I cittadini di un minuscolo centro della provincia argentina di Córdoba hanno piantato le tende di fronte al gigantesco cantiere della Monsanto e sono riusciti a fermare il megaprogetto della più temibile e criminale impresa dell’agro-business.
NEWSLETTER DI COMUNE-INFO.
MONDI DIVERSI ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI
“Mi ribello facendo controeducazione, che vuol dire affermare il diritto al tempo, allo spazio, al desiderio, al piacere e al sapere, un sapere appassionato e appassionante, capace davvero di liberare la scintilla di singolarità che abita in tutti coloro che a vario titolo sono destinatari di un’azione educativa” L’ADESIONE DI PAOLO MOTTANA ALLA CAMPAGNA RIBELLARSI FACENDO
ACCAMPATI DA UN ANNO CONTRO MONSANTO
È già trascorso un anno da quando i cittadini di un minuscolo centro della provincia argentina di Córdoba hanno piantato le tende di fronte al gigantesco cantiere e sono riusciti a fermare il megaprogetto della più temibile e criminale impresa dell’agro-business. Con l’argilla hanno costruito un riparo da usare come cucina e accanto alla strada hanno coltivato un orto per la comunità. Raúl Zibechi torna ad analizzare i punti chiave della straordinaria e vittoriosa resistenza di Malvinas Argentinas contro Monsanto: hanno imparato a far politica senza essere dei politici. L’eterogeneità e il sentirsi tutti uguali hanno creato uno sp azio-tempo di auto-educazione collettiva, senza dirigenti né diretti, senza divisione del lavoro tra le persone che comandano e quelle che eseguono L’ARTICOLO COMPLETO DI RAUL ZIBECHI
► METTIAMO IN COMUNE John Holloway
STOP T-TIP DILAGA IN EUROPA
Doveva essere un Trattato segreto Usa e Ue per istituzionalizzare i diritti delle corporations facendoli prevalere su quelli delle persone. Una straordinaria protesta (1.100 eventi in 22 paesi, e oltre 50 città mobilitate in tutta Italia) ha cambiato le carte in tavola. E ora la Commissione Ue e il governo italiano, tra i più zelanti sostenitori del trattato come presidenti di turno dell’Unione, hanno un problema. Per questo la Campagna Stop T-tip Italia ha convocato il 14 ottobre a Roma, un presidio di contestazione al seminario cui Renzi ha invitato i ministri al Commercio d’Europa e i negoziatori d’Europa e Usa, a discutere con Marcegaglia, Marchionne e imprese varie le sorti meravigliose e progressive legate al T-tip L’ARTICOLO COMPLETO DI MONICA DI SISTO E ALBERTO ZORATTI
ABBIAMO BISOGNO DI CITTÀ IN CUI CAMMINARE
E non siamo più disposti ad aspettare … Lo hanno detto migliaia di persone comuni che, domenica 12 ottobre, si sono riprese, lentamente, strade e piazze per la Giornata nazionale del camminare GALLERIA FOTOGRAFICA
RELAZIONI DI FIDUCIA INTORNO AL CIBO
Abbiamo bisogno di mangiare cose sane e profumate, salvaguardare la terra, sostenere i piccoli produttori, produrre meno rifiuti. L’unico modo per avere informazioni affidabili sulla qualità dei prodotti e per ribellarci al mercato è produrle noi stessi. Del resto, la genuinità dei prodotti distribuiti attraverso i Gas è garantita proprio dalle relazioni di fiducia che si instaurano tra i cittadini consumatori e i produttori, senza alcuna mediazione. Ora attraverso il web possiamo creare comunità più ampie L’ARTICOLO CO MPLETO
SIAMO SOLTANTO BANCOMAT
Il parlamento si prepara a discutere la proposta di legge sul gioco d’azzardo. La commissione bilancio ha chiesto ai Monopoli di Stato un parere: dall’inquietante risposta emerge chiaramente come i cittadini restino solo macchine da sfruttare per incassare il più possibile L’ARTICOLO COMPLETO DI GABRIELE MANDOLESI
UN PAESE VUOL DIRE NON ESSERE SOLI
Questo è il tempo per occuparsi della sopravvivenza di paesi e borghi. Scrive Cesare Pavese in La luna e i falò (1950): “Un paese ci vuole. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti” L’ARTICOLO COMPLETO
CAMBIAMENTO? CONFLITTO E STILI DI VITA COMUNITARI
La gestione dei conflitti (tra coetanei, tra generazioni, tra “culture”…), e i nuovi stili di vita comunitari (orti urbani, ciclofficine, Gas, banche del tempo, Mag, spazi sociali autogestiti…), sempre più spesso favoriscono partecipazione e cambiamento sociale. Un ciclo di seminari (partecipazione gratuita) a Roma in novembre TUTTE LE INFORMAZIONI PER PARTECIPARE
L’OMINO DELLA PIOGGIA È PASSATO A GENOVA?
Scrive Angela Maltoni, maestra di una classe seconda in una scuola di Genova: “Domani, se riusciremo a tornare a scuola, sarà opportuno affrontare con i bambini una discussione su cosa è accaduto in questi giorni in città. Non sarà facile! Ho pensato di partire dalla lettura lieve e delicata de L’omino della pioggia, di Gianni Rodari (dal libro Fiabe lunghe un sorriso), per poi far vedere qualche immagine e cercare di sensibilizzarli … sui pericoli derivanti dall’incuria di un territorio fragile” QUI IL TESTO BELLISSIMO DI GIANNI RODARI, MA ANCHE ALCUN E LETTURE E UN VIDEO STRAORDINARIO A PROPOSITO DI ALLUVIONI
PAESAGGIO È IL LUOGO IN CUI VIVIAMO
“Paesaggio” è l’equilibrio fra natura e cultura, è un bene comune che va difeso da ciascuno di noi, in prima persona. Il paesaggio lo creiamo noi, non è una semplice veduta, non è solo un fatto estetico e romantico ma è il luogo in cui viviamo. È necessario de-esteticizzare il paesaggio per comprenderne la vera natura. Perciò è necessario lottare contro il consumo del territorio che favorisce la speculazione. La responsabilità di ogni cittadino è vedere, conoscere, indignarsi, mettersi in rete, agire insieme L’ARTICOLO COMPLETO DI SALVATORE SETTIS
LA SCUOLA CAMBIATA DAI BAMBINI
Questo è il Regolamento. Notizie su Nome, Calendario, Orari, Programma e Attività le trovate nel link in fondo. Se quella di Renzi è la “buona scuola”, questa, scritta da bambini e bambine, cos’è?
REGOLAMENTO
• Una scuola dove ogni bambino ha diritto di parola.
• Una scuola senza campanello.
• Una scuola senza voti, senza note, senza punizioni.
• Una scuola senza grembiule.
• Una scuola dove nessuno resta indietro.
• Una scuola che promuove tutti.
• Una scuola dove nessuno vince e nessuno perde.
• Una scuola dove ci si aiuta.
• Una scuola senza litigi.
• Una scuol a dove tutti hanno il diritto di essere felici.
• Una scuola dove si può sbagliare e nessuno ride.
• Una scuola che rispetta i diritti di tutti.
• Una scuola dove i doveri e i compiti si fanno senza fatica.
• Una scuola del mondo, dove ci sono bambini e maestri di diverse culture.
• Una scuola dove i maestri non dimenticano mai che hanno in mano il futuro dei bambini.
• Una scuola dove i bambini non dimenticano mai che i maestri sono i saggi da ascoltare e rispettare L’ARTICOLO COMPLETO
LA BUONA SCUOLA, TRADUZIONE
Abbiamo trovato un volontario per tradurre il documento del governo “La buona scuola”. Tra tagli, slogan e concessioni di nuovi poteri ai dirigenti, ora è chiaro perché Compro oro, Eni e Gioco scommesse guardano con attenzione alla riforma della scuola L’ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCO MASALA
SENZ’ACQUA, GRAZIE AL PIANO CASA
Poco meno di 200 nuclei familiari dell’occupazione abitativa di un ex Hotel, sulla via Prenestina, a Roma, hanno visto concretizzarsi l’articolo 5 del Piano Casa. Il provvedimento, voluto da Renzi e dal ministro Lupi, all’articolo 5 elimina la possibilità di prendere la residenza nelle occupazioni. Questo provoca come effetto immediato la privazione dei servizi gestiti dal Comune, nelle grandi e nelle piccole città, ogni giorno. A Roma, quei 200 nuclei familiari, costretti dall’impoverimento a vivere in un’occupazione, hanno improvvisamente scoperto di non avere più l’acqua. La loro risposta? Hanno deciso di resistere con l’autorganizzazione e giovedì hanno riallacciato l’acqua, alla luce del sole LA NOTIZIA COMPLETA
IL CAMBIAMENTO È DONNA
Nasce in basso, si propaga per prossimità, utilizza le potenzialità della rete, valorizza la creatività femminile. Sono sempre più numerose i piccoli gruppi di donne che scelgono di “fare da sé”, come raccontano, ad esempio, ilcambiamentoedonna.it (dalle donne che si reinventano produttrici e venditrici ambulanti di “cibo comunitario” alle costruttrici di forni e gestrici di “cucine sociali mobili”, passando per le insegnanti e le consulenti del saper fare) o il sito di Rete al femminile (le cui iniziative hanno queste linee guida: collaborazione paritaria, sostenibilità ambientale, creatività e manualità, decrescita, stili d i vita e alimentazione sana, cure olistiche, rispetto della persona e della sua integrità) L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI
►LA RIVOLUZIONE È DONNA Silvia Federici
STUPIDO CICCIONE
Lo hanno immobilizzato, denudato e violentato. Il ragazzino ora in fin di vita. Ma quel ragazzino di Napoli aveva davvero un “problema di salute”? No! Mettiamo che non avere il peso indicato dalle tabelle in vigore sia “essere malati”: ciò dovrebbe giustificare l’etichettare una persona come in “sovrappeso”, il venderle diete (cibi ipocalorici, medicinali, programmi in palestra), l’insultarla e il denigrarla e il discriminarla, e magari anche l’assunzione nei suoi confronti di misure drastiche come quelle operate a Napoli. Ma ci sono un sacco di persone che al primo sguardo possono essere etichettate come “sottopeso”. Nessuno cerca di vendere ossessivamente loro diete (cibi ipercalorici, medicinali, programmi in palestra). Non c’è il “giorno di lotta contro la magrezza eccessiva”. Le mogli dei presidenti americani non cercano di incoraggiare le persone che soffrono di questa “malattia” a ingrassare. La salute è una semplice scusa, della salute delle persone, a chi propaga i miti grasso=malato e magro=sano, non importa un piffero. Della mostruosa valanga di soldi che si guadagnano sugli “stupidi ciccioni”, invece sì. La domanda giusta allora è: quanto il continuo farneticare sul malefico grasso abbia contribuito al tentato omicidio di un ragazzino? L’ARTICOLO COMPLETO DI MARIA G. DI RIENZO
SMETTETELA CON LA STORIA DELLO SCONTRO DI CIVILTÀ
Sfortunatamente i jihadisti hanno i titoli in prima pagina, raramente quelli che agiscono contro di loro li ottengono. Eppure, c’è una lunga e non narrata storia di uomini e di donne coraggiose, di origine musulmana, che hanno sfidato e sfidano ogni giorno gli estremisti, come le donne di Rafd nell’Algeria degli anni ’90 e quelle di Owfi oggi in Iraq. In queste settimane Owfi promuove una campagna contro il genocidio delle minoranze e una contro gli stupri di donne, mentre gestisce una linea telefonica d’emergenza e persino un rifugio per le donne che fuggono dalle persecuzioni dell’Isis. Intanto, l’Occidente continua a raccontare di uno scontro di c iviltà che non esiste, si tratta di lotte ideologiche che coinvolgono migliaia di donne che vogliono riprendersi i loro diritti e lo loro libertà. “Se non si affronta tutto questo, allora c’è il rischio reale che i fondamentalisti musulmani, armati di denaro, armi, combattenti stranieri e retorica emotiva religiosa – spiega Karima Bennoune, docente di diritto internazionale presso la University of California-Davis School of Law e cresciuta in Algeria – vinceranno sia sul fronte della propaganda, sia sul fronte militare” L’ARTICOLO DI KARIMA BENNOUNE
IL LAVORO RECUPERATO
“Ormai ci siamo abituate alla lotta
e non ci lasceremo più mettere
i piedi in testa tanto facilmente”
(operaie della impresa recuperata Brukman) UN NUOVO ARTICOLO NEL DOSSIER DEDICATO ALLE FABBRICHE RECUPERATE
PASTA MADRE
Gli “spacciatori” di PM si aggirano tra di noi. Talvolta, si riconoscono da tracce di farina sugli abiti, dalle mani infarinate, dal profumo di pane dei loro vestiti ….. L’ARTICOLO COMPLETO DI CHIARA SPADARO
► SPECIALE: FACCIAMO IL PANE INSIEME
DIRITTI UMANI, (RI)EVOLUZIONE IN SOSPESO
“C’è un’evoluzione in corso che dobbiamo accogliere e aiutare a compiersi. E da parte nostra è anche una (ri)evoluzione, quella dei diritti umani. Non quelli del secolo XVIII, nemmeno quelli della Dichiarazione del 1948, bensì quelli dell’Utopia senza fine, che trascende se stessa ed è riscoperta, reinventata e (ri)evoluzionata da ogni generazione. È la nostra ora: l’ora di cambiare il mondo … ” QUI L’ARTICOLO COMPLETO DI PEDRO CASALDALIGA PER L’AGENDA LATINOAMERICANA 2015
NON SMETTONO DI CEMENTIFICARE
Sblocca Italia: forza signori e signore, svendita totale di città e campagne L’ARTICOLO COMPLETO
PICCOLE GRANDI SCUOLE
Le scuole dei piccoli comuni vanno chiuse, non saranno quattri gatti a impedirlo. Tuttavia, in quei comuni, come ad Alicudi, c’è chi pensa che la presenza di una scuola all’interno di una comunità sia fondamentale non solo per garantire il diritto allo studio, ma anche per valorizzare il territorio, creando cultura e coesione sociale. Ecco come genitori e insegnanti si ostinano a resistere L’ARTICOLO E LA RADIOTRASMISSIONE TERRANAVE
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