“Il tempo per spezzare le loro spade è questo”

“Le loro guerre imperversano in tutto il mondo. Alimentano il mercato delle armi: il governo Renzi è pronto a spendere cento milioni di euro al giorno. Smettiamola con l’arte della guerra. Dobbiamo fermarli, qui e ora”.

 

  NEWSLETTER DI COMUNE-INFO.

 

RACCONTARE LA SOCIETÀ CHE CAMBIA
Un ciclo di seminari sulla comunicazione sociale, ovvero su cosa (e come) raccontare, promosso da Comune-info a Roma in ottobre. LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA: LE INFORMAZIONI PER ISCRIVERSI

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IL TEMPO PER SPEZZARE LE LORO SPADE È QUESTO
Le loro guerre imperversano in tutto il mondo. Alimentano il mercato delle armi: il governo Renzi è pronto a spendere cento milioni di euro al giorno. Smettiamola con l’arte della guerra. Dobbiamo fermarli, qui e ora ARTICOLO COMPLETO DI ALEX ZANOTELLI
 

PROMEMORIA
Iraq, Siria, Ucraina, Gaza, Congo, Sudan, Libia, Afghanistan …..
“Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare …..
Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare …..
Ci sono cose da non fare mai …..
per esempio, la guerra” LA POESIA COMPLETA DI GIANNI RODARI
 

LA SCUOLA CAMBIATA DAI BAMBINI
Una scuola intitolata a Gianni Rodari, aperta tutto l’anno, che manda i bambini molto spesso in vacanza. Tre giorni liberi a settimana: sabato, domenica e lunedì per riposarsi e viaggiare. S’inizia alle 9 e si conclude alle 21 (niente paura, le attività sono uno spasso e nessuno è obbligato a starci). Chi vuole può rimanere anche a dormire. Si va a scuola dalla natura con lezioni all’aperto da settembre a novembre, tra gli ulivi, nei parchi …. La scuola è senza classi. possono insegnare i bambini, i genitori, i nonni, il contadino, il pompiere, il falegname, il medico, il panettiere… Si preparano cibi biologici e genuini. Un giorno a settimana, però, sono concesse le “schifezze”. Una scuola senza campanello. Una scuola senza voti, senza note, senza punizioni. Una scuola senza grembiule. Una scuola dove nessuno resta indietro …. Una scuola dove ci si aiuta. Una scuola dove i bambini non dimenticano mai che i maestri sono i saggi da ascoltare e rispettare …. Discipline e attività? Socializzazione e Amicizia, Mille e una Storia, Gicoleria e Giocattoleria, Pace, Poetismo, L’Orto …. Altre attività? Mercatino settimanale dei prodotti realizzati a scuola e di oggetti usati. Passeggeria, Liberi Libri in Biblioteca …. QUI LA VERSIONE COMPLETA DI QUESTA MERAVIGLIOSA RIVOLUZIONE DELLA SCUOLA DAL BASSO: FATELA GIRARE IN TUTTE LE SCUOLE

EDUCHIAMO IN MODO DIFFERENTE (FOTO)
Grande partecipazione lo scorso fine settimana all’iniziativa “Educare alle differenze” promossa a Roma dalle associazioni Scosse, Stonewall e Il Progetto Alice. Comune-info è stato tra i media partner dell’evento, interamente costruito dal basso QUI UNA PICCOLA GALLERIA FOTOGRAFICA

SCUOLA NEL BOSCO O EDUCAZIONE DIVERSA?
Ha ottenuto tanti consensi in rete la notizia dell’apertura in Italia del primo asilo nel bosco a Ostia, a Roma. L’idea di fondo, in questa come in altre esperienze analoghe, è che i bambini possono imparare dall’esperienza diretta, connessi con il mondo naturale, sperimentando autonomia. Tuttavia, siamo certi che sia solo la location esterna, in questo caso, il bosco, a creare questa “magia” oppure la differenza la fa l’approccio di genitori, maestri e maestre, educatori, che dovrebbe essere più rispettoso dei ritmi del bambino, più “in ascolto”, meno isterico e meno controllante? Perché è raro vedere i bambini cammi nare per strada per andare a a scuola? Perché durante l’inverno non si vedono bimbi giocare sotto la pioggia o meglio ancora, nella neve? Non basterebbe smetterla di pensare che si prendano il raffreddore se giocano in giardino il 18 di gennaio per iniziare a creare una buona relazione con la natura che ci circonda, ovunque noi viviamo? L’ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCA LANOCITA
 

BRASILE AL VOTO. L’AUTONOMIA DEI MOVIMENTI
Saranno settimane roventi, in Brasile, quelle che ci dividono dal 5 ottobre, il giorno del voto presidenziale. Più accese ancora saranno le tre settimane seguenti, quelle che condurranno al quasi certo ballottaggio. La morte improvvisa del socialista Eduardo Campos, scomparso con la famiglia a bordo di un aereo privato, ha riacceso la competizione con l’entrata in scena di Marina Silva, ex ministro verde del governo Lula e avversaria storica quanto temibile per la prevista rielezione di Dilma Roussef. Non suscitava entusiasmo ma sembrava scontato, il secondo mandato per Dilma, mentre ora diversi sondaggi danno Marina favorita. Sono state le straordinarie manifestazioni d el giugno 2013 a svegliare il gigante del Sudamerica e a cambiare in profondità lo scenario. Il governo del Pt ne è uscito sorpreso e scosso. La gente non gli riconosceva più alcuna diversità da chi lo aveva preceduto: le disuguaglianze restano quelle di sempre, la riforma agraria e quella urbanistica sogni più lontani. Così oggi il Movimento Passe Livre, grande protagonista della primavera 2013, ribadisce di non essere interessato ad alcuna via istituzionale mentre rileva che nessun candidato s’è detto favorevole alla tariffa zero sui trasporti. Gli fa eco il grande movimento urbano dei Sem Teto: manteniamo una rigorosa autonomia da qualsiasi partito politico e qualsiasi governo. Nemmeno più i Sem Terra fanno sconti ai candidati di una sinistra politica da tempo migrata altrove: il potere del capitale tiene in ostaggio la politica e le istituzioni pubbliche impedendo le trasformazioni politiche ed economiche nece ssarie al popolo. Gran bel segnale di salute, l’autonomia L’ARTICOLO COMPLETO DI RAUL ZIBECHI
 

L’AGRIBUSINESS HA GIÀ VINTO LE ELEZIONI
 

DALLA POVERTÀ SI TIRANO FUORI UN SACCO DI SOLDI MA ANCHE UN PAIO DI PREMI NOBEL DI TROPPO
Quale modo migliore delle fondazioni e delle donazioni si poteva trovare per trasformare il denaro in potere? Quale modo migliore si poteva trovare per consentire agli usurai di usare una percentuale minima dei loro profitti per riuscire a governare il mondo? Del resto tutti gli undici presidenti della Banca Mondiale dal 1946 sono uomini che si sono presentati come missionari tra i poveri. Oggi le Fondazioni amministrate con i fondi donati dalle Corporate, fanno ovunque commerci e incanalano il loro potere mettendo i loro uomini nelle caselle giuste della scacchiera. Non c’è nulla di segreto. Anche in questo modo è stata alimentata la cultura del prestito con conseguenze devastanti, come dimostrano diversi progetti di microcredito della Grameen Bank di Mohammed Yunus: le imprese della microfinanza in India si sono rese responsabili di centinaia di suicidi. Dobbiamo fare di tutto ogni giorno perché questo mondo non resti più solidamente nelle mani del capitalismo L’ARTICOLO COMPLETO DI ARUNDHATI ROY
 

L’EUROPA SOLIDALE NON HA BISOGNO DI VECCHIE RICETTE
C’è bisogno di “una nuova politica Ue per l’immigrazione legale”, e per questo l’Unione europea si doterà di “un commissario speciale” ha detto il commissario europeo designato Jean Claude Juncker. Nel suo documento programmatico si parla di “un budget di appena 90 milioni” per Frontex, cioè per l’iniziativa di respingimento più netta di cui l’Europa si sia mai dotata, “certamente non basta” per i compiti…. Contro queste politiche la società civile del Mediterraneo (e non solo) darà vita a Lampedusa al festival Sabir dall’1 al 5 ottobre, nell’anniversario della morte di 368 migranti annegati per sfuggire alla guerra militare, ma anche economica e sociale che anche l’Europa non ha intenzione di cessare con il resto del mondo e se stessa L’ARTICOLO COMPLETO DI MONICA DI SISTO
 

LA DIGNITÀ DELLE DONNE NEL MEDIORIENTE
Da qualche mese tutto il mondo si preoccupa a causa di ISIS, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Ma questo gruppo non è nato nel momento in cui ha conquistato alcune città irachene in giugno. Ha una sua storia nello scenario della guerra in Siria e prima nella guerra in Iraq. AlQaeda in Siria si è distanziato da loro, per la loro brutalità. Oltre che per la persecuzione delle minoranze etnico-religiose, è diventato noto per il trattamento riservato alle donne. Gli unici a fermarne l’avanzata verso nord sono stati uomini e donne curdi iracheni, ma non tutti i curdi vogliono le armi dalla “comunità internazionale”. Per and are oltre le bugie e le mistificazioni dei grandi media dobbiamo guardare la situazione da punti di vista diversi. Nella zona curda siriana, ad esempio, sta succedendo qualcosa di cui si parla poco. Alcuni residenti nel nord della Siria cercano di far nascere una regione chiamata zona libera del Rojava. A lottare sono anche molte donne. Nella Carta del Contratto sociale di Rojava si parla di libertà, di giustizia, di dignità, di diritti, di eliminare la discriminazione di genere, di come “le donne hanno il diritto inviolabile di partecipare alla vita politica, sociale, economica e culturale”. Sì, dovremmo guardare oltre le nebbie di cui avvolgono la realtà, per farci bere una favoletta che giustifica le guerre L’ARTICOLO COMPLETO
 

FERMIAMO LA DEVESTAZIONE DEL TERRITORIO
Una capillare rete formata da 968 comitati locali e associazioni ambientaliste e oltre tremila adesioni individuali di personalità, studiosi e amministratori sta cercando di fermare la devastazione del territorio. “Salviamo il paesaggio” è ciò che la lobby del cemento e dell’asfalto, degli immobiliaristi e dei palazzinari e i loro amici del decreto “Sblocca Italia” – che non si fermano nemmeno di fronte al ripetersi dei disastri alluvionali, al fallimento economico dovuto a dieci milioni di abitazioni invendute e alla corruzione imperante nel settore – non aveva previsto L’ARTICOLO COMPL ETO DI PAOLO CACCIARI
 

QUEL 13 SETTEMBRE HA CAMBIATO LA SARDEGNA
No, non si è trattato solo della più grande manifestazione antimilitarista sarda del nuovo secolo. La Manifestada a Capo Frasca potrebbe aver innescato qualcosa di molto più grande e importante della pur decisiva battaglia contro l’occupazione militare. Ad essersi mossi, scrivono nell’editoriale che pubblichiamo gli amici di Arrèxini, non sono stati solo i militanti e la gente dei molti comitati promotori. A Capo Frasca sono arrivate le persone comuni, molte le famiglie con i bambini, che hanno mostrato un’insospettata capacità di organizzazione politica. Sta qui, forse, quel qualcosa di più grande che sarebbe bene saper ascolt are ogni giorno, anche quando non irrompe sulla scena con la forza e la visibilità di una giornata che fa storia: la gente di Sardegna ha capito che può tornare a decidere come e per cosa lottare. Certo, a cominciare dallo stop alle esercitazioni, dalla dismissione dei poligoni e dalla bonifica delle areee inquinate, per passare, in modo naturale, alla lotta alla speculazione energetica e arrivare poi a riprendersi la terra e la speranza di poter cambiare le cose. Anche, o soprattutto, nei giorni in cui non si vota L’ARTICOLO COMPLETO
 

DAVIDE E GOLIA. LA MINIERA E LE ANDE
In effetti, le grandi lotte contadine raccontate dai meravigliosi libri di Manuel Scorza hanno, tra le altre, la straordinaria caratteristica di essere lotte senza tempo. Quella del Cavaliere Insonne comincia nel 1705, con il furto delle terre indigene, e si conclude solo 257 anni dopo, quando la comunità decide di lottare. Ci si stupisce fino a un certo punto, dunque, quando incontriamo vicende simili a quelle di Garabombo e Agapito Robles, tra le lagune delle Ande peruviane del secondo millennio. Solo che l’insaziabile sete dell’industria mineraria odierna non solo avvelena col cianuro l’acqua e la terra dei comuneros ma fa parte, a pieno titolo, di un complesso spec ulativo e finanziario molto attuale, l’estrattivismo sviluppista, che oggi domina il Sudamerica e diverse altre zone del pianeta. Una delle donne che gli resistono con maggiore tenacia è Máxima Acuña Atalaya, la Señora Chaupe. Avevamo raccontato la sua storia poco più di un anno fa, ora un processo farsa ha deciso che difendere la sua terra è una “usurpazione aggravata ai danni all’impresa mineraria Yanacocha”. Una sentenza di una gravità inaudita, contro una famiglia che la Corte interamericana dei diritti umani aveva invitato a proteggere e contro una donna che, nel reportage che avevamo pubblicato, senza esitazione alcuna diceva: “Sono una donna povera ma continuerò a lottare fino a che le squadre speciali non mi ammazzeranno” L’ARTICOLO COMPLETO DI ALDO ZANCHETTA
 

SOGNO DI PALESTINA: CAMMINA, CAMMINA III
I check point, più di cinque ore per fare ottanta chilometri. File interminabili, motori spenti, nessuno sa il perché. Mohammed Abdel Mejid Sunnuqrut, sedici anni, colpito alla testa da un poliziotto, ha concluso la sua agonia. Domani si prevedono “disordini”. Murad è ancora in prigione, con altri 150 del villaggio, colpevoli di non accettare il Muro. Palestina sotterranea. Sabastyia, la capitale dell’antica Samaria. L’antica Sebaste romana. La colonia di Shave Shomron e i suoi liquami. Come cresce un bambino che si sveglia la notte e vede i soldati entrare sparando? Israele è al di sopra della legge. Mgharat El Hamam. Una sorella nata lontano. Il guano dei co lombi. Battir patrimonio dell’umanità, al riparo dal Muro.Una ferrovia collega Gerusalemme col Libano e la Giordania ma non si può usare: Israele non vuole. Il Paniere della Palestina. Un uomo senza terra è un uomo che non vale. Un sistema d’irrigazione che funziona da duemila anni. Le sorgenti, la grande vasca e i tuffi dei ragazzini. Un calendario democratico per distribuire l’acqua. Un piccolo giardino incantevole. La solidarietà non come fatto eccezionale ma come pratica sociale. Il senso di comunità. Se i tuoi amici sono tutti pazzi, non ti giova essere saggio. Hassan Mustafa NOTE, CONTRAPPUNTI E MELODIE. LE IMPRESSIONI DI UN VIAGGIO IN SETTEMBRE

LA TERZA ETÀ DELL’ORO DELL’AUTOGESTIONE
Contro e oltre la crisi e il lavoro, crescono le imprese senza padroni in Spagna L’ARTICOLO COMPLETO
 

DOSSIER FABBRICHE RECUPERATE

DISOBBEDIENTI DIMENTICATI. UN APPELLO
“Il centenario della Prima Guerra Mondiale deve essere l’occasione per fare i conti con un capitolo doloroso e rimosso dalla memoria …. quello di mille e più soldati italiani uccisi dal piombo di altri soldati italiani perché ritenuti colpevoli di codardia, diserzione o disobbedienza … ‘Giustiziati’ perché sostanzialmente: rifiutarono di uccidere altri esseri umani, vollero mettere fine ai massacri …. ” QUI L’APPELLO COMPLETO E LA MAIL PER LE ADESIONI

CAMBIAMENTO E LIBERAZIONE
La pedagogia degli oppressi di Paulo Freire e il Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal restano strumenti quanto mai attuali per sperimentare cambiamenti sociali in profondità, per imparare a guardare il mondo dal basso L’INTERVISTA COMPLETA A ROBERTO MAZZINI
 

PICNIC URBANO. RESTATE ALLEGRI
“Un numero crescente di persone torna a tavola – scrive Gustavo Esteva – ne fa il centro della propria vita e da lì organizza il buen vivir“. A guardare ciò che accade nei vicoli del centro storico di Cosenza, viene da pensare che sia davvero così. Teatrino Clandestino Sud ha messo su un bizzarro festival di rigenerazione sociale, lo chiamano “Picnic urbano”. Due giorni per creare un momento in cui ricomporre le relazioni sociali e dare un volto diverso alla città, in cui mettere in comune saperi e mutuo appoggio, “in un territorio ricco di storia, di arte e di culture, al contempo però ancora povero di momenti conviviali” LA NOTIZIA COMPLETA
 

BICI IN SPALLA
Arriva dall’Austria la bicicletta/monopattino che può essere piegata in meno di due minuti e portata come un semplice zaino sulle spalle. Pensata per il trekking, alcuni hanno cominciato a utilizzarla anche per gli spostamenti in città LA NOTIZIA COMPLETA
 

CARBONE, SE LO CONOSCI LO EVITI
Il carbone resta il peggiore di tutti i combustibili fossili. E’ pericoloso e nocivo per gli operai che lo estraggono in gallerie anche a migliaia di metri nel sottosuolo, in mezzo all’umidità, a polveri e a gas esplosivi come il grisou; la movimentazione del carbone per strada, per ferrovia, su navi, con nastri trasportatori, provoca l’immissione nell’aria di polveri; polveri si formano dai depositi di carbone accanto alle centrali termoelettriche, alle industrie siderurgiche. La combustione, anche con i migliori accorgimenti, provoca l’inquinamento dell’atmosfera ad opera, oltre che dell’anidride carbonica, di ossidi di azoto e zolfo, polveri, mercurio, id rocarburi aromatici policiclici, alcuni dei quali cancerogeni. Eppure i consumi mondiali di carbono continuano a crescere L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

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