Donne povere, ignoranti, invecchiate, magari pure un po’ sceme. Pensavano di poterle schiacciare come mosche. E invece 595 addette alle pulizie sono diventate un simbolo europeo della lotta per la dignità delle persone.
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RACCONTARE LA SOCIETÀ CHE CAMBIA
Comune-info è nato con un’ambizione: essere utile a chi vuole cambiare il mondo e a chi ha già cominciato a farlo. Ma riconoscere e raccontare la società che cambia è un esercizio complesso. Di certo, abbiamo bisogno di uno sguardo diverso sul mondo, abbiamo bisogno non solo di raccontare ma soprattutto di ascoltare in modo diverso. Un ciclo di seminari sulla comunicazione sociale, ovvero su cosa (e come) raccontare, promosso da Comune-info a Roma in ottobre. Lla partecipazione è gratuita TUTTE LE INFORMAZIONI PER ISCRIVERSI SONO QUI
LA RESISTENZA CON LA SCOPA
Donne povere, ignoranti, invecchiate, magari pure un po’ sceme. Pensavano di poterle schiacciare come mosche. E invece 595 addette alle pulizie sono diventate un simbolo europeo della lotta per la dignità delle persone L’ARTICOLO COMPLETO
IL CHE FARE
Per cambiare il mondo in modo radicale e profondo non serve conquistare gli apparati del dominio che ci opprime. L’esperienza universale mostra come chiunque abbia tentato, pur con le migliori intenzioni, di trasformare la società attraverso gli strumenti creati dal mondo contro cui lottava, prima o poi sia rimasto prigioniero di quegli stessi strumenti. Per questo Marx raccomandava di smantellare gli apparati, a cominciare dallo Stato, che non può essere riconvertito per vincere gli interessi di chi lo ha creato al fine di sottomettere i popoli. Una raccomandazione ancora molto utile. Potrebbe invece essere consegnata agli archivi delle esperienze inservibili e dannose la risposta al mitico “che fare” scrit to da Lenin all’inizio del secolo scorso. Quella convinzione ha permeato tutto il pensiero bolscevico e molti dei suoi eredi: solo una coscienza e una conoscenza superiori, un’istruzione autoritaria e un’efficace ingegneria sociale possono trasformare la società. Chi vi si aggrappa, è rimasto e resterà a lungo preda dello sconforto. Strade differenti, prive di certezze e assai poco agevoli, si stanno invece incrociando. Provano a riorganizzare la società non dall’alto ma dal basso e mostrano fiducia nelle persone comuni, senza pretendere di dirigerle. È la gente che ha smesso di domandarsi che fare per passare all’azione e fare il mondo nuovo L’ARTICOLO COMPLETO DI GUSTAVO ESTEVA
ELIMINARE IL DISTACCO DI CHI VIVE IN CITTÀ
Incontri, baratti, picnic, gruppo facebook: la prima social street a Torino ha pochi mesi ma è già piuttosto vivace. Per il futuro? Cene in cortile, orti nei palazzi, cooperazione tra i commercianti per la riduzione dello spreco di cibo LA NOTIZIA COMPLETA
PRENDERSI CURA DELLA TERRA. INSIEME
Sono molti i casi di gruppi di cittadini e di famiglie che dopo aver conosciuto e frequentato produttori agricoli decidono di compartecipare in qualche modo alle sorti di quelle piccole imprese L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI
SCOZIA INDIPENDENTE, LIBERA E AUTONOMA
Avevamo bisogno di una campagna dal basso che potesse sostenere come un voto per il Sì possa servire a trasformare radicalmente la vita della gente comune in Scozia, dice Cat Boyd, tra i fondatori della Radical indipendence Campaign, un’ampia coalizione della sinistra radicale per l’indipendenza. In questa intervista raccolta da Global Project, Cat spiega che una Scozia libera dalla malattia neo-liberale di Westminster ha un maggiore spazio per quelle riforme democratiche e sociali che potrebbero aiutare a dare nuovamente potere alla gente comune. Niente a che fare con il richiamo a tradizioni ancestrali e a identità chiuse e regressive L’INTERVISTA DI MATTIA GALLO A CAT BOYD
IL RITORNO A SCUOLA
“Alcuni si abbracciavano, altri si davano la mano, altri i bacetti sulle guance. Alcuni non sapevano che dire, si vergognavano un po’ …. Abbiamo cercato le nostre parole e abbiamo realizzato un grande cartellone per raccontare il ritorno. Il giorno seguente siamo andati in cortile per il rito delle bolle del buon augurio …. Alla fine anche la maestra ha soffiato le sue bolle ma non era brava come Salvatore, Mattia e Francesco. Il suo è un desiderio con tante facce: che impariamo ad ascoltarci e ad aiutarci. Ci ha poi detto che le relazioni tra di noi si assomigliano alle bolle: possono essere belle, trasparenti, leggere e però scoppiare facilmente. Perciò bisogna averne cura …. ” L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA GASPARRO
AUTOPRODUZIONI DIDATTICHE
Un semplice rotolo di cartone, una moletta, un barattolo possono prendere vita e trasformarsi in strumenti preziosi e insostituibili di attenzione e comunicazione. Qualche idea per il fai da te degli insegnanti LA NOTIZIA COMPLETA
SEMI, TERRA, CIBO E DEMOCRAZIA
(Vandana Shiva) “Ogni anno che passa, l’interconnessione tra le crisi del nostro pianeta diventa sempre più chiara; in ogni parte del mondo stiamo facendo fronte alla rovina sociale, economica ed ecologica. L’agricoltura industriale ha degradato la nostra terra, distrutto la nostra biodiversità, e sradicato contadini dai loro mezzi di sostentamento. Avendo privatizzato e brevettato le sementi, la vecchia economia ha creato una crisi ecologica ed ha portato ad un disastro economico….” E’ giunto il tempo per riprendere i nostri semi, la nostra terra e la nostra eredità culturale quali beni comuni. Chiamata all’azione per la Democrazia dei dei Semi, d el Cibo e della Terra 2014 (Call to Action for Seed Food and Earth Democracy 2014) L’ARTICOLO COMPLETO DI VANDANA SHIVA
LA PACE HA BISOGNO DI CAMBIARE PASSO
Domenica 21 settembre, organizzazioni e movimenti a Firenze
GAZA E LA VOLONTÀ DI RESISTERE
Israele sta portando avanti una guerra contro la volontà di resistere dei Palestinesi. È la dignità del popolo palestinese che non possono sopportare. Ma la verità ora è venuta a galla. Quelli cui un tempo era intimato il silenzio ora non possono più voltare lo sguardo. Si sono trovati di fronte sulle loro Tv e sui telefonini, la prova della barbarie di Israele e la grande forza distruttiva del suo mentore, gli Stati Uniti, la codardia dei governi europei. Bugie, mistificazioni, rimozione dei contesti storici sono stati continuamenti utilizzati dagli apologeti israeliani. Edward Said era stato più esplicito: la macchina dei media occidentali &egrav e; in grado di entrare profondamente nella coscienza della maggior parte dell’umanità con un “reticolo” influente come le flotte imperialiste del 19simo secolo. Ora qualcosa è cambiato: un’informazione pubblica critica e una resistenza alla propaganda esistono e una seconda superpotenza sta emergendo, il potere dell’opinione pubblica, alimentato da internet e dai social media. Romperemo il silenzio finchè siamo ancora in tempo? L’ARTICOLO COMPLETO DI JOHN PILGER
LO SPAZIO È LA CITTÀ
I “Cinque passi” del Municipio dei Beni Comuni per riprendersi Pisa. Il primo? “Buttare la guerra fuori dalle nostre città” L’ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCO BIAGI
UN MANUALE PER TRASFORMARE LE CITTÀ
Cosa sono le strade? Spazi pubblici. Cosa possono ospitare? Molte attività: camminare e pedalare, ma soprattutto incontrarsi e giocare (ah, sì, certo, servono anche per gli spostamenti dei veicoli). Non c’è dubbio, abbiamo bisogno di re-immaginare insieme l’utilizzo e la funzione delle nostre strade LA NOTIZIA COMPLETA
L’AGROBUSINESS HA GIÀ VINTO LE ELEZIONI
Dilma Rousseff si appresta a vincere nuovamente le elezioni (5 ottobre) del quinto paese più grande del mondo per superficie, il Brasile. Lungo l’elenco dei motivi di scontento dei movimenti. Il principale? L’alleanza tra latifondo, capitale finanziario e transnazionali che ha conquistato alla sua causa l’intera struttura dello Stato, appropriandosi violentemente di tutti i beni della natura. Non è un caso che ciascuno dei tre principali candidati alla presidenza abbia ricevuto dalla Confederazione Nazionale dell’Agricoltura un documento, dal titolo “Cosa ci attendiamo dal prossimo presidente”, che dice tutto sull’insa ziabilità di un agribusiness la cui produzione è già cresciuta, sotto i governi di Lula e di Dilma, addirittura del 70 per cento L’ARTICOLO COMPLETO DI CLAUDIA FANTI
SÌ, VOI LE ODIATE
“Se alla notizia di ricerche e studi che sottolineano i tassi abominevoli di violenza contro le donne, i costi enormi della violenza domestica, il fatto che al mondo una bambina/ragazza su 10 (circa 120 milioni in totale!) è stata forzata al coito o a prender parte ad atti sessuali (Unicef, settembre 2014), sentite il bisogno di commentare a voce oppure online: Emergenza gonfiata, Bolla mediatica, Dati falsi… senza aver mai, e ripeto mai, neppure aver letto gli studi e le ricerche in questione, è ora che affrontiate la verità. Sì, voi odiate le donne …. Allora cominciate a chiedervi perché e cosa potete fare per cambiare” L’ARTICOLO C OMPLETO DI MARIA G. DI RIENZO
MILITARI, NAVI E PIRATI
Archivio Disarmo ha realizzato una ricerca sulle normative dopo il caso dei due marò. Cosa è emerso? Molte cose, ad esempio, che l’impiego dei militari sui mercantili costituisce per il ministero della difesa un bel business, poiché avviene a spese degli armatori: il guadagno è di 500 euro per marò imbarcato per ogni giorno di navigazione. Per altro l’Italia è l’unico paese ad aver legalizzato un uso così esteso delle Forze Armate a bordo di mercantili privati L’ARTICOLO COMPLETO DI EMANUELE GRECO
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