“La nostra estate al fianco degli iracheni”

In tre mesi di lavoro per proteggere la popolazione irachena abbiamo raggiunto 29.410 persone. In questa infografica, un riassunto del nostro impegno per rispondere all’emergenza.



 

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La nostra estate al fianco degli iracheni


In tre mesi di lavoro per proteggere la popolazione irachena abbiamo raggiunto 29.410 persone. In questa infografica, un riassunto del nostro impegno per rispondere all’emergenza, facilitato e rafforzato dai solidi legami costruiti con associazioni, attivisti e comunità in 23 anni di presenza in questo paese. Ma la crisi va avanti, così la nostra solidarietà.

Aiutaci a continuare nelle distribuzioni di acqua, latte in polvere e kit igienici a favore delle minoranze irachene. Sono migliaia le persone a rischio.

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Voci dal campo


Voglia di tornare a scuola

“I bambini vogliono tornare a studiare e giocare in un posto sicuro.” Sarbast è un’insegnante. Lavora in una scuola di Dohuk ma nelle ultime settimane è entrato a far parte del nostro staff impegnato nel programma di assistenza ai rifugiati siriani in Kurdistan. >>


Khanke. Le ore dell’abbandono

“Tante mani e braccia rispondono ai nostri timidi saluti. Braccia di 1.500 famiglie, circa 7.000 anime sopravvissute alla fuga ed al ritorno. Occhi profondissimi, lucidi, arrabbiati e commossi insieme.” Il racconto della nostra Alessia, Desk Cooperazione Medio Oriente. Direttamente dal campo di transito di Khanke che accoglie gli sfollati yazidi. >>


Bentornata Riam!

“Sono passata oggi a trovare la bambina e suo padre, e abbiamo fatto una lunga passeggiata tra Trastevere e l’Isola Tiberina. Li ho trovati bene, erano molto contenti. Domani la accompagnerò in ospedale.” Queste le parole di Loretta, nostra volontaria, nel rincontrare la piccola Riam, la bambina irachena che da 5 anni seguiamo nel suo complesso percorso operatorio, da sabato di nuovo in Italia. >>

 

Dall’Italia


Armi in Iraq: trasparenza insufficiente

Nell’ambito della discussione sul “Decreto Missioni”, il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha fornito qualche dettaglio sulle armi che il Governo intende inviare in Iraq. Insufficienti per la Rete Disarmo che chiede anche una supervisione parlamentare e della società civile. >>


Un passo di pace

Appuntamento a Firenze il 21 settembre per dire basta guerre! Ascoltando popoli e società civili e costruendo un percorso di PACE e GIUSTIZIA. Facciamo sentire la nostra voce, partecipa! >>

 

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