuti finanziari, militari e d’ogni genere affluiscono regolarmente ai sionisti d’Israele e ne permettono l’esistenza, il rafforzamento militare e l’attività controrivoluzionaria che svolgono in gran parte dei paesi del mondo. I sionisti d’Israele si avvalgono dell’ascendente che hanno su gran parte delle comunità ebraiche che esistono in quasi tutti i paesi del mondo per influire sulla politica degli altri Stati, sul comportamento dei gruppi imperialisti e per attingere alle risorse scientifiche e d’altro genere del resto del mondo. I sionisti stanno agli ebrei, come i fascisti stavano agli italiani e i nazisti ai tedeschi. Come i fascisti nei confronti del popolo italiano e i nazisti nei confronti del popolo tedesco, essi si avvalgono di quanto di più reazionario esiste nelle comunità ebree e lo alimentano, a vantaggio dell’imperialismo. Oggi la massa degli ebrei in tutti i paesi del mondo e anche in Israele sono oppressi e comunque dominati dai sionisti sia a causa dell’eredità delle persecuzioni antisemite a cui sono stati sottomessi nei paesi cristiani europei da duemila anni a questa parte e culminate nell’Olocausto organizzato dai nazisti con il tacito assenso del Vaticano sia a causa del declino del movimento comunista e il connesso sopravvento della cultura reazionaria della borghesia imperialista e del suo clero che caratterizza il periodo seguito all’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria. La lotta aperta e senza riserve contro il sionismo e contro ogni forma di razzismo (ivi compresa ovviamente la lotta senza riserve contro l’antisemitismo dei gruppi fascisti, nazisti, cristiani integralisti e affini) è un aspetto imprescindibile della rinascita del movimento comunista. Essa aiuterà anche gli ebrei comunisti e progressisti a riprendere forza e la massa degli ebrei a scuotersi di dosso il dominio dei sionisti.
La relazione della Repubblica Pontificia con i sionisti d’Israele più che di collaborazione è di asservimento. I sionisti in Italia possono fare quello che ritengono opportuno in completa immunità, protetti dalle autorità civili, militari e religiose italiane. I sionisti d’Israele si giovano delle prestazioni italiane, del territorio e delle risorse del nostro paese, non solo tramite la NATO ma anche direttamente. Il governo italiano si è vincolato a prestazioni dirette d’ogni genere: la legge 94 del 17 maggio 2005, approvata alla Camera e al Senato dai partiti delle Larghe Intese (Forza Italia, DS-Ulivo e partiti satelliti dei due) ne inquadra solo alcune. Inoltre i sionisti d’Israele in proprio, direttamente e in condizioni di assoluta impunità e immunità organizzano sul territorio italiano operazioni d’ogni genere (gruppi sionisti civili e paramilitari, agenzie di spionaggio, rapimenti di dissidenti, esecuzioni di oppositori e quanto altro serve loro). Essi si servono dell’Italia come retroterra d’Israele. La recente dimissione di Moni Ovadia dalla comunità ebraica di Milano ha messo in luce in modo esemplare il ruolo che hanno i sionisti nelle comunità ebraiche italiane.
Tutto questo la Repubblica Pontificia lo compie e lo tollera in aperta violazione della Costituzione che vieta la guerra, vieta cessioni unilaterali di sovranità, interdice le attività e la propaganda fasciste e naziste. Ai termini della Costituzione del 1948 le organizzazioni sioniste e la propaganda sionista non hanno diritto di esistere in Italia. I pubblici ufficiali che non agiscono contro questi reati vengono meno ai loro compiti istituzionali.
Proclamare solidarietà al popolo palestinese e chiedere la cessazione dell’aggressione della Striscia di Gaza senza denunciare le autorità italiane, senza denunciare la loro collaborazione all’aggressione, alla pulizia etnica e al genocidio sistematicamente perseguiti dai sionisti d’Israele, è ipocrisia e imbroglio. Come è ipocrisia e imbroglio chiedere il rispetto della Costituzione, dichiararsi a difesa della Costituzione e non schierarsi senza riserve e fattivamente contro le organizzazioni e la propaganda fasciste, naziste e a maggior ragione, vista la gravità dell’attività attualmente in corso, contro le organizzazioni e la propaganda sioniste.
Nonostante la sproporzione delle forze, Hamas con le sue forze armate infligge gravi perdite ai sionisti. Hamas e altre organizzazioni rivoluzionarie palestinesi costituiscono un baluardo contro la pulizia etnica. La resistenza del popolo palestinese ai sionisti d’Israele è un esempio per le masse popolari del nostro paese: per quanto sfavorevole sia il rapporto di forze, è sempre possibile per le forze rivoluzionarie trovare punti deboli nel sistema di potere della borghesia imperialista e del suo clero, attaccare e così modificare un passo dopo l’altro il rapporto di forza: basta avere una strategia giusta e lottare con continuità adottando tattiche efficaci. Tutte le iniziative di massa contro i sionisti e a favore della resistenza del popolo palestinese devono mettere in grande rilievo questi tre aspetti, non devono solo denunciare le atrocità perpetrate dai sionisti d’Israele.
La forma suprema di solidarietà con il popolo palestinese, l’aiuto migliore e più efficace che possiamo dare è proseguire senza riserve la rivoluzione socialista in Italia. Questo oggi significa creare le condizioni per la costituzione del Governo di Blocco Popolare. È il primo balzo in avanti che è possibile compiere. Con esso apriremo la strada al successivo. Oggi ogni nostra attività deve tendere in questa direzione.
Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti aprirà la via e mostrerà la strada anche alle masse popolari degli altri paesi.
In tutto il mondo le masse popolari soffrono e subiscono torti immensi a causa della crisi generale del capitalismo. Il vero e principale freno alla loro azione per emanciparsi, è la debolezza del movimento comunista che non si è ancora ripreso dalla sconfitta che ha subito nella seconda parte del secolo scorso a causa dei suoi limiti nella comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe. Senza l’iniziativa e la direzione del movimento comunista cosciente e organizzato, le masse popolari non sono in grado di dispiegare la loro forza e di combattere con successo su larga scala. Sta quindi a noi comunisti prendere l’iniziativa. Chi vuole cambiare il mondo deve diventare comunista.
La borghesia imperialista e il clero sono in un vicolo cieco: non sono in grado di porre fine alla crisi del loro sistema, si dibattono e divincolano forsennatamente per mantenere in vita il loro sistema e i loro privilegi, provocano disastri, guerre, distruzioni ed epidemie una dopo l’altra. Lo constatiamo in ogni angolo del mondo e in ogni campo. Il comportamento criminale e insensato dei sionisti d’Israele mostra di cosa sono capaci. La connivenza e collaborazione delle potenze della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti con loro, in particolare per quello che ci riguarda direttamente quelle della Repubblica Pontificia e della Corte Papale, mostrano lo stato a cui sono ridotti la borghesia e il clero. Niente di buono possiamo aspettarci da loro. Dobbiamo solo imparare a combatterli, attaccandoli da subito con le forze di cui già disponiamo in ogni loro punto debole dove con l’attacco possiamo raccogliere nuove forze.
Avanti con la rinascita del movimento comunista!
Viva Hamas e tutte le forze rivoluzionarie del popolo palestinese!
Viva la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela e i movimenti rivoluzionari antimperialisti in corso in altri paesi dell’America Latina!
Viva il Partito comunista dell’India (maoista), il nuovo Partito comunista delle Filippine e tutti i partiti comunisti impegnati nella guerra popolare rivoluzionaria!
Viva i comunisti che sotto tutti i cieli lavorano alla rinascita del movimento comunista!
Viva i compagni che lavorano alla rinascita del movimento comunista negli USA: essi rendono un grande servizio a tutta l’umanità perché è anche il modo migliore per prevenire la nuova guerra mondiale!
Operai e lavoratori avanzati, giovani e donne delle masse popolari, arruolatevi nelle file del nuovo Partito comunista italiano per fare la rivoluzione socialista: questa è l’impresa principale dell’ora attuale! Questo decide di tutto il resto! Non c’è futuro con il capitalismo!
Costituire nella clandestinità Comitati di Partito in ogni azienda e in ogni luogo d’abitazione e studiare il Manifesto Programma del (nuovo)Partito comunista italiano!
Mobilitare in ogni azienda capitalista i lavoratori a costituire Organismi Operai che prendano in mano la sorte della loro azienda, ne assicurino l’avvenire e ne facciano un centro di organizzazione e mobilitazione delle masse popolari della zona!
Mobilitare in ogni azienda pubblica e in ogni zona d’abitazione i lavoratori e le masse popolari a costituire Organismi Popolari che facciano subito fronte con misure d’emergenza alla crisi del capitalismo!
OO e OP devono coordinarsi fino a costituire il nuovo governo d’emergenza per tutto il paese, il Governo di Blocco Popolare!
La nuova ondata della rivoluzione proletaria avanza in tutto il mondo!
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Comitato Centrale del (n)PCI http://www.nuovopci.it